0.1 deserve, deservidho, deservido, deserviras, deservire, deserviria, deserviva, deservuto, diserva, diservicte, diservirono, diservisse, diservita, diservitane, diservito, disservisse, disservito.
0.2 DEI s.v. deservire 2 (lat. deservire).
0.3 Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.): 2.
0.4 In testi tosc.: Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); Palamedés pis., c. 1300; Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.); Gramm. lat.-aret., XIV m.; Ingiurie lucch., 1330-84, [1338].
In testi sett.: Tristano Veneto, XIV.
In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).
0.7 1 Operare con piena disponibilità a favore di qno o qsa; servire, obbedire. 1.1 Assumere (un'ideologia, una scuola di pensiero) come punto di riferimento per il proprio operato. 1.2 Operare perché qsa si verifichi; provvedere. 2 Ottenere o aspettarsi qsa come ricompensa o come punizione delle proprie azioni; meritare. 3 Avere una precisa corrispondenza con qualcos'altro; riferirsi.
0.8 Francesco Sestito 06.07.2004.
1 Operare con piena disponibilità a favore di qno o qsa; servire, obbedire.
[1] Gramm. lat.-aret., XIV m., pag. 33.2: Servio, is, per servire. Deservio, is, per deservire. Studeo, es, per studiare.
[2] Tristano Veneto, XIV, cap. 192, pag. 173.5: Tristan, vui disé vero de questo che vui disé, e ben avé Ysota deservido et achatada molto caramentre, e per questo io ve la inprofiero molto de bona voya e molto me plaxe che vui la prendé a muyer, s'el ve plaxe.
- Iron. Conciare per le feste.
[3] Ingiurie lucch., 1330-84, 35 [1338], pag. 25.11: Elli è ben q(ui) luoco là u' io te posso des(er)vire ora et si io fosse apparecchiato, io te des(er)viria volontieri ché si io gridasse pur un poco ne trarieno più de cinq(ue) dell'omini che serèno meco a dis(er)victe, ma io te troverò una altra volta, p(er)ché dicisti che me faristi i(m)picchare...
1.1 Assumere (un'ideologia, una scuola di pensiero) come punto di riferimento per il proprio operato.
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 21, par. 4, pag. 355.6: Per questa leggie noi diserviamo quelli che dell'errore de Eutiteth sono dissevuti all'essenspro delli Appollinari, i quali Etico è sseguito, li quali l'onorevoli reghole de' padri, ciò i canonnichi delle chiese, e de' dives prenzi le trassagrate sanccioni condannano, niuno vescovo, niun prete, niun credere o cchiamare cherichi, e quelli in titolo di nome de preti, del quale elli usa non dengniamente essere spolgliato, e di tutto fallire.
[2] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 11, 3.6, pag. 137: sì ch'io poi senta de la somma gloria / sì degnamente di qua giuso e 'l serva, / e ch'io possa finir la santa storia / di Giosafà, c'a Dio l'alma conserva / e nïente smagava suo memoria / benché colei di parole el diserva, / che gli diceva: - Io mi farò cristiana / per te, e lassarò la fé pagana.
1.2 Operare perché qsa si verifichi; provvedere.
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 16, par. 13, pag. 95.23: e apresso per la paura d'essere ripreso e corretto per lo foturo monarcie; e ancora a ffine ch'elli diserva la elezzione avenire per lo succiessoro. Il quale altressì però più diligientemente elli qurerà che sieno disciprinati savi e vertuosi, ed ellino considerando ciò intenderano a vertudi e alle loro opere più sforzatamente.
2 Ottenere o aspettarsi qsa come ricompensa o come punizione delle proprie azioni; meritare.
[1] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 58.5: Ben è ragione che male m'avenga, ch'io l'abbo bene diservito per la mia malvagia vita: bene ne diè Dio fare vendetta, come quelli che n'àe la possanza...
[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 7, vol. 2, pag. 230.11: Quand'egli fu dinanzi al padiglione del suo padre, non sapendo il suo destino, s'egli avesse disservito merito o pena: «Mio signore, diss'egli, acciò che tutti affermassero, ch'io sono veramente stratto del tuo sangue, io ho conquiso e morto il nemico...
[3] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 82, pag. 145.9: - Come? - disse Febus - Se' tu tale che tu mi metrai a morte, e io non abbo morte diservita - ? - Sì - ciò disse lo gigante - , ch'io ti voglio mostrare, se io posso, come non se' tue ad assai sì forte come sono io.
[4] Tristano Veneto, XIV, cap. 456, pag. 416.12: poiché vui tanto avé fato per mi e molto plui de çiò che io non aveva deservidho, io vorave, s'el ve piase, che vui faxé pasie intro nui e che nui romagnimo amisi e che l'animo lo qual hè stadho longuamentre intro nui sia pacificado.
[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 15, pag. 158.29: Theseo, accostaose insemplicemente a llato ad Hector e pregaolo multo che le devesse placere de sse retrayre da la vattaglya [[...]]; a lo quale Hector con grande affectione rendeo molte gratie, perché l'evea consiglyato la soa salveze, et illo no le llo avea deservuto.
3 Avere una precisa corrispondenza con qualcos'altro; riferirsi.
[1] Stat. fior., 1355, pag. 562.1: E essi [[...]] distintamente per quartieri singularmente, in singulari cedole di carta di pecora, transcritti come di sopra, debbano imborsare a l'Officio del Priorato dell'Arti del detto Popolo e Comune [[...]]. Le quali borse debbano essere quattro, una, cioè, per ciascuno quartiere de la Città predetta, segnata di fuori, sì che sia chiaro a quale di predetti quartieri diserva ciascuna d'esse.
[u.r. 03.05.2009]