CONVERTIMENTO (1) s.m.

0.1 convertimento, cunvertimentu.

0.2 Da convertire.

0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 [Relig.] Avvicinamento dell'uomo a Dio; lo stesso che conversione. 1.1 Estens. L'indirizzarsi verso un'atteggiamento o un comportamento morale. 2 [Med.] Nel processo digestivo, trasformazione e assimilazione di un alimento.

0.8 Elena Paolini 11.05.2004.

1 [Relig.] Avvicinamento dell'uomo a Dio; lo stesso che conversione.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 11 rubr., pag. 24.22: Del convertimento per le dette risponsioni, e inviamento per andare alle Virtudi, onde s'acquista paradiso.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 84, pag. 409.21: Convertesi l'uomo in Dio per amore, per fede, per speranza, per devozione, per puritade, per santitade, e diventane l'uomo nobilissimo. Questo convertimento e unizione è pur ne l'anima, ne lo spirito, ché lo spirito ha virtù somma d'unirsi.

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.27, pag. 125: Anti che diga soa istoria / ve vojo dar in memoria / como ela, chi era pagana, / devegne santa crestiana. / Perzò, de so convertimento / ve vorò far comenzamento.

[4] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 20, pag. 295.39: E rimase Naccor con quello rimito, e glorificava e benedicea nostro Signore, che non vuole morte di peccatore, ma lo convertimento guarda e spera.

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 28, Conv. S. Paolo, vol. 1, pag. 261.2: Paolo si convertìo sette dì uscente gennaio vegnente. E fassi festa del suo convertimento più che di veruni altri santi...

1.1 Estens. L'indirizzarsi verso un'atteggiamento o un comportamento morale.

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 7, pag. 85, col. 18.24: Nelli peccatori predica convertimento a penitentia per timore: et ne' giusti accrescimento di virtudi per amore, faccendo per divina potentia quasi infiniti spirituali e corporali miracoli...

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 30, vol. 1, pag. 268.31: Onde dobbiamo sapere, che, come dice s. Agostino, peccare non è altro se non avvertimento dal bene incommutabile, e convertimento al bene commutabile.

1.1.1 Snaturamento (di un pensiero; di un'ideologia).

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 25, par. 17, pag. 419.25: e di questo poco a poco convertimento, siccome noi aven dedotto 22 huius, passarono a ssé primieramente questo titolo in quello, e ssecondo quella singnifichazione, per la quale piena possanza secondo quelli è inteso l'auttorità universale e ssovrana giuridizione o principazione coattiva di tutti prenzi e popoli di tenporali cose...

2 [Med.] Nel processo digestivo, trasformazione e assimilazione di un alimento.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 7, vol. 2, pag. 171.30: la virtuti digestiva in li beati non fa cunvertimentu nè gluctinu, ma cridu ki facza rosata et exalamentu perfectu insensibili di tuctu lu pastu.

[u.r. 28.05.2009]