PALMATA s.f.

0.1 palmata, palmate.

0.2 Da palma.

0.3 Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.).

0.7 1 Colpo dato sul palmo della mano.

0.8 Pietro G. Beltrami 30.04.2004.

1 Colpo dato sul palmo della mano.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 13.4, pag. 131: Quando veggio Becchina corrucciata, / se io avesse allor cuor di leone, / sì tremarei com'un picciol garzone / quando 'l maestro gli vuol dar palmata.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 224.1: Acille porse quelle mani alle palmate del maestro, le quali Hectore dovea sentire.

[3] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 32.11: E il braccio che à di dietro sì con la mano distesa si è a modo come chi vuole dare palmata ad altri, o che mostri con quella mano come se chiamasse conpagnia che venisse dipo lui per quello luogo dove andava egli.

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 112, pag. 250.29: E uno maestro Conco, il quale era di barattiere divenuto pollaiuolo, e di pollaiuolo era diventato medico, che era vago delle femine, come i fanciulli delle palmate, dice..

[u.r. 23.05.2007]