DANGIO s.m.

0.1 dangio.

0.2 Lat. damnum, prob. incrociato con fr. ant. dangier. || Ma cfr. 0.6 N.

0.3 Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N Possibile voce fantasma: data anche l'unicità dell'att., potrebbe trattarsi di dangi(er)o con compendio per er caduto in un qualche punto della tradizione.

0.7 1 Danno, offesa fisica.

0.8 Vinicio Pacca 12.06.2004.

1 Danno, offesa fisica.

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 50.15: egli ebbe in questa terra un cherico ch'ebbe nome Virgilio e fu buon cherico di tutte l'arti e seppe molto di negromanzia, e per negromanzia feci' egli in questa terra un fuoco che tutto d́ ardeva, e quando le povere femmine ch'ànno piccoli fanciulli non potevano entrare la mattina per tenpo nelle case de' gran borgiesi che facieano fuoco, per loro e loro fanciulli scaldare, elle se n'andavano a questo fuoco, e quivi stavano sanza dangio di persona.