DILANIARE v.

0.1 dilania, dilanïa, dilaniandosi, dilaniati, dilaniato, dilanị, dillanio; f: delańa.

0.2 DELI 2 s.v. dilaniare (lat. dilaniare).

0.3 Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Infierire su qsa o qno fino a ridurlo in pessime condizioni; anche pron. 1.1 Fig. Tormentare profondamente, ridurre in stato di angoscia e di profonda divisione interiore.

0.8 Roberta Maschi 10.05.2004.

1 Infierire su qsa o qno fino a ridurlo in pessime condizioni; anche pron.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 53, pag. 207.13: e se non fosse che le sue dilicate mani erano con istretto legame congiunte, ella s'avrebbe i biondi capelli dilaniati e guasti, e 'l bel viso sanza niuna pietà lacerato con crudeli unghie...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 1, vol. 3, pag. 10.10: l'acqua coperse e guasṭ, i monti e piaggie ruppe e dilanị, e meṇ via tutta la buona terra.

[3] Pianto della Vergine, XIV pm. (tosc.), cap. 3, pag. 44.5: tutti stanno intorno e consumansi di pianto; e raguardano ora a l[a] tri[s]ta madre che muore di dolore, ora a la Maddalena che tutta si dilania, squarciandosi il volto, e' panni, e tutta s'infrangne.

1.1 Fig. Tormentare profondamente, ridurre in stato di angoscia e di profonda divisione interiore.

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 3, pag. 103.31: ...tutto quasi dilaniandosi, infremendo dicea...

[2] Poes. an. perug.>tosc., XIV pm., 39b.12, vol. 1, pag. 210: no mi biasmare ormai s'io mi dillanio...

[3] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 39.105, pag. 98: corrompe e snerva, dilanïa e straccia.

[4] F Laude pseudoiacoponica trecentesca Onne mi' amica, 234: quando me membra / de le Soi membra, / lo cor me smembra / e delańa. || Bettarini, p. 146.

[u.r. 18.02.2011]