0.1 differve, defervendo.
0.2 Lat. defervere. || GDLI deriva 2 dal lat. differvere.
0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.
0.4 In testi tosc.: Palladio volg., XIV pm. (tosc.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Maria Carosella 14.07.2004.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 18, pag. 266.5: Il defrito si dice quasi a defervendo, quando il mosto ha avuto nella caldaia un grosso bollore, e schiumato.
[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 3.921, pag. 183: Egli è magnanimo fuor di pietate, / Sempre differve e non guardando a cui / Vive com' fera senza umanitate.