DIRÈGGERE v.

0.1 dereggie, diregere, direggie, direggiere.

0.2 Da reggere.

0.3 Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.): 1.

0.4 Att. solo in Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.).

0.5 Locuz. e fras. direggere il freno 2.1.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Basarsi su qsa in modo da sostenersi servendosene; reggersi. 2 Governare qno o qsa dirigendone o incanalandone i movimenti e la direzione. 2.1 [In usi metaforici:] fras. Direggere il freno: guidare un cavallo governandone i movimenti mediante le briglie.

0.8 Massimiliano Chiamenti 30.07.2004.

1 Pron. Basarsi su qsa in modo da sostenersi servendosene; reggersi.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 167.4: Ma s'alcuno avesse questa fede nel puro amore come dite, e fosse di quella astinenza della carne, lo costui proponimento lodo bene e confermo e giudico ch'è degno d'ogne onore, non danando per ciò i· nulla l'amor mescolato, per lo qual si dereggie quasi tutto il mondo. || Cfr. De Amore I, 18: «quo mundus fere fruitur universus».

2 Governare qno o qsa dirigendone o incanalandone i movimenti e la direzione.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 189.32: Perciò che quel cibo da tutti si giudica reo, il quale, poi ch'è preso, toglie l'apetito del mangiare, ma truovase che il corpo caccia fuori virtude di nudrimento e direggie molto male l'ume che son dentro; e per contrario quel cibo dé altri volere, il quale, poi ch'è preso, riempie lo corpo, repieno lo satia e dach'è consumato, anche li dà voglia di mangiare.

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 12, pag. 43.15: Ma molto è matto quelli che piglia l'arme che no lle può portare, e niun comperi tal cavallo che per sua forza no 'l possa direggiere, perché gli uomini ne fanno beffe. || Cfr. De Amore I, 12: «nullusque sibi eligat talem equum appetere, qui suis non valeat regi vel gubernari virtutibus».

2.1 [In usi metaforici:] fras. Direggere il freno: guidare un cavallo governandone i movimenti mediante le briglie.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 311.26: Ed anche magiormente il savio uomo, daché pecca nell'amore, non sa diregerelo freno della luxuria, come colui ch'è di poco senno.

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 1, pag. 5.9: E di' che se' nuovo cavalero nell'amore, e fedito di nuovo di sua saetta, e che non sai aconciamente direggiereli freni di quello cavallo, e non puoi a cciò trovare alcuno rimedio. || Cfr. De Amore I, 1: «gubernare frena caballi».

[u.r. 19.04.2007]