DELICATAMENTE avv.

0.1 delicadamente, delicâmente, delicatamente, dilicatamente.

0.2 Da delicato.

0.3 Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.).

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.7 1 Con agio o con sfarzo. 1.1 In modo sofisticato. 1.2 Con dolcezza.

0.8 Maria Carosella 07.04.2004.

1 Con agio o con sfarzo.

[1] Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 12, pag. 230.31: e somigliantemente potrebbe avvenire, che le rendite e le possessioni sarebbero sì grandi, che li uomini vivarebbero troppo delicatamente e non sarebbero temperati in seguire ei diletti del corpo, secondo ragione...

[2] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 637, pag. 278: e' sunto Katerina, così me dis el nom, / fiola fui d'un re ke Costo avea nom; / naqui en palaxio entre le gran richeçe, / en porpore e en scarlate, en molto gran grandeçe, / delicadamente e' fui sempre alevada...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.322, pag. 138: «Fija foi de lo re Costo, / norigâ delicâmente. / Ma tuto zo tegno a niente: / e' servo a quelo segnor sobrer, / Yeso Criste re de cel.

- Stare delicatamente: vivere nell'ozio.

[4] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 148, pag. 220.18: Anco vi dico che tutti li buoni uomini e le donne e li capi maestri no fanno nulla di lor mano, ma stanno così dilicatamente come fossono re e le donne come fossono cose angeliche.

1.1 In modo sofisticato.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 553, pag. 582: Lo bever e 'l mançar trop delicadamente / embriga 'l sen de l'omo, tal è ben conosente.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 24, pag. 277.6: Et non li de' nutricare da piccolo dilicatamente, però che dice Salamone: chi nutrica da picolo il servo suo dilicatamente, sentirallo poscia contumace non solamente ma vile, sì che non potrà sofferire neuna fatigha...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 18: et no· li notricare da lor fancellessa dilicatame(n)te, perché disse Salamone: chi dilicatame(n)te notrica lo servo suo in fa(n)cellesa, possa no(n) fi ubidito da lui.

[4] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 19, pag. 39.17: E colui che perfettamente è nella fede, ama Dio sopra tutte le cose, e però non si cura né di manicare, né di bere dilicatamente, né di vestire, né di calzare pulitamente, né della gloria del mondo...

[5] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 7.62, pag. 510: «Frate, tu si' molt'usato / de mangnare spessamente, / gire vestito e ccalçato / assai dilicatamente; / si tte sirà commandato / ke nnon te spolli nigente / e mmagni suttilemente, / siràine sufferetore?»

[6] Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.), pag. 18.14: Le vivande furono asai, e furono molto bene aparechiate: e però che no' vi furono tramesse nè giuochi nè così fatte cose, che inpedisono la sala, venono le vivande più apunto e più ordinatamente che a casa di messer Anibaldo; e furono nobilisime e dilicatamente fatte.

[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 1, pag. 39.19: Apparendu Deu in visioni a chistu previte, dixellj: 'Tu ti ày apparichatu sì delicatamente a maniari, tamen lu meu serviturj Benedictu si morj de fame in lu tali locu'.

1.2 Con dolcezza.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 39.26, pag. 621: Ki de Te, dolçe Amore, sente delectamento, / nulla cosa ke pate li fa rencrescemento, / nanti li par ke ssia tucto reposamento / per poterTe servire plu delicatamente.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 324.8: la quale tue legga dilicatamente con insegnata boce, overo una lettera sia da te racontata co[n] ordinata boce.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 82, pag. 220.10: I' son più contento d'essere a disagio, che dilicatamente ad agio.

[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 4, 145-151, pag. 134, col. 1.9: quisti e li simili, li quai no adoronno delicatamente Deo, e forno senza batexemo, sí sono da la iustizia de Deo giudicati in non avere speranza de mutare condiccione...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 60.17: Onde ve prometto, per la fede che ayo a li miey Diey, de ve avere per grande e reverente muglyere e sposa mia e delicatamente ve honorare como a vostro humele e devoto marito...

- In modo piacevole.

[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 100.26: Maraviglyavasse de lo cuollo blanchissimo, amassato de carne delicatamente con alteze de iusta mesura, e de la canna amorenata per ordene una lignola de blancore e l'altra depenta a morene.