0.1 desedandosi, desedare, desedarlo, desedate, desedatevi, desedati, desedò, desedoe, desedosse, desiao, dessean, dessedare, dessedati, desseò.
0.2 DEI s.v. descitare (lat. volg. *deexcitare).
0.3 Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.): 1.
0.4 In testi tosc.: Gramm. lat.-aret., XIV m.; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
0.7 1 Passare o far passare dal sonno alla veglia. 2 Fig. Passare o far passare da uno stato di latenza a uno stato di azione.
0.8 Francesco Sestito 14.04.2004.
1 Passare o far passare dal sonno alla veglia.
[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 33, 22-36, pag. 771, col. 2.13: Po' in processo de tempo vide lo lovo e i luvisini esser prixi da le ditte changne e tutti delacerati et infine morti. Conpito questo sonio, desedosse, e trovò che li figlioi zà piangeano per fame.
[2] Framm. Milione, XIV p.m. (emil.), 5, pag. 506.9: ello li feva dare una bevanda per la quale illi se adromentavano incontinenti molto fortemente; e feva-li metere in lo çardino e posa li fea desedare.
[3] Gl Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 38, col. 2.33: Expergiscor, ris, per desedare.
[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 39, pag. 151.21: Alora desirando d'avei' alcun fidel testimonio de questa visium e de questo miraculo, iamà cum gram voxe tre volte Servando diacano per nome. Per le quae voxe e crior desiao, comoso, excitao Servando subitamenti respose...
2 Fig. Passare o far passare da uno stato di latenza a uno stato di azione.
[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 2, pag. 7.17: s'agreva lo mal de la povera zente, perzoché le poestae e reçeor e zuxi e segnor, gli quai son ordenai a devear 'sto mal, son quei chi fan peço e levan le gran tempeste e dessean gli morbi pestelential.
[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 67, col. 2.26: Ditto è, come per li esperimenti delle cose sensibili e per le piante la mente si de' dessedare al suo dilettevole diletto, [[...]] è da dire, come per li asempli delle cose insensibili sono dessedati più efficacemente.
[u.r. 19.01.2009]