CREAMENTO s.m.

0.1 creamento, crëamento, creamentu.

0.2 Da creare.

0.3 Guittone (?), Epistola bella, a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone (?), Epistola bella, a. 1294 (tosc.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Ottimo, Par., a. 1334 (fior.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Lo stesso che creazione, atto del creare. 1.1 Concepimento; nascita. 2 Azione (volta a produrre un effetto).

0.8 Sara Ravani 23.02.2004.

1 Lo stesso che creazione, atto del creare.

[1] Guittone (?), Epistola bella, a. 1294 (tosc.), pag. 459.9: e' dico che tutte chose che homo in questo mondo sostiene e porta, di bene e di male, li finno poste e ordinate dal suo creamento...

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 29, proemio, pag. 626.22: e così, dato che 'l mondo fosse creato, seguitasi che innanzi quello creamento non fu tempo: però che creare si è di nulla cosa pervenire in essere.

1.1 Concepimento; nascita.

[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Tavola gen., pag. 568.37: In primamenti esti da vidiri di lu creamentu e di la Nativitati di lu cavallu.

[2] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 36.48, pag. 77: I' non son colui che voltar mi voglia né girare, / ma a llei ubbidire e sempre stare, / poi che dal creamento mi funno mese l'ale, / a llei esser subgetto e neuna piò amare.

2 Azione (volta a produrre un effetto).

[1] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 10.69, pag. 69: e tal suo crëamento / adoperava in me diversa offensa, / e dico: hom per potensa / ciò c'à 'quistato amando, u' prende gioia, / sed ei perde, poi noia / gli abonda maggio che non fe' il deletto...

[u.r. 11.08.2009]