DIFFORMITÀ s.f.

0.1 defformitade, difformità , difformitade.

0.2 DEI s.v. difformità (lat. mediev. difformitas).

0.3 Elucidario, XIV in. (mil.): 1.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.).

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Conformazione fisica irregolare, esteticamente disarmonica. 1.1 Mancanza di armonia rispetto ad una situazione, il trovarsi fuori luogo poiché sconveniente, inatteso o non all'altezza della aspettative. 2 Situazione di forte disagio morale.

0.8 Roberta Maschi 10.06.2004.

1 Conformazione fisica irregolare, esteticamente disarmonica.

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3, quaestio 46, pag. 198.10: Ma imperzò Deo pò ben tornare zaschauno membro in so logo, s'El vole, senza nesuna defformitade.

1.1 Mancanza di armonia rispetto ad una situazione, il trovarsi fuori luogo poiché sconveniente, inatteso o non all'altezza della aspettative.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 146.13: quando a costoro accade il corrotto de' morti, sì mettono veste feminili, acciò che commossi per la difformitade delle vestimenta, più tosto caccino da sè quella matta tristizia.

[2] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 331.5: d'ogni onore è indegna la femmina la quale, per difformità per battaglia avvenuta, la quale avvenire non suole se non a' valenti, giudica che l'amante sia da privare dello amore suo. [[...]] Adunque, perché la difformità de' membri, per ardimento naturalmente venuta, dee rendere danno all'amante valentre?

2 Situazione di forte disagio morale.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 341.13: al consolo dando vesta di chiaro onore, et arme e cavalli e compagnia benignissimamente, mutarono la povertade e la difformitade della romana sconfitta.

[u.r. 11.01.2010]