0.1 delacerando, delacerati, dilacerando, dilacerandolo, dilàcerano, dilaceransi, dilacerante, dilacerare, dilacerarli, dilaceraro, dilacerarono, dilacerata, dilacerate, dilacerati, dilacerato, dilacerava, dilaceri, dilaceriamo, dilacero, dilacerò, dilaceroe, dilaceròe, dilacierata, dilaco, dillacera.
0.2 DEI s.v. dilacerare (lat. dilacerare).
0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.); Bindo di Cione, 1355 (sen.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350.
0.7 1 Ridurre a brani con violenza (anche pron.). 1.1 Estens. Uccidere crudelmente, con spietato accanimento. 2 Fig. [Con oggetto non animato o astratto:] ridurre in pessime condizioni, anche economiche (un territorio). 3 Fig. Criticare aspramente, esecrare. 3.1 Fare metaf. a pezzi.
0.8 Roberta Maschi 10.05.2004.
1 Ridurre a brani con violenza (anche pron.).
[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 3, pag. 221.21: divelta la prima pianta, escono d'essa gocciole di sangue e la terra sozzano. Ancora mi sforzo di divellere un'altra [[...]] uno lagrimabile gemito è udito dentro dal munimento; e quella boce perviene agli orecchi: o Enea, perchè dilaceri il misero?
[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 33, 22-36, pag. 771, col. 2.12: po' in processo de tempo vide lo lovo e i luvisini esser prixi da le ditte changne e tutti delacerati et infine morti.
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 491.23: giunse Pirramo più tardo al luogo; trovòe il sanguinoso dilacerato velo di Tisbe; stimò colei essere dilacerata dalla fiera...
[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 12, pag. 665.7: ma alquanto più crudelmente finìe Euripide. Ritornando a la casa del suo albergo in Macedonia da la cena d'Archelao re, dilacerato da' morsi de' cani morìe crudelmente di morte non debita a tanto e sì grande ingegno...
[5] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 86, pag. 173.22: Ma la verità è questa che egli dilacerava li uomini e li animali con le mani e con li denti; tanta furia avea nell'animo e tanta forza nel corpo.
[6] Poes. an. perug., c. 1350, 171, pag. 20: quei da Montemellino averien sorte / con quei da la Pessina e da Petroia / quei dal Piagaio terien magiur corte. / Volerlglie tucte nominar me noia / perch'io glie veggio più dilacerare / che non si fece la schiatta di Troia.
[7] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 28, pag. 417.1: questo testo è chiaro. dilaco, idest dilacero.
[8] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 2, pag. 226.29: se a noi, o malsana, ci fia dato copia di te, tu dilacerata sozzamente sarai cibo alle fiere. Che furore hai tu? onde arrabbi? perchè furiosa mi dilaceri?
[9] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 23, vol. 7, pag. 114.7: [1] Guai alli pastori i quali uccidono e dilàcerano la gregge della pastura [mia], dice Iddio.
1.1 Estens. Uccidere crudelmente, con spietato accanimento.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 12, pag. 152.24: E però Filippo spezzata la fede, e rotto il saramento, i Focesi che erano in prima dilacerò e disperse.
[2] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 70, pag. 856.23: avea costei sognato che del suo ventre uscia una fiac[c]ola di fuoco, la quale ardea tutta la cittade di Troia, onde Priamo comandò che 'l fanciullo fosse dilacerato...
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 146.6: si doveano dilacerare, ed uccidere li cari cittadini, e carcerare la libertà, cattivare virtude, o mandare in essilio, e li vizi deducere in plubico.
[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 3, pag. 352.14: Il senato dilaceroe il padre della nostra cittade ne la corte, il quale senato era da lui posto nel larghissimo grado della dignità; nè pensò essere fellonia torre la vita a colui, ch'avea generato eterno spirito al romano imperio.
2 Fig. [Con oggetto non animato o astratto:] ridurre in pessime condizioni, anche economiche (un territorio).
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 2, pag. 355.1: Metello, pretore in Cicilia, con ciò sia cosa che avesse trovato Cicilia afflitta della segnoria crudele di Caio Verre, allotta pretore, e spezialemente per Pirganione archipirata, che per malvagie prede e uccisioni l'avea dilacerata...
[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 3, cap. 7, pag. 244.1: e Capova posseduta; et Italia dilacerata...
[3] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Na 2, vol. 8, pag. 265.14: Dissipata e tagliata e dilacerata è Ninive; il cuore è triste e dolente, e le ginocchia, cioè le coscie, dissolute e tremanti, e mancamento in tutte le reni...
3 Fig. Criticare aspramente, esecrare.
[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 9, cap. 11, pag. 658.9: Con tutto l'impeto della mente, con tutto lo disdegno, con tutte le forze, sono rapito a dilacerare quello patricidio con più pietoso affetto che con forte.
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 13, pag. 241.36: Le dette arpie hano qui a significare, che le ricordanze triste, e memorie di quelli che se stessi privano della vita, sono corrose e dilacerate da puzzolente infamia...
[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 4, pag. 297.23: Perchè dunque dilaceriamo noi con ingiurie continue la mendica fortuna, sì come ella fosse speciale male della umana generazione?
[3] Bindo di Cione, 1355 (sen.), 12.120, pag. 107: racomandar mi volsi al mio senato, / che m'ha colle suo' man dilacierata; / ed io trovai serrata / la porta, e lla ragion di fuori stare.
[u.r. 05.09.2005]