CORSA (1) s.f.

0.1 chorsa, chorssa, corsa, corse, cursa.

0.2 Da correre.

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 2.

0.4 In testi tosc.: Lett. sen., 1260; Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Tristano Veneto, XIV.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Locuz. e fras. a corsa 1.2; a gran corsa 1.2; di corsa 1.2; fare la propria corsa 3; in corsa 1.5; levarsi in corsa 1.2.2; mettere alla corsa 1.2.1; mettere in corsa 1.2.1; muoversi a corsa 1.2.2; muoversi alla corsa 1.2.2.

0.7 1 Il correre. 1.1 Devastazione di terre operata da soldati, scorreria. 1.2 Locuz. avv. A (gran), di corsa: correndo; in gran fretta, subito. 1.3 Estens. Spostamento, viaggio veloce. Anche fig. 1.4 Competizione. 1.5 Fras. In corsa: signif. non accertato. 1.6 Fig. L'affrettarsi, impeto. 2 Incursione in battaglia. 3 [Astr.] Fras. Fare la propria corsa: effettuare una rotazione completa. 4 Svolgimento progressivo nel tempo, corso.

0.8 Rossella Baldini 16.06.2004.

1 Il correre.

[1] A. Pucci, Gismirante, a. 1388 (fior.), II, ott. 36.1, pag. 192: Onde pensò fargli fare una corsa, / per sangue che gli uscía della fedita, / dicendo: - In prima che da lui sie morso, / il porco, credo, lascerá la vita.

1.1 Devastazione di terre operata da soldati, scorreria.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 22, 1-12, pag. 530, col. 2.26: Ancór àe lo remore che avene in le terre rotte, in le quae ... sí corrano alcuni citadini per la terra armati, e tale volta forasteri ... et ancideno si lli trovano alcuno so nemigo ... e vanno cridando 'viva e mora' secondo loro essere: in le quae corse è molto remore tra le persone, chi lamentandosse, chi fugendo, chi scridando, chi incalçando altri, et è molto spauroso mugito, e nol pò bene comprendere chie no gli è stato...

1.2 Locuz. avv. A (gran), di corsa: correndo; in gran fretta, subito.

[1] Lambertuccio Fresc., XIII sm. (fior.), 98a.6, pag. 254: Ch'e' pur conven per forza sia digiunta / la gente de· re Carlo, ed elgli a giunta, / per lo sengnor che, sovr'ongn'altro, giunta / li suoi nemici, a corsa ed a pie' giunta.

[2] Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.), D. 1.2, pag. 68: L'altrier sì mi ferio una tal ticca, / ch'andar mi fece a madonna di corsa...

[3] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 5.70, pag. 59: Li primi per l'arena vanno a corsa, / partiti a schiera per quel fuoc'ardente, / tenendo l'un a pogia et l'altro ad orsa.

[4] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 9, pag. 17.2: Ciò vedendo uno Troiano, ch'avea nome Ilioneo, ch'era con alquanti già sceso in terra, a gran corsa si mise a correre alla cittade...

[5] Tristano Veneto, XIV, cap. 368, pag. 331.8: eli se corsse l'uno incontra l'altro, et intrami se fiere a gran corsa deli chavali sì duramentre che tute do le lançe se rompé in peçe...

1.2.1 Locuz. verb. Mettere alla, in corsa: far fuggire, braccare.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 12.88, pag. 289: Fra l'altre fiere, una bestia v'hanno / grande, che chiaman bo [[...]] sotto il mento ha come una borsa, / che d'acqua l'empie e scalda in gran calura. / E poi ch'egli è cacciato e messo in corsa, / volgesi a dietro e l'acqua fuori getta...

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 12, terz. 5, vol. 1, pag. 135: Messer Tegghiaio, che di sopra scorgo, / ritrovato si fu collo Spedito, / che gli avie detto: Cercati le brache; / ed era pover di Firenze uscito: / e disse a lui: Le brache tue son vache, / che ci sapesti mettere alla corsa, / con molte fregiature di lumache, / ed io l'ho piene; e trassesi una borsa / de' cavaglion con fiorin cinquecento...

1.2.2 Locuz. verb. Levarsi in corsa; muoversi a, alla corsa: mettersi a correre.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 51, pag. 56.1: Nell'andare che facea, venne uno calzolaio indosso ad uno donzello ch'era in sua compagnia [[...]] e cominciò a gridare: - Date loro, date loro! -. In questo si mossono certi uomini a la corsa, e assaligli da llato.

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Paolo, cap. 2, pag. 90.1: E dicendo queste parole Antonio, quello animale si levò in corsa e fuggìe.

[3] Esopo tosc., p. 1388, cap. 57, pag. 232.13: E vedendosi il povero bestiuolo tanto ingiurato, credendo per morte riposarsi [[...]] giugnendo a una grande balza mossesi a corsa, e cacciando il capo e' piè dinanzi al chino col tomo schiavonesco essi traripato e morto.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 13, 55-78, pag. 357.38: domandato se era nulla in mezzo tra lui e la chiesa, certificato dal fanciullo che no, mossesi a corsa, come fa uno montone quando vuole cozzare col capo innanzi, e percosse nel muro della chiesa col capo sì gran colpo, che il cervello uscì fuori della testa...

1.3 Estens. Spostamento, viaggio veloce. Anche fig.

[1] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 97, pag. 159.2: Se egli sono IJ, egli si muovono del luogo ov'egli sono su due buoni cavagli, freschi e correnti; egli s'imbendano la testa e 'l c[or]po, e ssì si mettono a la grande corsa, tanto ch'egli sono venuti a l'altra posta di XXV miglie...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 28, 79-87, pag. 628, col. 1.6: Onde piú, çoè dove nasce, imperçò ch'i venti dove illi nasceno sono piú levi, çoè meno rigidi, po' in processo monta sua corsa.

[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 39.90, pag. 821: e tanto seguirò dietro a quest'orsa / con mente pronta, lucida e sicura / che d'esta vita finirò la corsa, / l'anima a lui rendendo netta e pura...

- [Come metafora della vita].

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 9.1273, pag. 204: Non ritenete nell'antica borsa / Quel che misura vuol che pur si spenda, / Ché a poco vien lo tempo della corsa / Con accidenti non pensati e gravi.

1.3.1 [Per indicare una breve distanza:] corsa di cavallo.

[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 825, pag. 350.6: Di che la mattina del venerdì detto, la porta stette serrata più tardi, come detto è. Di che quelli, che vennono innanzi, forse per pigliare la porta, e gli altri erano presso a una corsa di cavallo, trovata la porta serrata e lo ponte levato, e tutto fuori d'ordine usato, tornarono addietro ratti...

1.4 Competizione.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 70, terz. 17, vol. 3, pag. 277: Un Frate Niccolaio da Fabbriano / de' Romitan, solenne dicitore, / si levò su gridando a mano, a mano: / Sed e' ci fosse alcun procuratore, / od altro messo d'altrui alla corsa, / il qual difender volesse l'errore / di Prete Iacopo nato in Caorsa, / il qual si fa chiamar Papa Giovanni, / traggasi innanzi a dir ciò, ch'e' ne 'mborsa.

1.5 Fras. In corsa: signif. non accertato.

[1] Lett. sen., 1260, pag. 267.16: E se tu voli diciare che noi togliamo in presta chagiuso, non è buono p(er) noi: sapi che denari ci sono valuti, da uno merchatante ad altro, cinque d. (e) sei libra, (e) altri che no siano merchatanti sono valuti diece d. (e) dodici in chorsa, (e) ancho sono in chello istato: or vedi che 'nprontare avemo noi chagiuso.

1.6 Fig. L'affrettarsi, impeto.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 11.1345, pag. 209: È castitate freno di ragione / E del carnale vizïo le morse / Stringendo natural complessïone, / La lingua refrenando e gli occhi e il core / E sostenendo le sùbite corse / Del gran desïo che nasce d'amore.

2 Incursione in battaglia.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 330.13: volendo commactere con uno partico, tulçeli lo tossico e curseli de reto e ne la cursa fo feruto non sao da chi...

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 28.4, pag. 509: Poi ritornati valorosamente / alla battaglia, Cefalo scontraro / e lui ferir; ma valorosamente / Cefalo fé a tal corsa riparo...

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 103.8: e cossì sveglyati a la storduta se levaro da li liecti, armarose 'mpressa, et armate co una corsa rapace descendevano da quillo castiello, et animosamente se derroparo contra li Troyani a ferire.

3 [Astr.] Fras. Fare la propria corsa: effettuare una rotazione completa.

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 76.2, pag. 146: Non ebbe il viso di belleze folto / colei che intorno al polo fa sua corsa / come à d'ogni piacer questa nova orsa, / per cui da ciascuna altra io sum dessolto.

4 Svolgimento progressivo nel tempo, corso.

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 91.16: a te zo dico, despiatata morte [[...]] Fa' che ti piace, poi ch'ài morto l'orsa, / c'omai più nulla temo de tuo corsa.

[u.r. 18.12.2017]