CRÀPULA s.f.

0.1 crapula, crapule.

0.2 Lat. crapula (DELI 2 s.v. crapula).

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Stat. sen., c. 1318; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. cass., XIV.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Eccesso nella quantità o nella qualità del cibo consumato. 1.1 Effetto residuo dell'eccessivo consumo di cibo. 2 Il peccato della gola.

0.8 Sara Ravani 19.02.2004.

1 Eccesso nella quantità o nella qualità del cibo consumato.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 29, vol. 3, pag. 327.16: Lo secondo officio è, che l'uomo non chieggia troppo preziose vivande, chè crapule e ebbrezze non sono senza lordura. Ahi come è laida cosa di perdere senno, moralità, e sanità per soperchio di vino e di vivanda!

[2] Gl Stat. sen., c. 1318, cap. 101, pag. 94.4: Anco, a schifare ogni crapula, cioè crudeza di cibo soperchio, et ebrietà...

[3] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 167.28: Dallo principio questo omo faceva vita assai temperata. Puoi comenzao a muitiplicare vite e cene e conviti e crapule de divierzi civi e vini e de moiti confietti.

[4] Gl Stat. cass., XIV, pag. 89.14: Quod si labor forte factus fuerit maior, in arbitrio et potestate abbatis erit, si expedit, aliquid augere remota pre omnibus crapula, et ut nuncquam subripiat monachum indigeries, quia nichil sic contrarium est omni christiano quomodo crapula, sicut ait Dominus noster: "Videte, ne graventur corda vestra in crapula". Che si p(er) ventura fosse facto grande labore, i(n) arbitrio (et) potestate de l'abbate serà si volesse dare alcuna cose plu, remota sup(re) tutte cose la crapula, et che may lu monacho sia troato r(e)pleto de cibo, che no(n) pocze peidare, inp(er)czò che nulla è così contrario ad omne (christ)iano como la crapula, como dice lu Sengiore nostro I(es)u (Christ)o: "vVardate, ne li coray vostri siano gravati de crapula".

[5] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Lc 21, vol. 9, pag. 432.19: Guardate che forse non siano gravati li vostri cori nella crapula ed ebrietà e nelle sollicitudini di questa vita...

1.1 Effetto residuo dell'eccessivo consumo di cibo.

[1] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 20, pag. 69.17: Essendo chiesta la benedictione da uno certo padre a pronuntiare la lectione evangelica mandando fuori la crapula e la ebrietà della nocte, ciò è el cibo del dí dinanzi...

2 Il peccato della gola.

[1] Gl Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 20, vol. 1, pag. 152.18: Chè come tutto dì veggiamo, e i Santi e i filosofi lo dicono, la ebrietà e la crapula, cioè la gola, offuscano l'intelligenza, e tolgono il senno.

[u.r. 30.11.2020]