DIFFERENTE agg.

0.1 deferenti, defferenti, diferenti, differente, differenti, doferente.

0.2 DELI 2 s.v. differire (lat. differentem).

0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Doc. venez., 1320; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

0.7 1 Che non è uguale o comunque equiparabile a qsa (in generale o sotto determinati aspetti); che si distingue da qsa.

0.8 Maria Clotilde Camboni 13.05.2004.

1 Che non è uguale o comunque equiparabile a qsa (in generale o sotto determinati aspetti); che si distingue da qsa.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 5, pag. 133.2: Decto d'alcune spetiali nature de li ho(min)i (et) de le femene in ke sono differenti seguita de dire d'alcune nature d'a(n)i(m)ali inrationali.

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 196.37: fo Theodosio dela cossa publica amplificador, de costumi e del corpo a Traian simile, pietoso, comun, pensando sola mente col habito sí esser differente e diviso da tuti li altri, in tute chosse honorifico, largo spendedor de cose in ben.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 85, pag. 237.26: E se tu vuo' dire, che alcuno sia più beato d'un altro, e' ti conviene porre un altro beatissimo; e facendo così, tu farai i sommi beni differenti sanza numero, conciossiacosach'io intendo, che quello è sommo bene, che sopra se non ha alcun grado.

[4] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 1, pag. 58, col. 1.12: Avvegna che in queste cose e in molte altre la mente che si leva anagogicamente senza comparazione sia differente dalle menti glorificate...

[5] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, parr. 14-21, pag. 69.21: E lo secondo e lo terço verso sono consonanti e sono differenti in consonancia dalo primo e dalo quarto verso, sì come appare nelo sopraditto soneto.

1.1 Che non è sempre uguale a se stesso; che non è uniforme o omogeneo; che presenta delle differenze (anche avv.).

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 48, vol. 2, pag. 108.23: per le quali tutte parole si mostra, che differente è la gloria delli buoni.

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 18, 16-39, pag. 419.12: ciascuno sentimento à la sua apprensiva ec.; ma ell'è una, e per li diversi atti è differente: imperò che altra apprensiva è l'una, et altra è l'altra; cioè che per altro modo apprende l'una, e per altro modo apprende l'altra.

[3] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 7, pag. 15.36: che si parturiscono nella dilezione del prossimo. Perché l'ho poste tanto differenti [[le virtù]] che Io non ho dato tutto a uno, anco a cui ne do una, e a cui ne do un'altra particulare?

1.2 Che non è qsa di precedentemente nominato.

[1] Doc. venez., 1320, pag. 169.1: voio che, dapò la morte dela dita mia fiia, mia neça Maria possa tor tanto dela dita proprietade de senta Maria Materdomino quanto valesse le libr. dusento se eli no li le desse le libr. dusento ch'io li laso. Ancora [[...]] laso ali diti me' nevodi tute le me' possesion deferenti [[da quella di Santa Maria Materdomino]] e lo romagnente de tuti li me' beni...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 14, 91-102, pag. 327, col. 1.10: Qui per exempio vol mostrare quelle anime non esser oguai in gloria, ma defferenti secondo merito, come se convene alla iustisia de Deo...

1.3 Che si trova ad una certa distanza da qsa?

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 32, 28-42, pag. 691, col. 1.4: intende l'A. che vide Beatrixe, çoè la Teología, dispartida da la Chesia. Qui [quasi] dixe che i Returi e i Pasturi de quella serano deferenti da Teología e no serano cum lei alcuno tempo.

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 15, 16-33, pag. 350.11: in tanto si diparte; cioè e solamente è differente quil che cade in giuso, Dal cader de la pietra...

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 33, 82-90, pag. 821.4: Distar cotanto; cioè esser tanto differente, quanto si discorda Da terra 'l Ciel che...