DESÌA s.f.

0.1 desia, disia.

0.2 Da desiare.

0.3 Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

0.5 Locuz. e fras. avere in desia 1.1; con desia 2.

0.6 N Att. solo in testi poetici.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Tensione dell'animo volta alla soddisfazione del moto appetitivo (amoroso). 1.1 Fras. Avere in desia: lo stesso che desiderare. 1.2 Fig. La donna amata. 2 Locuz. avv. Con desia: con trepidazione, impazientemente.

0.8 Francesco Sestito 29.06.2004.

1 Tensione dell'animo volta alla soddisfazione del moto appetitivo (amoroso).

[1] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 14.12, pag. 46: S'eo troveria - di mia disia - pietate, / più in dignitate - alzate - me tenere / che s'io aver - dover - lo 'mperïato.

1.1 Fras. Avere in desia: lo stesso che desiderare.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 20.2, pag. 75: Greve cosa è l'atendere / quello c'omo ha 'n disia: / ira, e danno, e maninconia / ave chi ha speranza d'ess'aprendere...

1.2 Fig. La donna amata.

[1] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 6, 2.5, pag. 72: Io ti riprego per la madre pia, / per cui amore ancor tanti ben fansi, / per Margarita ancor, ch'è mia desia, / che da' lacci infernà' sempre mi cansi...

2 Locuz. avv. Con desia: con trepidazione, impazientemente.

[1] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 33.2, pag. 413: Disse ancor l'angel a le donne poi, / che l'aspettavan con desia, attente.

[u.r. 09.01.2009]