DECIMARE (2) v.

0.1 decìme, dicima, dicimasi, dicimi.

0.2 Lat. decimare (DEI s.v. decimare 3).

0.3 Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.); Gonella Antelminelli, XIII sm. (lucch.).

In testi mediani e merid.: Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Tagliare la cima di una pianta, potare (anche fig.). 1.1 Asportare con un'abrasione. 1.2 Fig. [Detto della forza vitale di qno:] perdere vigore sino ad arrivare alla morte. 2 Fig. Provare disprezzo per qsa o qno.

0.8 Marco Berisso 15.06.2004.

1 Tagliare la cima di una pianta, potare (anche fig.).

[1] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), tenz. 7, 2.3, pag. 779: Ma puo' ti par che 'l giardin tuo decìme / e che tal modo sia troppo foresto, / giamai non prenderò tue rime in presto, / da puoi che tu così care le stime...

1.1 Asportare con un'abrasione.

[1] Gonella Antelminelli, XIII sm. (lucch.), XI.1.4, pag. 278: ond'è che ferro per ferro si lima? / È natura di vena o di tempero, / o mollezza di quel che si dicima?

1.2 Fig. [Detto della forza vitale di qno:] perdere vigore sino ad arrivare alla morte.

[1] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 2.68, pag. 10: e però vanne sensa più suspendio / a pregar lei che mi faccia iocondere, / ansi che Morte ascondere / faccia la vita mia che già dicimasi...

2 Fig. Provare disprezzo per qsa o qno.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 205.10, pag. 250: Ma se, che degno sia, figlio m'accorgo, / no amo certo guaire a te dicimi...

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 3.54, pag. 98: nullo par di me novo, / che tal porto lo cargo / in dritto amor, per c'ogn'altro dicima.

[u.r. 09.12.2021]