0.1 dalonçaa, dalungarmi, dellongate, dellongato, delonga, delongata, delongando, delongandose, delongarà , delongarasse, delongare, delongareanose, delongarese, delongarse, delongasse, dilongata, delongate, delongati, delongato, dilonghato, delunga, delungâ, delungano, delungao, delungare, delungarmi, delungato, delungavano, denognate, dilonga, dilonganla, dilongansi, dilongare, dilongarti, dilongate, dilongati, dilongato, dilongavano, dilonghare, dilongharo, dilonghate, dilonghi, dilunga, dilungallo, dilungamo, dilungando, dilungandocene, dilungandoci, dilungandoli, dilungandomi, dilungandosi, dilungandoti, dilungangli, dilungano, dilungansi, dilungar, dilungare, dilungarli, dilungarlo, dilungarmi, dilungarne, dilungaro, dilungarono, dilungaronsi, dilungarsi, dilungasi, dilungasse, dilungassero, dilungassono, dilungaste, dilungata, dilungatasi, dilungate, dilungati, dilungato, dilungatosi, dilungava, dilungavano, dilungavasi, dilungha, dilunghan, dilunghano, dilungharsi, dilunghasse, dilunghata, dilunghato, dilunghatosi, dilungherà , dilungherae, dilungheremo, dilunghi, dilunghiamo, dilunghianci, dilunghossi, dilungò, dilungoe, dilungòe, dilungollo, dilungossi.
0.2 Da lungo.
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 3.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. sen., c. 1303; Simintendi, a. 1333 (prat.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 Estendere in lunghezza; allungare. 1.1 Prolungare, protrarre nel tempo; ritardare. 2 Essere distante, lontano. 3 Mettere o mettersi, far andare o andare a maggiore distanza (anche fig.; anche con valore di rifiuto); allontanare; allontanarsi (anche pron.). 3.1 Condurre via da un luogo. 3.2 Allontanare un elemento da un altro (anche pron., di un elemento che si allontana da un altro correlato); separare. 3.3 Andare lontano fino a scomparire alla vista.
0.8 Rosa Piro 30.03.2004.
1 Estendere in lunghezza; allungare.
[1] Stat. sen., c. 1303, cap. 26, pag. 89.12: Anco, lo ragiuolo lo quale è da la parte di Stilliano, si dilonghi e si sciampi e si voti in tale modo che l'altro ragiuolo si possa mettere in esso ragiuolo...
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 45, pag. 196.24: però che le forze del volonteroso cavallo sono molto maggiori nel cominciare dello aringo che nel mezzo, quando col disteso capo corre alla distesa. Né ancora gli darai tutto il freno, però che con meno forza dilungando il collo andrebbe.
[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 6, pag. 14.28: Più è di frutto la picciola e ben lavorata, che la molta anneghittita. Dilungare e spandere il sostentamento della vite produce a lei accrescimento.
- Fig. [In relazione all'idea di allungare la strada ritardando il momento dell'arrivo in un luogo].
[4] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 243, vol. 2, pag. 184.9: Il XXIII dì ci partimo da Gazar, e pigliamo la via verso la città di Damiata, chè verso Ierusalem non volevamo andare, per paura di non pagare lo trebuto un'altra volta, che sono quatro fiorini e mezzo d'oro per testa, come facemo l'altra volta. Ma dilungamo la via e tornamo per terra d'Egitto a un'altra città, che Damiata si chiama...
1.1 Prolungare, protrarre nel tempo; ritardare.
[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 61, vol. 1, pag. 331.27: I «Che andate voi caendo, correndo a monte e a valle, a guisa di ladroni e di berrovieri, dilungando una battaglia, e dipartendola in tanti badalucchi? Venite a combattere, e mettetevi in avventura, se voi avete ardimento».
[2] Stat. sen., 1343 (2), L. 2, pag. 109.26: Ma acciò che e' compromettitori concedono balia a' consoli di dilongare el termine del compromesso et spesso adivengha che tutti non si possa avere, possano due d'essi consoli dilongare el termine del detto compromesso...
[3] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 320.1, pag. 306: Ma poi che vidon che piú dilungare / non si potea 'l partire, alle gavigne / si preson amenduo, ed a basciare / si cominciaro, e sí l'un l'altro strigne, / che 'n mena furon di non ne scoppiare, / sí forte Amor di pari gli costrigne; / e cosí stetton gran pezza, abbracciati / insieme, i due amanti innamorati.
[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 317, vol. 2, pag. 485.1: e se ne venne a Pistoia per guerreggiare i Fiorentini, e per dilungare la tornata sua in Lucca, perché non v'avea da sodisfare i suoi cavalieri soldati di loro paghe passate d'assai, e de le doppie per la vittoria, e per nutricargli sopra le prede de' Fiorentini
[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 84, vol. 1, pag. 160.26: Il tiranno vedendosi levato l'asedio, tenea li ambasciadori con più fidanza in parole: trovando nuove cagioni a dilungare il tempo, li tenea sospesi.
[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 3.60, pag. 10: e dico ancora / colui sa guadagnar, che tempo aspetta». / «O caro lume mio, rispuosi allora, / poco sapria chi dal vostro consiglio / si dilungasse il minuto d'un'ora».
[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 170, pag. 422.6: Io per me non so qual fu più bella novella di queste due, o 'l subito argomento di Bartolo Gioggi, o il lume che messer Pino facea fare al Pescione vocolo. Ma tutto credo che procedesse, o di non pagare, o di dilungare il pagamento.
[1] Doc. sen., 1294-1375, [1302], pag. 169.17: Questo è quello ch'ànno trovato e' sei buoni huomini, due per terzo, con due maestri di pietra che fuoro electi a provedere l'aconcio de la fonte a Pescaia: E' detti offitiali ànno proveduto che uno muro si debbia fare dal canto de la porta de' lavatoio che riguarda con chello de la fonte allato a l'aberatoio et dilonga L braccia.
[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 18, vol. 1, pag. 388.10: Tra i nemici furo diverse sentenze. Li Falisci, ch'erano dilungati da casa loro, e malvolentieri stavano nell'oste, e che assai si fidavano nel loro potere, domandavano la battaglia: li Veienti e li Fidenati aveano più speranza in indugiare la guerra.
3 Mettere o mettersi, far andare o andare a maggiore distanza (anche fig.; anche con valore di rifiuto); allontanare; allontanarsi (anche pron.).
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 21, pag. 261.1: Et quando tu perveirai ad vecchiezza, affatica l'animo tuo più che tu non se' usato, dilungando da te angoscia, pigreza, lusuria, fanciulleza...
[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 2: Dunqua pura verità dichi (et) simplici, pregando Dio che dilu(n)ghi da te paraule di bugie...
[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 5, pag. 12.17: Vuo' tu vedere come le ricchezze e la gloria del mondo dilungano l'uomo dal servigio di Dio?
[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 30.42, pag. 111: C'aio pate sì iusto e beato, / somene ensuperbito; / ma quanto da sua via so delongato, / al monno s'è scoprito.
[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 42, pag. 63.1: ché quando homo s'apogia a le cose del mondo sì ssi dilonga da l'amore de Dio, e Dio si dilonga da lui.
[6] Paolino Pieri, Cronica, 1305 c. (fior.), pag. 50.6: uscì d'Arezzo con CCC Cavalieri et pedoni, et furon loro dinanzi in un luogo, che vi si chiama la Pieve al Toppo, essendo già dilungato da IIII miglia da' Fiorentini, et percotendo loro addosso sì li sconfissero...
[7] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 5, pag. 70.17: Quanto l'omo più s'accosta alle creature, tanto più si dilunga da Dio. Et però Dio volse fare li comandamenti: acciò che li homini s'accostasseno
[8] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 67.4: Ma pognamo ch'io abbia meritata la morte: che hanno meritato l'acque, che hae meritato Nettuno tuo fratello? I mari dati a lui per sorte perchè scemano, e sono dilungati dal cielo più che non sogliono?
[9] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 5, pag. 669.18: Chi ha fame non fugga il pane; chi ha sete non si dilunghi dalla fonte; chi è infermo appressisi al medico...
[10] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 159.14: E se fallo ci avesse, ove paresse che da chatolica fede mi dilunghasse, o dalla sancta christiana religione, alla Chiesa di Dio militante sottoposto rimangha a correzzione...
[11] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 26, par. 3, vol. 2, pag. 115.25: Poi cumplitu lu sacrificiu, eu non diyu stari plui asscusu; poi ki Christus muriu per mi, eu non diyu dalungarmi da sì; eu diiu essiri, kì lu possu et diiu, comu dissipulu...
[12] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 16, 19-27, pag. 420, col. 1.11: e cossí se segue che elli non ensíno del moto, e no se delungavano da D. andando intorno al decto centro e continuo parlando con esso insemme.
[13] Lucidario ver., XIV, II, pag. 165.4: [105]. D. Or me di' se pro' à li mali homini se illi sono sepelliti in logi sacrati? M. No niente, anci noce loro molto, [che] quand'elli sono messi cum queli unde sono molto delongati per merito, çoè che sono dampnati.
[14] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 34, pag. 301.3: In questo miezo uno ciervo vagabundo con passi lienti apparse denance a lloro, lo quale incontenente seyontao Menalippo, partendose da lo suo fratiello, e llassaolo solo con Pirro, e quando ipso se foy bene dellongato et era bene aviato de persequitare lo fugente ciervo, Phylistenes per reposarese desmontao da ccavallo e Pirro mantenente lo assaglyo et occiselo.
[15] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 15, pag. 181.28: Ma no', perché semo meschiai infra le turbe populai, parlamo speso parole ociose e alcuna vota de quele chi noxem grevementi; e tanto la nostra boca se delunga da Dee, quanto per vanne parole e ree s'acosta a lo mundo.
- Estens. [In rif. a un argomento trattato].
[16] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 203.23: Qui voglio un poco delongare dalla materia. Scrive lo faconno recitatore Tito Livio che de Africa se mosse uno capitanio, lo megliore che mai fusse nello munno...
[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 6, cap. 3, pag. 173.11: E la cagione fu, che li cavalli che avevano presa la fresca erba et ora mangiavano lo secco strame, sì li dirompeva, e morivano per debilezza; e del puzzo de' morti cavalli si moriva la gente, sì che Pompeo li faceva per nave portare, e dilungare li corpi delli animali morti da luogo...
[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 295, pag. 319.4: Lo re Menelaus fu allora preso, ma coloro che l'aveano preso nol potero dilonghare dal campo per la gran pressa de cavalli che ine erano.
3.2 Allontanare un elemento da un altro (anche pron., di un elemento che si allontana da un altro correlato); separare.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 2, pag. 5.3: e vedemo stelle variate de coluri; e vedemo stelle che non se delonga l'una da l'altra e stanno tuttavia in uno èssare; e tali se delunga l'una da l'altra, e non stanno tuttavia in uno èssare...
[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. I, 16, pag. 106.17: Che la terra sia nel mezzo del firmamento ciò è manofesto imperciò che ad coloro che ssono ne la superficie de la terra le stelle gli apaiono d'una medesima quantità stando in oriente o vero in occidente o vero nel mez[z]o del cielo, e ciò adiviene perciò che la terra igualmente le dilunga.
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 59, vol. 1, pag. 298.21: E avendo per questo modo disordinato e fortunoso combattuto fino alla notte sanza sapere chi avesse vinto o perduto, l'uno risiduo dell'armata l'uno e l'altro si ridussono a terra alle Colonne al porto di Sanfoca; e dividendoli la notte, dilungata l'una parte dall'altra il più che ssi poté, nel detto porto cercarono per quella notte alcuno sollevamento delle fatiche alli affannati corpi.
3.3 Andare lontano fino a scomparire alla vista.
[1] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 162, pag. 289.8: Ma lo colpo fue sì grande, che lo cavallo di T. s'inginocchioe in terra. E quando lo cavaliere ebe fatto questo colpo, ed egli sì incomincioe a ccavalcare molto forte mente dirieto ala bestia grattigiante, sì che in poca d'ora si fue tanto dilungato che T. no lo potea vedere.
[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, proemio, pag. 71.17: sottrarre del cibo e del bere, e massimamente di quelle vivande e beveraggi, che hanno a provocare lussuria, o riscaldare il corpo; dilungarsi dalla veduta, e da' pensieri, e da' ragionamenti della lussuria, e da' provocamenti ad essa...
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 47, vol. 1, pag. 670.31: Il signore presentò alle galee due grassi buoi, e castroni e vino; i Genovesi non vollono prendere le cose, ma molto grandi grazie ne feciono e' raportare al signore, e incontanente, sanza fare a' legni carichi alcuna novità, sonarono loro trombetta, e partendosi di là, si missono in alto mare, tanto che ssi dilungarono da ogni vista della città.
[u.r. 20.04.2010]