DANGIERO s.m.

0.1 dangero, dangiere; f: dangieri. cfr. (0.6 N) dangio.

0.2 Fr. ant. dangier (DEI s.v. dangiero).

0.3 Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.); Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).

0.6 N Forse appartiene a questa voce anche l'att. unica di dangio s.m. (v.), in accezione prossima a 2 ('pericolo', o 'danno').

Doc. esaustiva.

0.7 1 Potere del signore. 2 Possibilità di fare o ricevere danno; pericolo.

0.8 Vinicio Pacca 12.06.2004.

1 Potere del signore.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 12, par. 6, pag. 67.8: ccome città non sia altra cosa che comunità di franchi, come dicie Aristotole nel terzo di Puliticha nel IIIJ chapitolo, chatuno cittadino dé essere francho e non sofferire punto dangiere servile, o ssengnoria servile d'altrui. E questo non averrebbe punto se alquno o alquna e lla minore parte de' cittadini gittassero e ffaciessero la leggie di loro propria auttorità sopra tutta l'università de' cittadini; ché coloro che così faciessero la leggie maestri e ssingnori per dangiere delli altri sarebbono.

- A dangiero: in dominio, sotto pieno dominio.

[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 27.3, pag. 523: Madonna mia, non chero, / né vo' da voi amistate, / che tanto è 'n voi a dangero / la vostra qualitate, / che fatto m'à tornare in mia possanza... || Panvini: 'danno'.

2 Possibilità di fare o ricevere danno; pericolo.

[1] F Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), L. 11, cap. 100: In queste tenebre e confusioni li governatori del Comune di Firenze per fuggire la grande e incomportabile spesa dell'arme, e' loro dangieri e pericoli, come fu tocco in parte di sopra, e ne' segreti e plubichi consigli diterminarono che a.ppace si venisse... || Porta, Matteo Villani, vol. II, p. 739.

[u.r. 19.02.2022]