DENUNCIARE v.

1 Comunicare formalmente, per lo più contenuti di particolare gravità; annunciare.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 145.14: E Regolo [[...]] denuntiao a li senatori ke nulla pace devessero fare enperçoké sso' troppo afflicti, ka lo più tosto ke li vorrete subiugare, sì potete.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 4: in d(e)la s(e)c(on)da pistula A Coloce(n)ses disse: dino(n)siamo a voi che chi no(n) vuole lavorare no(n) ma(n)duchi...

[3] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 40.130, vol. 1, pag. 283: «Di nïente già non dubita[te]: / Iesù Cristo ke voi domandate / suscitat'è, per certo lo sapiate, / et io so' qui per ciò denuntiare». / Unde grande conforto a lor fo dato / quando viddaro lo lapide levato, / ciò ke l'angelo à dinuntiato, / perké morto lo credean trovare.

[4] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29, 31-42, pag. 613, col. 1.42: ha tale invocazione senso tropologico: ch'alcuno no se dovrave ardire a denunçar e a predegare alcuna cosa cença invocazione mediante, o mediante alcuno Santo o cença la grazia de quel Segnore ch'è despensatore de quelle...

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 20, pag. 91.26: Et çèn quî pastor a adorar lo fantin segnor e denonciàn çò que ghe disse l'angel, e Maria tuto conservava dentro dal so' cor çò che l'uguiva e veçeva per far-lo dapo' scriver da l'evangelista a nostra utilitae.

[6] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 11, pag. 50.4: Audendu zo, li Girachisi foru multu territi et dimandaru licentia di tornari a la chitati et denunciari tutti chisti cosi a li boni homini di la terra, et havirimu nostru consiglu. Partendusi chisti et dinunciandu kisti cosi a li chitatini, et appiru loru consiglu...

1.1 Rendere noti eventi futuri per via soprannaturale; predire, preannunciare.

[1] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 3715, pag. 147: Siando lo inperador in lleto, / Dormando in paxie et in queto, / Lo diavolo sovra lu se conça, / E per vixion li denonçia / La vegnuda del baron / Per so inganno e tradixon...

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 5, vol. 1, pag. 37.15: Ca issu Cresu insonniau que li era levatu unu sou fillyu per ferru oy con ferru [[...]]. Adonca la sullicitudini paterna da nulla parti cessau di rimoviri ogni cosa qui apertinissi a chò que issu putissi skiffari la acerbitati di la pestilencia qui l'era denunciata in sonnu.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 88.18: ogni religione mi disse che 'l mio corso sarebbe prospero, e tutti li Dei ne portaro per loro risponso di domandare Italia e di tentare le terre riposte; sola l'arpìa Celeno, nuovo avvenimento e da non dire, mi profeta e mi dinunzia triste ire e sozza e vituperosa fame...

[4] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Prol. Sof, vol. 8, pag. 293.8: Iddio ne' tempi del detto re, dimostrando per lo profeta le cose che doveano avvenire, denunziò il futuro giudicio alle genti che in esso libro si contengono; e al popolo d'Israel denunziò la salute, e alla città di Ierusalem la restaurazione...

1.2 [Dir.] Comunicare ufficialmente e in pubblico una disposizione di legge per ribadirne il vigore e scongiurarne l'ignoranza; bandire, proclamare.

[1] Stat. sen., c. 1303, cap. 17, pag. 85.10: sieno tenuti li rectori e lo camarlengo per tutto lo mese di febraio ogne anno fare denunziare per le terre, le quali sono intorno al Padule, et vietare che non dieno danno [[...]]. Et del divietamento e denunziagione facciano fare publica carta.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 186, vol. 2, pag. 84.31: Et questo capitolo farò legere et denuntiare in Ampugnano, Rosia, Torri et Sovicille et Montarrenti, infra 'l detto termine.

[3] Stat. pis., 1321, cap. 130, pag. 332.34: E quando li consuli mi manderano a denunsiare le feste a ciò che si guardino, quelo comanderò sì come a me fie comandato.

1.2.1 [Dir.] Stabilire d'autorità; prescrivere, sancire.

[1] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 212.14: E deçuni tuta la quaresema santa e li quatro temporali e le vilie de tuti li santi, le quale da la santa mare glexia fi denonçae; entro le quale la vilia de la beatissima mare nostra Agnexe, la quale entro le altre sante de Deo in spicial matrona nu avemo elleta, fia deçunaa.

1.3 Comunicare formalmente un provvedimento (tipicamente un'azione bellica) che si intende prendere nei confronti del destinatario del messaggio; dichiarare.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 9, pag. 315.19: si può intendere che neuna battaglia è giusta, se non quella che si fa per cose demandate, o ver che elli è denunziato et detto dinanzi.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 18, pag. 408.18: per la quale pecunia insoperbito, comandò che a Cesare fosse dinunziata battaglia, e che Ottavia sua moglie, e serocchia di Cesare, fosse cacciata...

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 12, vol. 2, pag. 386.15: Ambasciadori de' Sanniti vennero loro incontro, e dinunziaro loro, che s'elli andassero al concilio che si faceva in Sannia, elli non se ne partirebbono senza oltraggio.

1.4 Comunicare formalmente (qsa, l'esistenza o il possesso di qsa) a un'autorità competente; dichiarare, notificare.

[1] Doc. lucch., 1288, pag. 26.25: s'elli p(re)ndesseno alcu(m) denaio p(er) loro <c> vestire (et) calsare sì ll'arano dire (et) denu(n)tiare alli dicti Cecio (et) Bonaiu(n)cta (et) i(n) loro feo (et) salario cointare.

[2] Doc. pist., 1296-97, pag. 159.6: Ancho dicie lo ditto Franchino ched elli (e) Sinibalducio suo fratello (e) Sinibaldo Iacopi à(n)no, oltra la parte che delle credenzze di sotto tocha loro (e) della te(r)ra e vingna (e) chasame(n)to (e) buoi, tanto ancho in pa(n)ni (e) nel'altre chose della stazone, che cholle credenze mo[n]tano in tutto lo chapitale di loro tre ch'à(n)no nella stazzone lb. CCCC bon. (E) questo dinonzano p(er) volere astimare chon tutto che molti aviamo mesi che ne deno dare che mai no credemo avere denaio...

[3] Doc. lucch., XIII sm., pag. 6.32: E dico postea che furo tute queste cose ched elli mi dimanda: per mesi XXXIIII fu mio debitore in C libre e io a lui diedi e dinunsiai tuta mia mobilia e merce da vendere, e contento che fu d'ugnia cosa et neuna cosa mainò mi dimandò...

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 393, vol. 1, pag. 273.20: ciascuno messo, el quale tollesse alcuno pegno per comandamento d'alcuno officiale del comune di Siena, o vero d'officiale di Cabella, sia tenuto et debia, infra 'l terzo dì, poscia che l'avarà tolto, notificare et denuntiare al signore di cui fusse el pegno, o vero a la famellia sua, sè avere tolto cotale pegno...

[5] <Doc. ven., 1313>, pag. 49.6: misimus precipiendo vobis, che vui non devesse denunciare ni accusare ni intromittere le cose ni le merchandie de alcu<i>no nostro Raguseo per segnoriam Sclavanesca...

[6] Stat. mess. (?), 1320, pag. 32.16: tucti li sansari et nutari pupliki di chascuna terra et locu sianu ti[nuti] [sucta] sacramentu dinunciari a li exercituri di la dicta cassia qualunqua cuntracti si farrannu, pir ki sian[u] [tinuti] [p]agari lu dictu dirictu infra dui iorni poy ki sarrà factu lu cuntractu; et cui non li dinunciassi starrà in pena [ar]bitraria di la Curti.

1.5 [Dir.] Comunicare ufficialmente all'autorità giudiziaria l'avvenuta violazione di una legge o di un principio giuridico.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 34, pag. 31.18: Sedete oggimai, e riposatevi a grand'agio; e quando alcuno maleficio v'è dinunziato, dite pur: ben farem, ben faremo -, sì che' malfattori ne piglino baldanza, e torni questo a grande abbassamento del comune.

[2] Stat. prat., 1295, pag. 450.20: La qual pena, da ivi a uno mese poi ch'elli fie dinu[n]tiato p(er) lo rectore della decta Co(m)pagnia, debbia pagare in mano del camarlingo.

[3] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 63, pag. 177.19: e' rectori dell'Arte de la Lana, e i consellieri e l'Università de la decta Arte, facciano et ordinino uno buono e leale sindaco [[...]] per accusare e per denunziare, quando bisognarà, a la Podestà e a' giudici del malefizio del Comune di Siena tutti li accessi e malifizi e quasi malefíci ei quali si commettessero ne la decta Arte...

[4] Stat. pis., 1304, cap. 19, pag. 667.28: chi contra facesse, li consuli siano tenuti di dinuntiarlo a la Podestà, et farlo condempnare a loro potere.

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 290 rubr., vol. 1, pag. 218.16: Di non dare pena al denuntiatore, el quale denuntiarà alcuna cosa essere fatta contra la forma del constoduto di Siena.

[6] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 52, vol. 2, pag. 33.29: sopra la quale cosa li detti due huomini giurino intendere et provedere, et quali trovaranno contrafare, a me o vero a cui vorrò, denuntiare o vero manifestare...

[7] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. [123], pag. 55.12: quello cotale ch'el dicto dampno riceverà o ricevuto avirà, possa e a llui sia licito di fare accusa e denuntia e accusare e denuntiare de quello dampno dato...

[8] Doc. volt., 1322, 6, pag. 17.22: chi contra ciò farà per ciasschuno et per ongni volta [paghi] nele mani del massaio che sserrà per temporale s. C, e che ciasscheduno p[o]polare ne possa essere accusatore e dinuntiare.

[9] Stat. fior., c. 1324, cap. 91, pag. 115.21: ciascuno possa, e a lui sia licito, accusare, denunziare, e notificare segretamente e palesemente, con nome e sanza nome, sì come vorrà, delle predette overo alcuna delle predette cose.

[10] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 24, 121-129, pag. 590, col. 2.50: Tornò mess. Francesco a Pestora e denonzò la matina per tempo lo dicto notaro a la Podestade. Incontinenti mandò cercando de lui e trovosse ad un sermone di fra predicaduri, perch'era lo primo lunedíe de quaresema.

[11] Doc. bologn., 1287-1330, [1289] 3, pag. 63.14: E per questa casone Guio da Viçano vene incontinenti a Bolugna per duvere loro denunçare de la força e de la violentia, che igli i aveano facto, e quigli da Viçano seguirno lui a Bologna e tanto lo ferno pregare, che ello no fe' alcuna denunçasone...

[12] Stat. sang., 1334, 30, pag. 123.30: lo consolo sia tenuto per seramento di fare comandare a coloro de la detta arte, e non si intenda per li tessitori, che guardino le feste soprascritte [[...]]. E ongni persona possa dinunçiare e sieli tenuto credença.

[13] Stat. trent., c. 1340, cap. 14, pag. 20.23: se cas fos ch'el avesso a far alchun di nostri fray insembra per alcuna cason, o rason, nuy sì comandemo, che y no se deba denunciar, ni acusar a la rason del palasio...

[14] Stat. perug., 1342, II.63.14, vol. 1, pag. 455.23: E gl ditte scendeco e massare e ciascun de loro siano tenute de denuntiare e asengnare egl dante el danno overo egl quagle aggiano dato overo egl quagle daronno per lo tempo che verrà...

[15] Stat. perug., 1342, III.40.2, vol. 2, pag. 76.20: se fossero acusate, denuntiate overo enquirite de malefitio overo per malefitio overo per malefitio del quale provato fosse da emponere overo sequitare pena pecuniaria tanto, en quillo caso per nullo modo possano glie sbandite condannate overo relegate a Peroscia retornare...

[16] Stat. collig., 1345, cap. 4, pag. 7.11: E quali pesi e misure trovassero non giusti e non diricti rapportare e denumptiare debbiano a· rectore dela decta arte.

[17] Stat. vicent., 1348, pag. 19.17: li gastaldi della frataglia preditta siano obligati per zuramento e pena de cento soldi de denari piccoli veronesi per ciaschedun gastaldo, e che siano obligati denuntiar al podestà di Vincentia, overo a li soi Judici, se troveranno, qualche passo non iusto...

[18] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 16, pag. 640.28: se 'l fosse accusato, denunciato o inquisito d'altro maleficio del quale non se dovesse imponere pena corporale o de membro, allora sia admesso per procuradore a se deffendere et excusare, non obstante el suo bannimento o condempnacione.

[19] Stat. venez., 1366, cap. 167, pag. 84.10: quando alcuno trovarà esser contrafacto, denoncino et accusino li contrafaseori ali Iustisieri vieri, e quelli possano rescòdere dali contrafaxeori le pene in le quali serano caçudi, segondo l'ordene de sovra declarado.

[20] Stat. mant., 1374, 1374, pag. 12.14: chi abiti in lo tereno mantoano [[...]] non osi, ni presumi andar in alguna parte, in la quala sia la epidimia over mortalità soto pena de la vita a tuti queli chi andarano, e soto quela medesema pena a li Consoli e a tuti li altri homeni o femeni chi 'l savrano, se incontenento nol denunciarano al so vicario de quelo o de quegi chi andarano, incontenento quel dì chi lo savrano.

[21] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 83.4: E pensava e sì dixea enfra si: «S'e' la denuncio on s'e' l'acuso denanci a li Çudei, ella serave lapidata en mia casone, e s'eo no la denuncio et eo fidesse accusà , e' serò lapidato cum essa ensemel...

- Locuz. verb. Denunciare per malfattore.

[22] Doc. prat., 1305, pag. 456.10: A voi Segnori sei e mess(er) Podestà, diputati p(er) la giustiça della terra di Prato, dinu(n)çop(er) malfactore Maccho di Guiduccio Melliorati...

1.5.1 Comunicare a un superiore (per lo più in comunità religiose) la violazione di un regolamento o di una norma di comportamento da parte di un inferiore; deferire.

[1] Stat. sen., 1295, cap. 3, pag. 4.12: ciascuno de' frategli sia tenuto per obedienza di denunziare al Priore segretamente qualunque de' frategli de la Compagnia sapesse che non fusse di buona vita, o che facesse male usanze.

[2] Stat. tod., 1305 (?), pag. 282.5: se vieta enter nui e conmanda per la sancta obediença che non sia neuno della dicta f. che ad ipso ioco iocare, né ad ipso ioco ademorare, né dadi e né denaio neuno prestare, so' lla pena de X soldi; et ciaschuno della dicta casa sia tenuto ad acusare e denuntiare al nostro pregiore...

[3] Stat. assis., 1329, cap. 5, pag. 167.29: Ma chi contra le predicte o alcuna delle predicte cose fecesse, d'albitrio del visetatore, overo del priore, sia punito, considerata la quantità del delicto e le circostantie di delicti e delle persone. E ciascheuno della nostra faterneta sia tenuto denuntiare chi contra facesse al priore, al sopriore, overo etiamdio allo visetatore.

[4] Stat. sen., c. 1331, cap. 22, pag. 33.26: ciascuno frate et oblato de la detta Casa sia tenuto e debba dinunziare e manifestare al detto Rettore coloro che facessero overo trattassero le predette cose, overo alcuna d'esse, per saramento: el nome del quale denunziante e manifestante si debba tenere segreto. E chi non dinunziarà e non manifestarà , come detto è, sia punito a volontà del Rettore.

[5] Stat. gen., 1340, pag. 11.13: se alcuna persona de la dita Confraria fosse maroto che subitamenti quello chi saverà de quello dito fraello maroto che ello lo debia denuntiar a lo prior perché lo prior lo debia andar a vexitar e confortalo de l'amor de Dee e de quelle cose che se contenem in li capitoli chi sean de necesitae a lo dito fraelo maroto.

[6] Stat. palerm., 1343, cap. 4, pag. 12.20: e li cambirlingy lu dicanu a li ricturi, e li ricturi sianu tinuti di farindi inquisiciuni. E si si trova di bona fama, diiasi denunciari tri volti in lu cori di la cumpangna; e poi la terza volta, si esti aprobatu per bona pirsuni, si diia fari cunfissari geniralimenti a lu nostru cappillanu...

[7] Stat. cort., a. 1345, cap. 3, pag. 130.10: queglino de la conpagnia [[...]] i loro ragionamenti sieno senpre de Dio et de virtude et dei facti de la conpagnia [[...]]; et la loro vita sia buona et honesta, acciò che de loro a veruna persona non sia scandalo nè turbatione de loro conditione, et chi contra facesse sia denuntiato et punito gravemente.

[8] Stat. castell., XIV pm., pag. 214.28: De le colpe manifeste dei frati et de le sore. Li ministri le magnifeste colpe de li frati et de le sore denuntiare le debbiano al visitatore a ciò ke le poniesca.

2 Mostrare con evidenza; dimostrare.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio rose cum viola, 103, pag. 80: Ancora sí te digo k'eo sont la flor novella, / Ke pair da primavera, ke sont olent e bella, / A tut person denontio ke 'l temp se renovella...

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 665, pag. 151: Prese madonda Ciancia et martoriòla in fretta, / Et ardere la fece, ca fo de quella setta. / Et lo figlio de Carlo per questa opera prese, / Ch'era denuntiato che in quella opera offese; / Et fo attossecato, et fo dicto palese, / Et morìo na prescione, et nullo lo defese.

2.1 [Dir.] Mostrare con evidenza la colpevolezza di un imputato.

[1] Stat. sen., 1280-97, par. 55, pag. 18.2: qualunque del detto Comune talliasse quercie in campo altrui senza licenzia di colui di cui fusse, sia punito per ciascuna volta in V soldi di denari, e mendi el danno, se denunziato sarà per uno testimone di verità o per tre di fama.

3 Rimuovere da una carica in anticipo rispetto ad eventuali termini previsti (con un atto di forza o con un procedimento giuridico straordinario); deporre, destituire.

[1] Cronica di Lucca, c. 1357 (lucch.), pag. 183.17: Lo inperadore Federicho condam messer Arrichi fu eletto et coronato a Roma, et Otto inperadore fu ischomunicato e privato et dinonsiato a Milano et per tute le gitadi.

[u.r. 18.12.2017]