DIMENTICATO agg.

0.1 dementegà , dementicato, desmentegado, dimenticata, dimenticate, dimenticati, dimenticato, dimentichato, dimentichi.

0.2 Da dimenticare.

0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1 [3].

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Tristano Cors., XIV ex. (ven.).

0.7 1 Che non ha più attenzione, considerazione o cura per qsa; che distoglie il pensiero da qsa. 2 Che non è ritenuto nella memoria. 2.1 Distolto dal pensiero, privato dell'attenzione o della considerazione.

0.8 Daniele D'Aguanno; Giulio Vaccaro 26.05.2009.

1 Che non ha più attenzione, considerazione o cura per qsa; che distoglie il pensiero da qsa.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 91, pag. 268.34: Fortuna truova sempre alcuno novello caso, col quale ella ci corre addosso con tutta sua forza, siccom'a gente dimenticata...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 4, pag. 128.24: Notte era, e li corpi lassi prendevano il piacevole riposo per la terra, [[...]] tutti posti nel sonno per la tacita notte metigavano le sollecitudini loro, e i cuori dimenticati per le fadighe.

- [Con rif. alle vergini stolte della parabola evangelica].

[3] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 338, pag. 612: e no fad como quele qe fo dementegadhe, / qe non ave al besogno le soi lampe adornadhe, / però stete de fora dolorose et iradhe.

2 Che non è ritenuto nella memoria.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, 3.48, pag. 190: Ma della somma, che ritien ancora, / Ricordandosi, cerca sottilmente / Le cose c' ha vedute, e non dimora. / Acciò che possa ordinatamente / Alle serbate cose le lor parti / Dimenticate, poi, perfettamente / Aggiugner, con l' aiuto di bell' arti».

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 4, vol. 1, pag. 128.7: I loro zii vollero che eglino fossero a questo concilio: più molti altri giovani gentiluomini vi furono, i nomi de' quali sono molto dimenticati.

2.1 Distolto dal pensiero; privato dell'attenzione o della considerazione.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 80.7: Nestore disse a queste parole: perchè mi costrigni a ricordarmi de' miei mali, e rinnovare i pianti dimenticati per gli anni?

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 35, pag. 789.35: 43 Il nuovo re per le non dimenticate bellezze s'infiamma più sovente vedendole, e sollecita di dare effetto al suo pensiero.

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 21, pag. 82.27: et è un grande peccato a vedere quanto il nome di Cristo e le virtù sono dimenticate.

2.1.1 Che ottiene il perdono.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 14, 130-138, pag. 395.30: Quando la colpa pentuta è rimossa; cioè quando sono purgate nelle pene del purgatorio: imperò che allora sono dimenticate tutte le colpe, e rimangono l'anime monde.

[u.r. 11.11.2010]