DILARGARE v.

0.1 dellargavalesse, dilarga, dilargare, dilargato, dilargharo, dilarghi, dilarghiate, dilarghisi, dilargo; f: delargati.

0.2 Da largo.

0.3 Stat. sen., 1280-97: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1280-97.

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Rendere più grande qsa nel senso della larghezza (una via) o della lunghezza (il passo). 1.1 Fig. Accrescere in intensità. 1.2 Fig. Concedere generosamente. 2 Estens. [Detto in partic. del cuore:] porre in una disposizione tale da accogliere e comprendere. 3 Interporre fra due elementi una distanza tale da allontanarli.

0.8 Roberta Maschi 10.06.2004.

1 Rendere più grande qsa nel senso della larghezza (una via) o della lunghezza (il passo).

[1] Stat. sen., 1280-97, par. 119, pag. 34.5: statuimo et ordiniamo [[...]] che le dette vie facciano fare longe di VJ braccia a la canna, e le dette vie debbiano dilargare da lato che meno danno sia.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 255, vol. 2, pag. 113.7: statuto et ordinato è, che la detta via o vero chiasso si sciampi et si dilarghi...

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 154, pag. 213.26: «Andiamo là senza indugio!» Allora dilargharo lor passo e si misero a la via per loro incontrare.

1.1 Fig. Accrescere in intensità.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 23, pag. 206.39: Tutti li suoy pensamienti le erano yà mancati e non avea altra cura se non de resguardare puro Polissena mentre che potea, per la quale cosa dellargavalesse plu la piaga de lo suo 'namoramiento et agravavalesse plu all'animo suo lo desiderio grande che avea de Polissena.

1.2 Fig. Concedere generosamente.

[1] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 143, pag. 326.2: L'anima o ella è in stato di peccato mortale, o ella è imperfetta in grazia, o ella è perfetta. In ogniuno uso, dilargo e do la mia providenzia; ma in diversi modi, con grande sapienzia, secondo che Io veggo che gli bisogna.

2 Estens. [Detto in partic. del cuore:] porre in una disposizione tale da accogliere e comprendere.

[1] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 33, pag. 139.8: el cuore, dilargato e abbattuto alla ricchezza della carità, vuole gaudio e letitia e ogni sicurtà: e non raguarda né cerca sé per sé, ma sé per Dio e 'l prossimo per Dio...

[2] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 66, pag. 126.17: però conviene, per vostra utilitá e per campare l'inganno del dimonio e per essere piacevoli a me, che sempre vi dilarghiate il cuore e l'affetto nella smisurata misericordia mia con vera umilitá.

[3] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 148, pag. 342.27: Dilarghisi, figliuola, el cuore tuo, e apre l'occhio dell'intelletto col lume della fede a vedere con quanto amore e providenzia Io ho creato e ordinato l'uomo...

[4] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Mi 1, vol. 8, pag. 240.5: dilarga e fa grande il tuo capo calvo come l'aquila, però che li tuoi sono menati in prigione.

3 Interporre fra due elementi una distanza tale da allontanarli.

[1] F Rotta di Roncisvalle, XIV (tosc.), cant. VIII, ott. 42: po' chiese in grazia a tutto 'l baronaggio / che [[i due cavalieri]] l'un da l'altro fussor delargati. || Catalano, La Spagna, vol. III, p. 331.

[u.r. 24.04.2019]