DIPELARE v.

0.1 depelate, dipela, dipelato, dipélli, dipella,dipili.

0.2 DEI s.v. dipelare (lat. depilare).

0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Togliere i peli; depilare. 1.1 Perdere i peli. 1.2 [Detto di penna di uccello:] perdere le barbe. 1.3 Togliere le penne (a un uccello); spennare.

0.8 Massimiliano Chiamenti 13.07.2004.

1 Togliere i peli; depilare.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 180.4: Non ardite ora di tenere leone, ché voi già non pertene: e, se 'l tenete, scorciate over cavate lui coda e oreglie e denti e unghi' e 'l depelate tutto, e in tal gu[i]za porà figurare voi.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 25.120, vol. 1, pag. 430: Mentre che 'l fummo l'uno e l'altro vela / di color novo, e genera 'l pel suso / per l'una parte e da l'altra il dipela, / l'un si levò e l'altro cadde giuso, / non torcendo però le lucerne empie, / sotto le quai ciascun cambiava muso.

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 25, pag. 385.11: Di color novo, e genera el pel suso al serpe, e da l'altra parte, idest a l'omo, el dipella.

1.1 Perdere i peli.

[1] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 25, 103-120, pag. 656.12: Per l'una parte; cioè dalla parte del serpente, e dall'altra; cioè parte umana, che diventava serpente, dipela; cioè perdea lo pelo, perché lo serpente non à peli. || Francesco da Buti intende qui il dipela dantesco (trans.) in senso assol.

1.2 [Detto di penna di uccello:] perdere le barbe.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, [cap. 1], pag. 125.8: E se voi il volete fare più avenante mente prendete le due parti di chalcina viva e d'arsenico citrino una parte, e fate quociere tanto che quando voi metete la piuma ch'ella dipélli, e apresso sì vi arogiete un poco di ciera e fatene unghuento...

[2] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 39, pag. 599.22: Pigla tri parti di calchina viva e quarta parti di oripimentu, e pistali beni insembli, e cun la acqua beni calda li misca e minali insembli; e tantu li cochi ki la pinna di la gallina, misa intru, incontinenti si dipili; e di cutali cochitura habundivilimenti la iunctura dannata ungi, tantu caldu quantu pò sustiniri lu cavallu...

1.3 Togliere le penne (a un uccello); spennare.

[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.252: troppo saria gran verso - a definire / el mal fare e 'l mal dire - d'esti iottoni / e dipela pipioni / coi suo calmoni e con vezzi di volpe, / che se manza le polpe - e 'l nervo e l'osso / per tal che dir no ·l posso.

[u.r. 22.10.2021]