DIMÉNTICO agg.

0.1 dementica, dimentica, dimentichi, dimentico.

0.2 DEI s.v. dimenticare (lat. tardo dementicare).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Tesoro volg., XIII ex. (fior.), Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

0.7 1 Che non ha memoria. 1.1 Che non ha più attenzione, considerazione o cura per qno o per qsa. 2 Che ignora, che non sa.

0.8 Daniele D'Aguanno 08.07.2004.

1 Che non ha memoria.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 11, pag. 69.9: perciò che nonn- è alcuna persona che sappia tutte le cose; et imperciò che l'uomo è dimentico.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 2: L'oneste cose senpre doviamo dire, et no(n) solame(n)te intra li straini, se etia(n)dio tra li dimentichi...

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 10, pag. 93.12: Avicenna dicie ch'elle [[le ventose]] distrugono lo 'ntendimento dell'uomo e fanno divenire più tosto chanuti e fanno li uomini divenire dimentichi senpremai...

1.1 Che non ha più attenzione, considerazione o cura per qno o per qsa.

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 35.7, pag. 810: Vedi l'axenplo de la tortorella, / quando à perduta la sua conpania: / non se pon maio en verde ramitella, / né d'acqua c[h]iara maio non bevaria; / sta dementica, conmo vedovella, / de lodore e de la orlosia.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 57, pag. 180.9: Ed è più dimentica cosa del mondo, chè quando egli [[il lupo cerviere]] mangia il suo pasto, ed egli vegga un'altra cosa, incontanente dimentica ciò che mangia, e non vi sa ritornare, e così il perde.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 31, pag. 537.8: in mare sono certi scogli, li quali per lo ripercuotere de l'acque fanno maravigliose concordanze di boci d'acqua; la quale [a]lli primi che l'udirono, fue spiacevole che lli marinai trapassando, arrestandosi quivi, quasi di lor viaggio dimentichi...

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 140.32: Egli, non dimentico del padre antico e della madre, rallegrasi molto di loro che so ritornati, e lieto riceve co la cacciagione...

[5] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, pag. 805.29: frettolosi il mare ricercarono e dimentichi il misero Achimenide tra le furie del Ciclopo in forse della sua vita sanza arme lasciarono.

2 Che ignora, che non sa.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 17, pag. 10.29: Quinto Fabio solamente, sanza alcuna malizia, [[...]] ricordandosi che ne' tre anni dinanzi Paulo era stato questore (gl. q), ancora non dimentico ch'era stato electo da' censori ne l'ordine de' senatori...

[2] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), I, cap. 3, pag. 8.15: Per questa cosa adunque il truovatore di questo sollazzo, abbattuto dell'angoscia della morte, uscitosi di sé, e delle cose da toccare e da sentire fatto dimentico, ricolsesi nella mente e truovò giuoco pieno di svariate ragioni e sanza numero...