DEPÒSITO s.m.

0.1 deposcito, deposete, deposeto, depositi, deposito, depositu, depozito, dipoçito, dipositi, diposito, dipossito, diposto, dipostu.

0.2 DELI 2 s.v. deposito (lat. depositum).

0.3 Lett. sen., 1262: 1.1.

0.4 In testi tosc.: Lett. sen., 1262; Libro Guelfo, 1276-79 (fior.); Doc. pist., 1300-1; Stat. pis., 1321; Doc. volt., 1329; Stat. sang., 1334; Doc. lucch., 1332-36; Doc. aret., 1349-60.

In testi sett.: Doc. venez., 1312; Doc. moden., 1326.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. allogare in deposito 1.1.3; assegnare in deposito 1.1.3; avere in deposito 1, 1.1.1; dare deposito 1.2.1; dare in deposito 1.1.3; deporre in deposito 1.1.3; essere in deposito 1.1.2; fare deposito 1.1.3, 1.2.1; guardare un deposito 1.1.1; lasciare in deposito 1.1.3; mettere in deposito 1.1.3; porre in deposito 1, 1.1.3; ricevere in deposito 1.1.1; serbare in deposito 1; stare in deposito 1, 1.1.2; tenere in deposito 1, 1.1.1.

0.7 1 Consegna in custodia; affidamento. 1.1 Consegna di beni mobili (per lo più denaro) a un privato o a un ente perché questi li custodiscano o li amministrino senza peraltro acquisirne la proprietà. 1.2 Consegna di una somma di denaro in custodia all'autorità pubblica da parte di un imputato a titolo di garanzia; cauzione. 2 Insieme di oggetti di valore, tesoro.

0.8 Francesco Sestito 29.06.2004.

1 Consegna in custodia; affidamento. Locuz. verb. Avere, tenere in deposito; stare in deposito.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 9, cap. 5. par. 11, pag. 275.29: Parla alla badessa, e contale quatromila petruzze, e feciele vedere ch'erano fiorini d'oro; ed a ciaschuna diede anella di palglia, che parieno d'oro, e dentrovi pietre, che pariano charissime, e molte fila d'erba, che parieno tessuti, e disse, che volea che stessono in diposito là dentro serrati tanto che lle fanciulle fossono professe; e così fu fatto.

[2] Stat. sen., 1343 (2), L. 1, pag. 97.20: Sieno tenuti e' consoli d'eleggiare tre buoni huomini mercatanti uno per terzo e' quali per saramento che a lloro facciano, debbano rivedere e' libri de' giurati a la Mercantia [[...]], de' quagli libri uno ne tengano e' consoli en diposito in luogo securo et el camarlengo l'altro.

[3] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 136.26: Matteio di Mecho di Nutu, fiore(n)tinu, ebe in dipostu da me Angniluçu sechundu chamorlengu dell' uopera di s(an)c(t)a Maria, una votte di vinu di VIIII some e unu barile dela vingnia che fu di Vanuçu di Savinu di Nutu fiore(n)tinu, p(er) duo cie(n)tu diciotto fiorini e V d. V, che deve dare all'uopera di s(an)c(t)a Maria...

- Fig. Segreto.

[4] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 3, pag. 395.20: Più tosto potresti levare del diamante coll'unghie, che con tuo ingegno potessi da femmina sapere per sua voglia niente del deposito suo. Siccome Epicuro crede che sommo bene sia pascere il corpo, così la femmina crede che l'onore del mondo sia pure in ricchezze e in tenere serrato.

- Fig. Semina.

[5] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 5, vol. 2, pag. 4.17: Adunque quivi colla crudele mano ruppe gli arati volgenti le ghiove; e adirata, con simigliante pena, diede alla morte e' lavoratori e' buoi, e a' campi comandò che negassero lo diposito ch'era fatto loro, e fece e semi viziosi.

- Fig. Locuz. verb. Porre in deposito: rimettere incondizionatamente, affidare.

[6] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 278.2, pag. 182: Sempre che la bella gola se sflibba, / Amore lo meo cor pone en deposito / appo ley, che tanto vi è reposito / fin che l'adorna vesta se reflibba.

- Fig. Locuz. verb. Serbare in deposito: ricordare attentamente.

[7] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 7, pag. 12.19: Ma acciocch'i' non abbia apparato sol per me io comunicherò teco tre cose nobili, che mi sono venute alle mani quasi d'una medesima sentenza, e questa pistola ti pagherà dell'una di quello, ch'io ti debbo al presente; l'altre due serba in deposito. Un savio, ch'ebbe nome Democritus, disse, un uomo è a me un popolo, e 'l popolo m'è un uomo.

1.1 Consegna di beni mobili (per lo più denaro) a un privato o a un ente perché questi li custodiscano o li amministrino senza peraltro acquisirne la proprietà.

[1] Lett. sen., 1262, pag. 277.11: intesi chome no vi piacie il diposito q(ue) vi divisai ch'aveva fato in Sa· Iachomo di P(r)ovino, p(er)ché diciete q(ue) no sono buone gienti (e) che la chor[t]e (e) i Fiorentini vi sono molto signiori. Unde sapiate q(ue) p(er)ciò no pare .......... neuna dotança, (e) parmi q(ue) sia molto buono diposito p(er)ciò q(ue)d elino ricievono tuto tenpo l'achomande deli averi dei merchatanti (e) di ciò àno grande guadagnio, sì ch'amano di guardare (e) di salvare l'achomande q(ue) lo sono fate p(er) mantenere i· loro ........ in istato, (e) se ciò no faiesero sì lo potrebero p(er)dare.

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 253.22: ecco la deità con noi. Rendete il diposto; la pietà os[s]ervi li suoi patti...

[3] Doc. volt., 1329, 13, pag. 29.35: dico e consiglio che -l presente capitano e gonfalonieri sia tenuto di costringere i decti Ianni e Chele in avere e persona a ffare lo decto loro ufficio e a provedere la decta opera e rinvenire lo diposito e -l mobole che àe la decta opera...

[4] Doc. lucch., 1332-36, pag. 105.11: e quello che ciaschuno di noi arae in ditta chonpagnia e che devremo dare per via di dipoçito e d'achomandigia.

[5] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 4, pag. 116.31: sono tanti, e tutto dì se ne truovano, che appena si sanno o possono intendere. E chi gli riquopre e scusa con nome di cambio, chi d'interesso, altri di diposito e di serbanza, alcuni gli chiamano compera e vendita, e guadagnare per lo rischio e a provvedimento...

1.1.1 Locuz. verb. Avere, ricevere, tenere (qsa) in deposito; guardare un deposito: costituire la parte passiva in un accordo di deposito.

[1] Libro Guelfo, 1276-79 (fior.), pag. 172.18: (e) p(er) lui n'ave(m)mo mille fiorini d'oro a <soldi> s. ventisette (e) medaglia l'uno da mess(er) Berto Frescobaldi k'avea da llui in diposito p(er) la detta Parte.

[2] Lett. fior., 1291, pag. 596.28: Ben ci maraviglia noi molto di que' d. che mandaste a ppagare ne la fiera di Tresetto, ciò fuoro per mille cinqueciento ma(rchi) di ste. secondo che Bindo ne mandò per sua lettera, i quali d. non sape(mo) a che v'abisongniassero, e per tenerli in diposito ne pare che fosse male provedimento e con nostro damaggio...

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 96, vol. 1, pag. 427.29: neuno banchiere o vero cambiatore de la città, debia ricevere in deposito alcuna pecunia d'alcuno da XXV libre in su, se prima non dà ricolte, secondo che detto è.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 3, vol. 2, pag. 121.20: Eciandeu per lu scaltrimentu di Demostenes fu succursu maravilyusamenti ad una sclava oy serviciali, la quali avia riciputu in depositu da duy soy hustulani certa munita a cutal pactu que issa la arindissi ad ambiduy insembla.

[5] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 4, pag. 90.18: contra ciò fanno molti che si fanno chiamare leali mercatanti a guardare depositi, ma, quando si vedessono il bello, non si vergognerebbono di disdire i depositi a loro commessi. Onde leggiamo che fue uno mercatante che fue molto famoso e di grandissima nominanza in guardare i depositi, ma quando si vedea il bello tempo da disdire convenevole, sì era uno ladro.

[6] Doc. aret., 1349-60, pag. 168.17: 1351, dì XIJ de febraio. Abbo en deposeto a petiçione de Lodovicho de Dino mio co[n]sorto e de Micheluccio de Goro de mes(er)e Giuccha fiorini vintacinque d'oro...

1.1.2 Locuz. verb. Essere, stare in deposito: costituire l'oggetto di un accordo di deposito.

[1] Doc. fior., 1286-90, [1287-88], pag. 179.7: Monna Lapa, moglie che fue d'Aldieri f. Aldieri, del popolo di Sancto Piero Sceraggio, si à, ne lo soppidiano de le tre chiavi, dugento quarantasei fiorini d'oro, i qua' danari rechò da llei frate Benedecto e frate Angnolo di Firenze, di ij d'ottobre. Sono in diposito, e s'avenisse che gli volesse, possagli adomandare, la detta monna Lapa, sicome suoi danari, ché gli tolse dal fondacho d'Alberto Attaviani, ella e ser Bernardo e frate Benedecto.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 21 rubr., pag. 64.2: Del soldo l'una metade appo 'l gonfaloniere in deposito ne dee stare, servandolo, e rendendolo poi al cavaliere.

[3] Doc. venez., 1312 (4), pag. 89.34: intendasse che, cusì cho' mee fiie vegnisse a te(n)po de maridho, che le soe libr. mille sia in depo(s)ito in man de bone persone od in procuratia sì co(m') parerà ala maçor parte deli mei comessar(i)...

1.1.3 Locuz. verb. Fare deposito (di qsa); allogare, assegnare, dare, deporre, lasciare, mettere, porre (qsa) in deposito: costituire la parte attiva in un accordo di deposito.

[1] Lett. sen., 1262, pag. 277.33: (E) se volete dire di fare diposito in alchuna abadia di Ciestele, sì no mi pare guari buono a fare al tenpo d'ora, p(er)ciò q(ue)d elino sono sì temorosi dela Chiesa che no vorebero fare (chon)tra a chosciença di cho..... i· neuna mainiera di mondo...

[2] Doc. pist., 1300-1, pag. 282.18: Ebi da Va(n)ni Be(n)venuti cherigho, i quali mi dae p(er) salaro di mess(er) Piero r(ectore) di S(an)c(t)o Nastagio, p(er) lo co(n)silglio che de dare tra lui (e) Buççaffo, li s(oprascric)ti mi diede i(n) diposito (per) lo s(oprascric)to, dì s(oprascric)to, lb. iij. S(onma) lb. lxj (e) s. vij (e) d. viiij.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 83, vol. 1, pag. 98.35: Et essa ponere et in deposito allogare apo la sacrestia del detto comune, apo lo luogo de' frati Predicatori. Et così et altretanto, ciascuno officio che seguita, sia tenuto de la detta Biccherna del comune, et de la detta pecunia, trare et apo la detta sacrestia deponere et allogare per la detta abitatione et casa bene et commodamente fare, infino a tanto che la detta casa et abitatione compita sarà.

[4] Stat. pis., 1321, cap. 115, pag. 291.9: e la dicta casa conperare non si possa, non voglienti coloro la cui dicta est quella vendere; et di queli denari cusì in diposito lasati, la corte dei Mercatanti nullo fructo ne seguiti...

[5] Stat. fior., c. 1324, cap. 11, pag. 40.10: E se avenisse cotale grande dopo quelli diece dì ne' beni e sopra li beni di cotale popolano alcuna tenuta overo possessione acquistare overo avere, overo quelli beni comperare da qualunque, per la cagione predetta sia tenuto e debbia quello grande i predetti beni, e la te[nuta] [o]vero possessione e ragione de' detti beni rendere e ristituire liberamente ed espeditamente a quello medesimo popolano overo a' suoi più prossimi, overo consorti, se infra uno mese, cominciandosi dal die ultimo de' predetti diece dì, al detto grande restituire volessono e interamente pagassono eglino overo alcuno di loro la pecunia la quale avesse pagata il detto grande per lo detto popolano co le spese legittime, sì come detto è, overo eziandio facessono diposto overo facessono fare de la detta pecunia ed ispese restituire al detto cotale grande appo sofficiente mercatante.

[6] Doc. moden., 1326, pag. 13.1: Misere frae Petro da Ravarino de la cinquantina de sancto Michele et eio Nicholò scripto de sota fiolo de dito frae Petro de voluntae consentimento e commandamento de quello frae Petro meo patre et chadauno de nue in tuto semmo contenti et confessi avere abiuto e recevuto et a nue interamente essere dae e numerà in deposito e per chaxone de deposito da Ghydino fiolo chi foe de meser Ghyrardino da Trebanello libr. sexanta de m. in una parte...

[7] Stat. pis., 1330 (2), cap. 117, pag. 553.13: possano essi Ansiani, et a loro sia licito, di far fare depozito, una volta et più, dei beni del Comuno di Pisa, in quella quantitade et quantitadi, della quale et delle quale a loro parrà et piacerà.

[8] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 71, pag. 255.18: li detti Consoli siano tenuti e debbiano quello cotale compagno, fattore overo discepolo costringnere con effetto a diponere e assegnare in deposito appresso aliquanti buoni e sofficienti mercatanti di Callemala tutto quello doppio, o tre cotanto, overo quattro cotanto, overo quello più che si trovasse avere nel tempo che si mosse la questione più che dovesse avere di ragione.

[9] Stat. sang., 1334, 30, pag. 119.19: se alchuno di San Gimignano o del distretto dovesse avere denari od alchuna cosa la quale s'apartenesse ad arte di lana d'alchuno de l'arte predetta, che lo consolo sia tenuto di tenere ragione a quello cotale che no(n) fosse de l'arte contra colui de l'arte predetta faciendo sodare o diposito fare a colui che no(n) fusse de l'arte infine in quella somma che dimandasse a quello cotale de l'arte.

[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VII, cap. 77, vol. 1, pag. 374.24: incontanente si trovaro i detti X.m fiorini d'oro, e si misono in diposito, e raunarono consiglio di grandi e di popolo, e misono innanzi che di nicessità bisognava di fare oste a Siena per fornire Monte Alcino...

- Estens. Locuz. verb. Fare deposito: mettere del denaro da parte; risparmiare.

[11] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 119, pag. 244.12: con larghezza distribuivano a' poveri la sustanzia della Chiesa! Unde essi osservavano a pieno quello che erano tenuti e obligati di fare, cioè di distribuire la sustanzia temporale, alla loro necessitá, a' poveri e nella santa Chiesa. Essi non facevano diposito, e doppo la morte loro non rimaneva la molta pecunia: anco erano alcuni che, per li poveri, lassavano la Chiesa in debito.

1.2 Consegna di una somma di denaro in custodia all'autorità pubblica da parte di un imputato a titolo di garanzia; cauzione.

[1] Stat. perug., 1342, I.48.41, vol. 1, pag. 187.4: Ancora dicemo agiognente che tucte e ciascune deposete ei quagle seronno apo el masaio del comuno de Peroscia el quale è e per lo tenpo serà se facciano êllo modo e ordene de socta scricto, cioè che coluie al quale serà comandato che el deposeto faccia de quegnunche quantitade de pecunia pona quillo enn alcuno borsciocto overo saccolo sogelato del sogello el quale vorrà el deponente e cotale deposeto apo sé el masaio degga conservare e none enn alcuna tavola overo camora d'alcuno e, se la sententia condannatoria se desse per cagione de la quale el deposeto facto fosse, se mecta êll'entrate co' de sopre se contiene. Se veramente la sententia asolutoria data serà, procedase a la restitutione d'esso secondo cho' de sopre en quisto capitolo se dechiara.

1.2.1 Locuz. verb. Dare, fare deposito: consegnare del denaro come cauzione.

[1] Stat. fior., 1355 (Lancia, Stat. podestà ), L. 2, cap. 8, pag. 358.42: se alcuno dirà sé esser preso non dovutamente, sia licito a llui di fare diposito in pecunia anoverata apo il creditore della quantitade per la quale sarà preso: lo quale dipositofatto, incontanente debba esser lasciato quello cotale preso...

[2] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 20, pag. 578.14: se contra la presente constitutione alcuna cosa, per dricto o per non dricto, firà attemptada, gli officiali predicti, chi seranno da fir facti o chi sianno facti, infra X die dal tempo de la publicatione de la presente constitutione, in retenere l'officio od operare cusì facti officij o a fare alcuno doppo la sentencia de stare a consiglio de savio o a fare deposito ançi la sentencia...

[3] Stat. sen., 1357-72, pag. 19.12: Sì veramente che colui che si richiama, non fusse sottoposto a la nostra Arte, ch'esso non sottoposto sia tenuto di dare diposito o vero sufficiente ricolta al nostro camarlengo d'altretanti denari quant'è la quantità di che si richiama...

2 Insieme di oggetti di valore, tesoro.

[1] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gs 6, vol. 2, pag. 414.21: Ma la città, con ciò che dentro vi si trovò, sì arseno e misero a fuoco, fuori che l'oro e l'ariento e i vasi di metallo e di ferro, le quali cose miseno nel deposito di Dio Signore. || Cfr. Gs, 6.24: «auro et argento [...] quae in aerarium Domini consecrarunt».

[u.r. 167.09.2015]