DINERBARE v.

0.1 denervate, dinerba, dinerbata, dinerbati, dinervate, dinervati.

0.2 DEI s.v. dinervare (lat. enervare).

0.3 Ottimo, Par., a. 1334 (fior.): 1.

0.4 Att. solo in Ottimo, Par., a. 1334 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Detto dell'animo umano:] privare del nerbo, della forza virile, rendendo molle ed effeminato.

0.8 Massimiliano Chiamenti 16.07.2004.

1 Fig. [Detto dell'animo umano:] privare del nerbo, della forza virile, rendendo molle ed effeminato.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 444.14: Morė in Sicilia, sė come in terra acconcia alla sua condizione, che volea agio e morbida vita. E per questo č ripreso il detto don Federigo, che si lascia tenere in quella isola che dinerba li forti animi, e non seguita li primi nutrimenti del suo natale sito che fa li suoi f[igl]i v[i]rili.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 446.32: Ma come scrissi sopra, capitolo VIII Paradisi, in chiosa di quello vocabolo di Venus, Ciprigna, l'isola di Cipri č sė posta ed usa a tante morbidezze, che gli uomini sono d'ogni virilitade dinervati.