DIGRADO s.m.

0.1 degrai, digradi, digrado.

0.2 Fr. degré.

0.3 Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.): 2.

0.4 In testi tosc.: Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).

In testi sett.: Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Lo stesso che grado. 2 Lo stesso che scalino.

0.8 Pär Larson 20.04.2004.

1 Lo stesso che grado.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 8, par. 3, pag. 42.10: una spezia di singnoreggiamento attenperato, cioè a ssapere quello nel quale chatuno cittadino aghutamente participa nell'oficio di principare e ssengnoreggiare o di consilglare secondo il digrado e stato e ffaqultà e condizione di lui, al comun profitto e alla volontà e consentimento de' sugietti.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 21, par. 8, pag. 360.10: di maritaggio coppie di dentro giertani digradi di consangies * e ordini nel collegio di rilegiosi approvare...

2 Lo stesso che scalino.

[1] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 5, pag. 232.7: Una fertra fei lo reis Salomon del leignam d'un munt qui est sore Tripol del Essaim, qui à num Libanus. La fertra fo d'aquel leignam, las colones fei d'argent, e l'apoail fei d'or; li degrai, per unt hom i montava, covrì de purpura, qui est real vestiment, e si se teig del sanc d'un peisun que hom apela conca marina.