DERISORIO agg.

0.1 derisoria, derisorii, derisorio.

0.2 DELI 2 s.v. deridere (lat. derisorius).

0.3 Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.6 O Anton.: reprensorio.

D deridere.

0.7 1 Che tende a lasciar capire l'opposto di quanto si dice; ironico. 2 Non degno di fede (uno scritto); inattendibile, ingannevole.

0.8 Francesco Sestito 12.05.2004.

1 Che tende a lasciar capire l'opposto di quanto si dice; ironico. || Anton.: reprensorio.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), Prologo, pag. 79.5: se dicono doi modi da reprendere: l'uno reprensorio e l'altro derisorio.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 26, 1-12, pag. 668.3: Duolti e piagni, Firenze: questa ironia è necessaria, quando si fa l'apostrofa in materia derisoria, et usansi le sentenzie che sono mal dette et aggiugnesi a quelle la sentenzia vituperosa, come fa ora l'autore, dicendo: poi che se' sì grande...

2 Non degno di fede (uno scritto); inattendibile, ingannevole.

[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Prol. Pentateuco, vol. 1, pag. 19.13: La qual cosa molti ignorando, seguitano li deliramenti delli apocrifi, cioè li libri derisorii, non continenti in sè li suoi autori, preferendo le favole di Isponia a li libri autentici.