SPALMARE (1) v.

0.1 spalma, spalmadi, spalmala, spalmare, spalmati, spalme.

0.2 Da palma 2.

0.3 Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Petrarca, Canzoniere, a. 1374.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Mar.] Coprire uniformemente una superficie (in partic. quella di uno scafo) di una sostanza fluida (in partic. di pece). 1.1 Cospargere di biacca, imbellettare. 2 Fig. Spargere.

0.8 Pietro G. Beltrami 30.04.2004.

1 [Mar.] Coprire uniformemente una superficie (in partic. quella di uno scafo) di una sostanza fluida (in partic. di pece).

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 2, pag. 17.25: Ecci la pece, che l'omo impecia la nave et spalmala perché vada più tosto.

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 264.81, pag. 331: Che giova dunque perché tutta spalme / la mia barchetta, poi che 'nfra li scogli / è ritenuta anchor da ta' duo nodi?

1.1 Cospargere di biacca, imbellettare.

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1380] 60.124: et ènghe zà invitado / pluxor donne da [ca'] Corner, / e li zubler' tutti sé apparecladi: / 'li sé spalmadi de claro, / e me sé asé de caro / ch'el sia comprado el varo e le varnazze.

2 Fig. Spargere. || (Manetti).

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 45.9: Se 'l cielo in ambi noi vero amor spalma, / non si' però che gli ochi nostri biegi / verso di quello ogni poco non piegi. || Si può dubitare che l'es. pertenga a spalmare 2.

[u.r. 31.05.2007]