0.1 castumato, costumado, costumat', costumata, costumate, costumati, costumatissima, costumatissimo, costumato, costumatu, custumadi, custumado, custumata, custumato, custumatu.
0.2 V. costumare.
0.3 St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.): 1 [13].
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.).
In testi sett.: Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.).
In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.7 1 [Rif. a persona:] che ha acquisito la consuetudine (di qsa); abituato, assuefatto, avvezzo. 1.1 [Detto di animali:] reso docile, obbediente, capace di eseguire det. operazioni; addomesticato, addestrato. 2 Rispondente ad una consuetudine; usuale, abituale. 2.1 Sost. Comportamento usuale, abitudine. 2.2 Sost. Usanza tradizionale. 3 Educato, allevato secondo certe norme di comportamento; di (buoni o cattivi) costumi. 3.1 [Detto di discorsi pubblici:] forbito, ben costruito e compaginato. 4 Esperto, competente nel proprio mestiere. 5 Vestito, abbigliato.
0.8 Vinicio Pacca 04.06.2004.
1 [Rif. a persona:] che ha acquisito la consuetudine (di qsa); abituato, assuefatto, avvezzo.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 13, pag. 254.10: Ché 'l filosafo dice, che quelli che sono adusati e costumati in battaglia, che non ànno avuta cura d'altra virtù che di forza d'animo, sono assomigliati al ferro...
[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 113.10, pag. 228: À 'ncor di gentil gente discacciata, / Che non son costumati a lavorare, / Ma son vi[v]uti sol di lor entrata.
[3] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 167.5: e perciò erano costumati di venire a questa festa la maggiore parte di Grecia, e rechavano ricche offerende e grande abrationi.
[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 2, cap. 2, pag. 89.5: Non viene meglio essare in pace senza meslea, sì come tu se' costumato di vivare?
[5] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 36, pag. 52.19: Lo pane del grano è molto amaro a chi non è costumato, e questo è per lo mare che vi viene.
[6] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 557.31: Con loro schiere vengono ordinati; bene rasembrano, a chi gli vede, costumati d'arme portare e in guerra usati.
[7] Armannino, Fiorita (07), p. 1325 (ven.), pag. 119.26: Texeo con tuto ch'elo fose stanco per le gran vere ch'elo aveva fato a l'indiani, contra li amaçone done le qual svegate avea, e siando menada questa Ipolita la so raina con molte altre donçele dela maxion le qual fa la so uxança como omeni per via d'amor, Texeo costumado a tuto quelo che iera mestier a lu e li conpagni so de prexente reposa; però non fé men armar so çente.
[8] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 37, vol. 1, pag. 469.27: per le peccata de' Cristiani si cominciò una grande corruzzione d'aria in quelle marine, e massimamente nell'oste de' Cristiani non costumati all'aria...
[9] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 87, pag. 331.24: Sire, io sono uno giovane cavaliere, come voi potete vedere, e sìe non sono già costumato di giostra...
[10] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 26, pag. 393.18: Volendo poi la gente construere la pira a questi doi corpi per arderli como erano costumati, aceso el foco, se divise la fiama l'una da l'un canto e l'altra da l'altro...
- [Detto di singole parti del corpo].
[11] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 5: Seneca dice: lo dispregiame(n)to del corpo è certa libertà, e gra(n)de libertà è lo ventre ben costumato, che nimo è libero se al suo corpo s(er)ve.
[12] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 3, pag. 45.19: Sì ccome dicie Agustino: «Occhi che sono in tenebre costumati, non puono el raggio de sonma vertù guardare: tenebre veggiano e tenebre approvan bone».
- [Detto di animali].
[13] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 219.12: De la molta pagura ke fo, tutte le animalie, ke sonno costumate de vivere infra li genti, quale in monti, quale in selve, se nascusero.
1.1 [Detto di animali:] reso docile, obbediente, capace di eseguire det. operazioni; addomesticato, addestrato.
[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 62.3: Quando il Gran Cane va a uccellare, va in una cameretta di legname coperta di drappi d'oro [[...]] ed è portata da quattro leofanti dimestichi e costumati a ciò.
[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 28, 28-36, pag. 720.32: fingendo che li parlasse lo Spirito Santo in specie di colomba, la quale avea avvezza e costumata a beccare nell'orecchie sue per granella di biada, che sempre vi tenea...
[3] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), pag. 17.2: e pensavano come ed in quale modo e guisa elli potesse avere li suoi ucelli sani, bene arditi, costumati e nutriti...
2 Rispondente ad una consuetudine; usuale, abituale.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 29, vol. 4, pag. 373.9: Appresso dee egli rassegnare alla piazza mastra, o in altro luogo costumato della città, le genti della città...
[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 20, pag. 169.7: per sua forza si fece signore; il quale con tanta crudelità la reggea che i corpi morti della detta battaglia, per dispetto, secondo l'usanza arder nelle pire, cioè ne' costumati fuochi, per sepultura di loro no lasciava.
[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 15, pag. 95.2: Aspectandu kistu Florenciu ki l'ursu divissi venire alla hura custumata e non venia, accommenczau ad afflìgerese, pir zo ki avia pirduta la cumpagna de l'ursu, lu quale pir grande simplichitate chamava fratre.
[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 3, vol. 1, pag. 87.10: Custumata cosa era que lu imperaduri qui divia triumphari invitava li consuli a cenar con secu...
[5] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 6, par. 12, pag. 188.15: Tuttavia l'isaminazione del crimine inposé dee se sia tale per lo quale debba essere scomunichato e essere fatto per tale giudicie nel collegio de' preti o dde' più savi di loro a nnumero diterminato secondo le leggi poste e costumate.
[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 37, Purif. Maria, vol. 1, pag. 324.2: E però ch'egli è malagevole cosa a lasciare le cose costumate, e [i cristiani convertiti a la fede di tra ' gentili malagevolemente potevano lasciare] l'usanze antiche de' pagani, e però Sergio papa rimutò questa usanza in migliore...
2.1 Sost. Comportamento usuale, abitudine.
[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), son. 61.14, pag. 281: ma chi si move ben tardi si pente, / se d'altrui o da sé è consigliato / e ne' gran fatti non vi sia corente, / che llo diritto senno sie blasmato. / Però n'ag[g]iate cura, voi valente, / ch'onor richiere lo bon costumato.
[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 20, pag. 94.14: Chisti missagi foru magnificamenti meritati di grandi doni, comu era costumatu di lu Conti.
2.2 Sost. Usanza tradizionale.
[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 11, pag. 121.23: Sì che disse a tutti quilli signuri ry e caporali de tutta quella gente che la Dea Dyana era multo conturbata contra de lloro, perché cha inde la partenza che fecero da lo puorto de Athena li Grieci no le aveano facto lo debito sacrificio, secundo che per lo costumatu le solevano fare li navigante davante che se ponessero in cammino.
3 Educato, allevato secondo certe norme di comportamento; di (buoni o cattivi) costumi.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 7.14: E poi si n'andò in Francia per procurare le sue vicende, e là trovò uno suo amico della sua cittade e della sua parte, molto ricco d'avere, ben costumato e pieno de grande senno, che lli fece molto onore e grande utilitade...
[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 4, pag. 9.11: E sai bene come la vaga Ventura m'avea allargata la mano sua, e arricchito di doni suoi desiderati e goliati, cioè di gentilezza e ricchezza, amistadi, onori, di cittadinanza ed essere bene nutricato e costumato...
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 22.42, pag. 77: «Compar, pòi recordare, sì como a me pare: / donzello en bel servire e ornato cavalire, / bello e costumato...
[4] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 31, par. 4, pag. 194.12: La prima, cioè Palladia, fu in somma la melglio costumata e lla più honesta e lla più savia che ssi trovasse al suo tenpo che maritata fosse in quel Rengnio...
[5] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 532.21: Cento erano li Sanatori li migliori huomeni de Roma e più savi e più costumati e reposati.
[6] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 14, 103-114, pag. 276, col. 1.4: Federico Tegnoso... fo uno arimenexe nobele e ben custumado.
[7] Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.), 177, pag. 106: Femena ch'è malla costumata / e de malle late è-lla alatata / no la ponere in toa chassata / e serai savio.
[8] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 2, pag. 657.34: E se 'l marito fosse mal costumato in suoi atti, la donna nol dee ubbidire contro a Dio e contro l'onestá del matrimonio, né in questo, né in veruna altra cosa.
[9] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 2, pag. 17.14: La Reina fa bisogno che sia savia, casta, costumata, d'onesti parenti nata, nel nutrimento de' figliuoli sollecita.
[10] Legg. Sento Alban, c. 1370 (venez.), pag. 67.21: e perçò te priego e comando che tu diebi esser valente, pietoxo, devoto, ben costumato et humele, e specialmente perché tu suciedi a colui che è stado plaxevele a tuti li crestiani.
- [Prov.] Natura è pregiata ch'è ben costumata.
[11] Garzo, Proverbi, XIII sm. (fior.), 298, pag. 306: Natura è pregiata / ch'è ben costumata.
3.1 [Detto di discorsi pubblici:] forbito, ben costruito e compaginato.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 41, vol. 4, pag. 139.11: E sopra tutto ciò dee il parlatore usare motti proprii, e belli, e costumati, secondo che 'l maestro divisa qui davanti nel capitolo del bene parlare.
4 Esperto, competente nel proprio mestiere.
[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 98, pag. 212.15: Et p(er)çò ch(e) è p(er)iculoso castrare co lo fe(r)ro, forsi lu marascalco n(on) fossi b(e)n custumato, b(e)n docto in quella arte, q(uas)i tucti li c. dalli da lui toccati, moreno.
5 Vestito, abbigliato. || Att. unica nel corpus in questa costr.
[1] ? Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 5.6, pag. 409: donne e donzelle per vostra compagna; / ambianti palafren', destrier' di Spagna / e gente costumata alla francesca... || Contini, PD 'avvezza'; Contini, Lett. orig. 'vestita'.
[u.r. 18.12.2017]