DIGESTO (2) s.m.

0.1 diesta, digesta, digesti, digesto, digiesti, digiesto.

0.2 DELI 2 s.v. digesto (lat. digesta).

0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.); Doc. pist., 1337-42.

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).

0.5 La forma digesta (o diesta), dal plur. neutro lat., pare chiaramente femm. (perché accompagnata dall'articolo) solo in un'occorrenza nel <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)> (cfr. 1 [3]); nello stesso testo è peraltro attestata anche quella masch. digesto.

Locuz. e fras. digesto vecchio 1.2, 1.2.1.

0.7 1 [Dir.] Opera legislativa risultante da una risistemazione del materiale precedente, compilata al tempo di Giustiniano I e per suo ordine.

0.8 Maria Clotilde Camboni 20.04.2004.

1 [Dir.] Opera legislativa risultante da una risistemazione del materiale precedente, compilata al tempo di Giustiniano I e per suo ordine.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.110, pag. 895: di codico saccio e di diesta / e naturale.

[2] Dino Compagni, Rime, XIII ui.di. (fior.), 6.104, pag. 386: Su' opra e soa forma sia onesta. / E bisognali codico, digesta, / E libri manti ove ragion si truovi.

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 8, vol. 4, pag. 305.21: che nella legge è chiamato il giudice sacrato, al cominciamento della digesta, là ove egli ti dice: L'uomo ti chiama degnamente prete, ed uomo che ha dentro a sè giudicamento e sacramento.

[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 203.10: Iustinian Primo [[..]] ordenà leze e complì libri, zoè el Codego e 'l Digesto.

[5] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 6, pag. 119.18: Costui cominciò a reggere lo imperio anni Domini 527, e governollo anni XXXVIIJ: corresse le leggi, e compilò la Instituta, e 'l Digesto, e 'l Codigo...

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 16.20, pag. 133: Ora, se il parlar breve hai ben compreso, / intender puoi che per Giustiniano / in parte il mio fu riscosso e difeso. / Costui ridusse in bel volume e piano / la legge, com'è il Codico e 'l Digesto, / e strusse quanto in essa parea vano.

1.1 Estens. Copia di tale opera.

[1] Doc. pist., 1337-42, pag. 124.14: Uno paio di dicretali, Uno digiesto: prestai a messer Giovanni Carlini e messer Giovanni li rendeo a Francescho.

1.2 Locuz. nom. Digesto vecchio: la prima sezione di tale opera, risultante dalla suddivisione operatane nel Medioevo.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 9, pag. 316.13: però è scritto nel principio del Vecchio Digesto: «La ragione scritta è arte di bene e d'equitade».

[2] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 157.15: là su, in casa di Gherardo Manetti, insieme con messer Ugo di Piero di messer Oddo Altoviti stemmo a compiere di studiare il libro si leggea in quello anno a Bologna, che si chiama Digestovecchio.

1.2.1 Estens. Locuz. nom. Digesto vecchio: copia di tale sezione.

[1] Doc. pist., 1337-42, pag. 123.28: Due digiesti vecchi chiosati in carte di pecora.

[u.r. 20.04.2010]