DIGESTO (3) v.

0.1 digesta, digeste, digesto; f: digesti.

0.2 Lat. digestus.

0.3 Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: F Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Sottoporre a un processo di trasformazione. 2 Trasformare il cibo ingerito, in modo tale da poterlo utilizzare per le funzioni vitali.

0.8 Maria Clotilde Camboni 20.04.2004.

1 Sottoporre a un processo di trasformazione.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 25, 31-60, pag. 522, col. 1.20: S'accoglie, çoè, se meseda l'un sangue cum l'altro, çoè menstruo cum lo sperma: l'uno disposto a patire, çoè lo menstruo, l'altro a fare, çoè 'l sperma, per lo perfetto luogo onde si preme, çoè ch'à adutto cussí virtù attiva dal cor del generadore; po' digesta e atrata a çò in li testiculi del generadore.

[2] F Libro della cura delle malattie, XIV pi.di. (fior.): E se procede per umori freddi, grossi e viscosi, sieno prima bene digesti e sottigliati con sciroppo di radice... || Manuzzi, Cura malattie, pag. 47.

2 Trasformare il cibo ingerito, in modo tale da poterlo utilizzare per le funzioni vitali.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 16, 58-72, pag. 367, col. 1.13: sí come la multitudene del cibo ch'è posta nel stomego inanci che l'altro precedente è digesto, è principio e genera malitia, imperçò che l'uno corrumpe l'altro...

2.1 Fig.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 17, 121-132, pag. 400, col. 1.7: Che se la voce, çoè 'chi mastegarà le toe parole tanto ch'elle vegnano ad essere digeste, elli sí s'avedranno como lo to parlare è poetico...

2.2 Assimilare; smaltire.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 10, pag. 321.24: Ruggieri, il quale grandissima pezza dormito avea e già aveva digesto il beveraggio e la vertù di quel consumata, essendo vicino a matutin si destò...

2.2.1 Fig.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 58, pag. 440.34: Crediamo che quando queste poche parole per la mente debitamente avrete digeste, troverete il nostro giudicio non fallace, ma vero e da dovere essere seguito -.

[u.r. 09.01.2009]