DISAVVENENTE agg.

0.1 dezavenenti, disavenante, disavenanti, disavenente.

0.2 Da avvenente.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 3.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.).

0.7 1 Spiacevole (alla vista), sgraziato. 2 Che causa dispiacere o fastidio, sgradito. 3 [Con valore di inopportuno:] che non produce nessun giovamento, inutile; che non si addice alle regole della morale, indecoroso; che presenta scorrettezze, errori.

0.8 Rossella Mosti 07.05.2004.

1 Spiacevole (alla vista), sgraziato.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 36, pag. 410.11: E gli servi degli omini vedere retti, avenanti e genti servendo bello, e dezavenenti e pigri e nescienti e lenti servire Dio?

[2] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 161.6: il quale [[specchio]] era di tale comdizione, che tutti quelli che nella chamera entravano, speditamente sì vedeano in esso, scoperto o coperto che fosse, ciò ch'era laido e disavenante, ma nullo altro potea quello difetto vedere, se non quelli solo in chui era...

2 Che causa dispiacere o fastidio, sgradito.

[1] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 54.12, pag. 129: Amore meo, cui più coralemente amo / ch'amasse già mai donna suo servente, / e che non fece Tisbïa Prïamo, / l'atender non ti sia disavenente, / ched io tanto del cor disio e bramo / che picciol tempo, amor, serai atendente.

3 [Con valore di inopportuno:] che non produce nessun giovamento, inutile; che non si addice alle regole della morale, indecoroso; che presenta scorrettezze, errori.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 39.2: Et questa altissima cosa, cioè eloquenzia, non si acquista solamente per natura né solamente per usanza, ma per insegnamento d'arte altressì. Donque non è disavenante di vedere ciò che dicono coloro i quali sopra ciò ne lasciaro alquanti comandamenti.

[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 1, pag. 4.8: La terza ragione si è per ciò che se ne la storia avesse alcuna cose disavenante per difalta di senno [o] [ne]zità degli scritori che apreso lui la traslaterano d'uno luogo in altro, tutto il biasimo ne sarebe sopra me...

[3] Doc. fior., 1311-50, 68 [1349], pag. 667.4: Et come, ciò fatto, si ridussono in quello di Pisa, et indi spesse fiate procedono a molte cose disavenanti, per le quali lo Stato pacifico et riposevole del Comune di Pisa et di Firenze potrebbe ricevere offesa...

[u.r. 17.06.2009]