0.1 decimar, decimare, decimate, decimati, decimato.
0.2 Da decima 1.
0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).
0.8 Marco Berisso 15.06.2004.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 27, pag. 437.13: Quelli che hanno rispetto all'arte la quale hai comperata, vendere puoi; ma non sì che non si convegnano alcuna volta decimare e dare a Dio...
[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 2, par. 6, pag. 135.25: Così dunque i beni di fuori, de' quali i predichatori dell'evangielio debbono essere sostenuti in victu e vestitu [[...]], e ssono secondo verità sono decimati nelle rendite delli abitanti o d'altri aquisti o limosine o altre colliette...
[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 37, Purif. Maria, vol. 1, pag. 316.6: onde Abraam offerette le decime a Melchisedech sacerdote. Ché, secondo che dice santo Agostino, era decimato quello ch'era curato.
2 Imporre una tassa su una merce.
[1] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 142, pag. 321.2: Guai a voi, scribi e farisei, ipocriti, che decimate la menta e l'aneto e 'l comino e la ruta e ogni erba, e avete abandonate le cose gravi della legge: il giudicio, la misericordia e la fede e la carità di Dio.
[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 151, S. Luca, vol. 3, pag. 1314.8: Onde diceva ad alcuni che pervertìano questa verità di dottrina, ne l'XI capitolo: «Guai a voi, farisei, i quali decimate, cioè predicate che si dea decima de la menta e de la ruta e d'ogne erba, e trapassate il giudicio e la caritade!»