DERRATALE s.m.

0.1 deretale, derratale, derratali.

0.2 Da derrata.

0.3 Stat. pis./sard., a. 1327: 1.1.

0.4 In testi tosc.: F Bandi lucchesi, 1331-56; Ingiurie lucch., 1330-84.

0.6 N Cfr. la forma derredali nella Carta de Logu dell'Arborea, cap. CV («p(ro) levare cascuno tav(er)narju mesura <et mesa mesura> et derredali») a proposito della quale Lupinu, Ancora sull'ant. sardo beredalli/derredali, p. 13, nota che «derratale penetrò in Sardegna dalla Toscana, e in questo senso è significativa la sua presenza nel Breve di Villa di Chiesa».

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Mis.] Unità di misura di capacità usata nella Sardegna pisana e a Lucca. 1.1 Il contenitore corrispondente.

0.8 Francesco Sestito 02.02.2024.

1 [Mis.] Unità di misura di capacità usata nella Sardegna pisana e a Lucca.

[1] Ingiurie lucch., 1330-84, 214 [1368], pag. 62.7: Viene fuora che io ti speto, (e) se vieni fuora pagherò uno deretale di vino tra me (e) te.

1.1 Il contenitore corrispondente.

[1] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 2, cap. 46, pag. 120.22: Ordiniamo che tucti vinaiuoli che vendino vino ad minuto o faran(n)o ve(n)dere i(n) Villa di Chiesa debbiano avere et tenere et misurare iuste et leali misure, meçe misure, puttuline, derratale et tucte altre mesure necessarie...

[2] F Bandi lucchesi, 1331-56, 182 [7.1.1346]: ciascuno vinactieri della città di Lucca, borghi e soborghi, distrecto e forza di Lucca abbia, et avere debbia mezzo quarto, meitadella, mezzetta e derratali sugellati... || Bongi, Bandi, p. 119.

[u.r. 02.02.2024]