DIÀVOLA s.f.

0.1 diavola.

0.2 Da diavolo.

0.3 Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.); S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.).

0.6 D diavolo.

N Doc. esaustiva.

0.7 1 Creatura demoniaca che ha assunto fattezze femminili. 2 Donna malvagia, dedita al peccato.

0.8 Elisa Guadagnini 08.04.2004.

1 Creatura demoniaca che ha assunto fattezze femminili.

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. superb., c. 1355 (fior.), cap. 5, pag. 210.2: il santo padre raccese il fuoco: intorno al quale sedendo questa diavola, e egli appresso di lei, ora isbavigliando, ora prostendendo le braccia, e mostrando le gambe e i piedi al fuoco, dicea con parole dolci e soavi di suo stato...

2 Donna malvagia, dedita al peccato.

[1] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 123, pag. 255.17: E peggio è però che essi fanno come lo sposo che adorna la sposa sua; cosí questi dimòni incarnati, del bene della Chiesa adornano la diavola sua, con la quale egli sta iniquamente e immondamente. E senza veruna vergogna le faranno andare, stare e venire, mentre ch'e' miseri dimòni saranno a celebrare all'altare. E non si curaranno che questa miserabile diavola vada, co' figliuoli a mano, a fare l'offerta con l'altro popolo.