0.1 dinomaci, dinomato.
0.2 Da nome.
0.3 Rubriche Commedia, 1321-55 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Rubriche Commedia, 1321-55 (fior.).
N Att. solo fior.
0.8 Massimiliano Chiamenti; Paolo Squillacioti 16.07.2004.
1 Menzionare, indicare per nome.
[1] Rubriche Commedia, 1321-55 (fior.), Inf. c. 19, pag. 313.4: Canto XIX, nel quale sgrida contra li simoniachi in persona di Simone Mago, che fu al tempo di san Pietro e di santo Paulo, e contra tutti coloro che simonia seguitano, e qui pone le pene che sono concedute a coloro che seguitano il sopradetto vizio, e dinomaci entro papa Niccola de li Orsini di Roma perché seguitò simonia; e pone de la terza bolgia de l'inferno.
2 Indicare con un certo nome, definire.
[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 28, par. 20, pag. 478.21: E però che lla chiesa per questo statuto umano è cchapo dell'altre, quella e 'l suo vescovo dinomato succiessoro dell'appostolo più dengnio o più perfetto... || Cfr. Defensor pacis, II, xxviii, 20: «[Ieronymus] ipsam et suum episcopum denominat successorem ab apostolo digniori sive perfecciori».
[u.r. 29.05.2005]