DIREDATO agg.

0.1 diredata, diredati, diredato, diretata, diretati.

0.2 V. diredare.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); Stat. pist., 1349; Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Detto di un casato, di una famiglia, di un padre:] privo di eredi. 2 [Detto di un figlio, o in generale di un erede:] che è stato privato della legittima eredità; diseredato.

0.8 Massimiliano Chiamenti 17.09.2004.

1 [Detto di un casato, di una famiglia, di un padre:] privo di eredi.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.108, vol. 2, pag. 239: Non ti maravigliar s'io piango, Tosco, / quando rimembro, con Guido da Prata, / Ugolin d'Azzo che vivette nosco, / Federigo Tignoso e sua brigata, / la casa Traversara e li Anastagi / (e l'una gente e l'altra è diretata)...

[2] Stat. pist., 1349, pag. 108.2: [CCII.] Di quelli che rimagniono diredati. Item istatuto ed ordinato è che s'eglli avenise che nimo morise e di lui non romanesse figlliuoli, fratelli, nepote, bis[n]epoti, cugini e biscugini, e di grado in grado infine in quarto parentado per patrimonio di cepo non si trovase chi ne fose, romagniano li beni suoi al Chomune.

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 14, 103-114, pag. 334.5: E l'una e l'altra gente diredata; cioè che de' Traversati e de li Anastagi non n'è rimaso erede che seguiti la virtù loro, sicchè bene sono disereditati.

2 [Detto di un figlio, o in generale di un erede:] che è stato privato della legittima eredità; diseredato.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 64, vol. 2, pag. 121.3: e grandi e diversi pericoli e aversità con vergogna di lui e di suo lignaggio gli averranno assai tosto; e egli e' figliuoli rimarranno diretati del reame».

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 21, pag. 50.22: E perché voi siate certo che io non motteggio, e dico da dovero, scrivete che se questo non si facesse ogni anno, io lascio diredati li miei figliuoli, e che il mio pervenga alla tale religione.

[u.r. 17.06.2009]