DIFFÓNDERE v.

0.1 defusa, defuso, diffonde, diffondesi, diffunda, diffunde, diffundi, diffusa, diffuse, diffusi, diffuso, difusa, difusi, difuso.

0.2 DELI 2 s.v. diffondere (lat. diffundere).

0.3 Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Esopo ven., XIV.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 A partire da un'origine data, distribuire qsa (distribuirsi) uniformemente su un dato spazio. 1.1 Far scaturire, emanare (con focalizzazione sull'origine). 1.2 Pervadere, riempire (con focalizzazione sul punto d'arrivo). 2 Fig. Estendersi su un territorio.

0.8 Roberta Maschi 10.06.2004.

1 A partire da un'origine data, distribuire qsa (distribuirsi) uniformemente su un dato spazio.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 113.34, pag. 477: ma tanto è tegnuo l'uso / e per tuto sì defuso, / ch'e' creo pû per certo / che o preicherei in deserto.

[2] Ottimo (terza red.), a. 1340 (fior.), pag. 165.11: la luce [[...]] diffondesi senza soççaresi però che passa per qualunque cose brutte et non si macchia; àe diritto andamento sanza torcersi...

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 29, vol. 1, pag. 259.35: la Donna nostra nel cantico del Magnificat dice: E la misericordia sua si diffonde in quelli, che lo temono, di generazione in generazione.

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 8, vol. 2, pag. 179.19: la virtuti di Cristu diffundi li radii in su ali sì forti in lu mezzu propinquu comu in lu mezzu luntanu.

[5] Antonio piovano, 1381 (fior.), 218a.8, pag. 259: piovuto ha sempre un foco nel mio core, / che m'accende d'amar infra' mortali, / s'alcun fra gli altri conosco, ne' quali / piú si diffunda del suo gran valore.

[6] Antonio degli Alberti, a. 1386 (fior.), [a. 1392] 250b.2, pag. 304: no' siamo alme create in Paradiso / e diffuse or qua giú sopra la terra / ad abitar questo carcer di terra...

[7] Esopo ven., XIV, Prologo, pag. 5.19: è più belo e più utile a tuta giente, e la sciencia publicata receva incremento maoremente, e quanto più ela fi semenata e defusa in alto, magiormente ela è frutifera.

1.1 Far scaturire, emanare (con focalizzazione sull'origine).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 15.132, vol. 2, pag. 259: aprir lo core a l'acque de la pace / che da l'etterno fonte son diffuse.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 21.33, vol. 3, pag. 346: vidi anche per li gradi scender giuso / tanti splendor, ch'io pensai ch'ogne lume / che par nel ciel, quindi fosse diffuso.

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 4, cap. 6, pag. 162.23: ma l'ultimo di fuori di maggior larghezza rotato, quanto più dalla mezzana individuità del punto si disparte, tanto con ispazi più ampi si spiega: ma se alcuna cosa a quel mezzo si annodi e accompagni, in simplicitade è costretta, e cessa di discorrere e d'essere diffusa. Per ragione simile, quel che più di lungi si disparte dalla prima mente, di maggiori nodi di Fato è impacciato...

1.2 Pervadere, riempire (con focalizzazione sul punto d'arrivo).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 31.61, vol. 3, pag. 516: vidi un sene / vestito con le genti glorïose. / Diffuso era per li occhi e per le gene / di benigna letizia, in atto pio / quale a tenero padre si convene.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 31, 58-69, pag. 695, col. 2.3: Sene, çoè san Bernardo in etade de vechieça. Difuso. Descrive soa statura.

2 Fig. Estendersi su un territorio.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 42, pag. 169.22: la città è costrutta, dal sole levante e dal mezzo giorno cinta di mare: dal ponente la chiude un largo stagno eziandio diffuso verso il settentrione...

[u.r. 05.09.2005]