0.1 degestiva, digestiva, digestivo, diiestiva.
0.2 DELI 2 s.v. digerire (lat. tardo digestivum).
0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.
0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Metaura volg., XIV m. (fior.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 Che trasforma o aiuta a trasformare il cibo ingerito, in modo tale da poterlo utilizzare per le funzioni vitali. 1.1 S.f. [Per virtù digestiva]. 1.2 Fig. 1.3 Estens. [Rif. alle trasformazioni delle sostanze nutritive nelle piante].
0.8 Maria Clotilde Camboni 19.04.2004.
1 Che trasforma o aiuta a trasformare il cibo ingerito, in modo tale da poterlo utilizzare per le funzioni vitali.
[1] Gl <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 33, vol. 1, pag. 305.9: E lo aere, ch'è caldo ed umido, fa la virtù digestiva; ciò è che fa cuocere ed umidire la vivanda.
[2] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 24, ch., pag. 277.23: l'altro è omore sottile, il quale dal caldo digestivo si lieva da la massa del cibo, e trâsi per le vene a la carne e dae notricamento ai membri.
[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 7, vol. 2, pag. 171.22: La virtuti digestiva avi diversi intinciuni, et opera sicundu la intenciuni di la natura. Undi opera di lu cibu digestu carni et sangui et lacti quandu avi a lactari, et simenta quandu havi a generari, et criximentu quandu avi a crixiri, et restauramentu quandu avi a restaurari...
1.1 S.f. [Per virtù digestiva].
[1] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 83, col. 2.19: Et la sustança dell'orina sottile assimiglia alla sottiglieçça dell'acqua, significa deboleçça della virtude digestiva e dello smaltire. E lla orina spessa la chui spesseçça somiglia alla spesseçça de rob o alla grosseçça o spesseçça dello licore lo quale si contiene nel fiele, significa superfluità della digestiva et non homore abundante nel corpo...
[1] Boccaccio, Trattatello (Chig.), 1359/62, pag. 158.1: sì come il poto è ordinatore e disponitor nello stomaco del cibo preso, così la filosofia, d'ogni cosa buona maestra verissima, con la sua dottrina è ottima componitrice d'ogni cosa a debito fine. Nelle cui scuole, come di sopra monstrammo, acciò che sé e le sue invenzioni ordinare sapesse e intender compiutamente l'altrui, il nostro poeta bevve più tempo digestivo e salutevole beveraggio.
1.3 Estens. [Rif. alle trasformazioni delle sostanze nutritive nelle piante].
[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 11, cap. 15: Il sugo et [[da correggere in è]]humore per gli pori delle radici attratto per similitudine della pianta per digestivo calore terminato a quella nutrire. || Crescenzi, [p. 371].
[u.r. 29.12.2011]