DIMENTICANZA s.f.

0.1 dementicanza, dementiganza, dimenticança, dimenticansa, dimenticanza, dimenticanze, dimentichansa, dimentichanza, diminticanzi, domenticança, domenticanza.

0.2 Da dimenticare.

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 2.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.); Dante, Convivio, 1304-7; Stat. volt., 1336.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. dare a dimenticanza 1.3.2; essere in dimenticanza 1.3.3; fare dimenticanza 1.1; lasciare in dimenticanza 1.3.2; mettere in dimenticanza 1.3.2; porre in dimenticanza 1.3.2; venire in dimenticanza di qco 1.3.3.

0.7 1 Perdita o mancanza della memoria (in gen. o di qsa). 1.1 Locuz. verb. Fare dimenticanza: offuscare la memoria. 1.2 Stato di torpore morboso che comporta la mancanza di memoria. 1.3 Mancanza di attenzione, di considerazione o di cura per qno o qsa. 2 Mancanza di conoscenza, ignoranza. 2.1 Incapacità d'apprendere, impedimento alla conoscenza (?).

0.8 Daniele D'Aguanno; Giulio Vaccaro 26.05.2009.

1 Perdita o mancanza della memoria (in gen. o di qsa).

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 17, cap. 2, par. 10, pag. 295.2: Seneca, ivi medesimo. Pare che quegli non ha molto pensato del rendere, a cui la dimenticanza è sopravvenuta.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 14, pag. 352.19: rispondere si vorrebbe non colle parole ma col coltello a tanta bestilitade, quanta è dare alla nobilitade dell'altre cose bontade per cagione, e a quella delli uomini per principio dimenticanza.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 19, 46-66, pag. 479, col. 1.3: molte volte aviene che 'l peccador per isperanza o per dementiganza s'induxia a dire alcuno peccato, finché 'l vede che non pò piú campare...

[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 120.5: solinu biviri di l'acqua di kistu flumi Lete, li quali sunnu acqui sicuri et di longy diminticanzi.

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 1, pag. 61.6: [[Giunone]] la morte della pattovita Didone cartaginese non avea voluta inulta dimenticare e all' altre offese porre non debita dimenticanza...

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 16.24, pag. 382: «Questo è Lete, / ch'è interpretato a noi dimenticanza. / Assai t'è chiar, per le genti poete, / ch'egli eran molti che credeano allora / che l'alma, uscita fuor de la sua rete, / perdesse, qui bevendo, la memora...

1.1 Locuz. verb. Fare dimenticanza: offuscare la memoria (?).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 11: Et in alt(r)a parte disse: lo te(m)perame(n)to del bere è sanità del corpo (et) del'animo, lo troppo bere fa dime(n)tichansa (et) fa cad(er)e...

1.2 Stato di torpore morboso che comporta la mancanza di memoria.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 20.5: «Niente è di pericolo; di dimenticanza è passionato: comune infermità delle menti schernite. || Cfr. Boezio, Consol. Phil., I, 2: «Nihil, inquit, pericli est, lethargum patitur».

1.3 Mancanza di attenzione, di considerazione o di cura per qno o qsa.

[1] Gl Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 1, pag. 35.19: In del secondo modo tenta inducendo oblivione, cioè dimenticansa, in dell'omo.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 19, 46-66, pag. 479, col. 1.3: molte volte aviene che 'l peccador per isperanza o per dementiganza s'induxia a dire alcuno peccato, finché 'l vede che non pò piú campare....

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 7, pag. 73.10: Ma quanti molti chiarissimi uomini ne' lor tempi ha spenti la dimenticanza povera degli scrittori!

[4] Stat. volt., 1336, cap. 17, pag. 22.22: Item è ordinato che' decti consoli et camarlingo sieno tenuti et debbano riscuotere tutte le condennagioni le quali faranno, a pena della quantità di quelle condennagioni facte; et di ciò sieno sindicati et condennati se per loro negligentia o dimenticanza rimarrà.

[5] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 4, par. 2, pag. 94.24: O in su quelli come Achemenide forse per dimenticanza lasciato, aspetta chi qua nel rechi?

[6] Stat. pis., XIV pm., pag. 9.23: E acciò che in questo libro come in uno specchio ci possiamo ricognoscere, acciò che per dimenticansa alcuna delle dette cose non si lassi...

[7] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1379/82] 7, pag. 271.4: Non reputo però lo sottraimento della limosina alla dimenticanza, ma a somma prudenza...

1.3.1 Scarsa attenzione, distrazione.

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 58.7: E quando e' fu giorno la cameriera sciese giù, e lasciòvi l'orciuolo per dimenticanza...

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Fedra, prol., pag. 31.18: E quando egli giunse a Atene, non abbiendo per dimenticanza cambiate le vele, il padre, credendo ch'egli fusse morto, si gittò per dolore in mare, ed affogoe...

[3] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 23, pag. 83.26: E venendo il terzo giorno che Tristano torna nel bagno, vennegli lasciata aperta la sua camera per dimenticanza, e la sua spada lasciò sopra lo letto suo ov'egli dormía...

1.3.2 Locuz. verb. Dare a dimenticanza; lasciare, mettere, porre in dimenticanza: non tenere in considerazione.

[1] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 7, pag. 494.15: Elli ebbe in Egitto uno buono uomo, [[...]] e dispendeva largamente, e menava bella vita per lo grande agio due elli era. E mise in dimenticanza Dio e il suo nome, e non si confessava...

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 113.8: che quelli ch'hae questa virtude elli ha il cuore disideroso dell'amore di Dio, e sì congiunto con Dio per carità, cioè caro ha l'amore di Dio, che elli mette tutte altre cose in dimenticanza...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 47, pag. 609.21: la vaga anima per forza abandonerà gli amorosi pensieri, e quelli abandonando, metterà in dimenticanza, e, dimenticati, potrai dire te essere dalla infermità che sostieni liberato...

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 5, cap. 42, vol. 2, pag. 58.3: quasi come già avvezzi a male sofferire, aveano ogni cosa posta in dimenticanza, come se non sentissero la perdita de' loro beni; e non riguardavano e non avieno speranza in altra cosa che nell'arme che tenevano.

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 32, vol. 2, pag. 497.25: E' ne parrebbe degno di reprensione lasciando in dimenticanza uno caso occorso in questo tempo, perché ci pare essempro di mirabile carità intra padre e ffigliuolo...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 177, Consacraz. chiesa, vol. 3, pag. 1611.1: Di questi tre attorneamenti dice Isaia nel XXIII capitolo: «Prendi la cetera», quanto al primo: «attornia la città», cioè del cuore, quanto al secondo: «meretrice data a dimenticanza»...

1.3.3 Locuz. verb. Essere in dimenticanza a qno, venire in dimenticanza di qno: non ricevere più la considerazione di qno.

[1] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 8.113, pag. 74: Ben so' caduta di somma levança / in tal bassança di te, figliuol mio; / e so' venuta in dimenticança, / in gran turbança del mie padre Dio.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 337.7: Ora intende trattare di quello vizio, che usa il suo amore alle cose temporali, ed è tanto fiso a quello, che ogn'altra cosa gli è inoblievole [sic] ed in dimenticanza.

2 Mancanza di conoscenza, ignoranza.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 9: sì come elli medesmo Senaca disse, quelle cose che tu saprai sensa orgoglio (et) soperchiansa le inse(n)gna, et quelle che no(n) sap(ra)i sensa ricop(r)ime(n)to di dime(n)ticansa dima(n)da che ti siano insegnate. || Cfr. Albertano, Liber cons., cap. X: «quae nescieris sine occultatione ignorantiae tibi benigne postula impertiri».

2.1 Incapacità d'apprendere, impedimento alla conoscenza (?).

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, 11.13, pag. 124: E quel che prima copria con errori / L' oscura nebbia di falsa ignoranza, / Gli lucerà come 'l sol fa di fuori. / Chè 'l corpo grave di dimenticanza / Non spegne della mente il lume al tutto...

- [Con rif. alla Medusa, interpretata come simbolo dell'ignoranza].

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 156.2: Onde non sanza cagione le Furie chiamano Medussa, cioè dementicanza, che impedisca Dante d'entrare alla cognizione delle scienze d'Inferno...

[u.r. 20.04.2010]