0.1 cricchi, crichi.
0.2 Voce onom.
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Voce che riproduce il rumore del ghiaccio che si incrina.
0.8 Sara Ravani 21.06.2004.
1 Voce che riproduce il rumore del ghiaccio che si incrina.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 32.30, vol. 1, pag. 547: Non fece al corso suo sì grosso velo / di verno la Danoia in Osterlicchi, / né Tanaï là sotto 'l freddo cielo, / com'era quivi; che se Tambernicchi / vi fosse sù caduto, o Pietrapana, / non avria pur da l'orlo fatto cricchi.
[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 32, pag. 550.25: che se queste due montagne Tambernicchi e Pietrapana fossero cadute in sulla detta ghiaccia, non che esse l'avessero rotte, ma elle non avrebbono fatto da l'orlo cricchi...
[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 32, pag. 465.28: se Tambernichi [[...]] o Petrapiana [[...]] fossero cadute sopra quel gelo, non li averia potuto far fare un suono como è crichi.
[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 32, 25-39, pag. 810.7: s'intende vi fosse su caduto; in su quel lago, Non avria pur da l'orlo fatto cricchi; non che la ghiaccia fosse rotta...
[u.r. 30.11.2020]