CONCEDUTO agg./s.m.

0.1 concedudi, conceduta, concedute, conceduti, conceduto, concedutta, concieduta.

0.2 V. concedere.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Dante da Maiano, XIII ex. (fior.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Che è oggetto di concessione, dono, assenso. 2 Permesso dalla legge o dalla morale comune. 3 Sost. Chi è dedito totalmente (a qno).

0.8 Fabio Romanini 20.02.2004.

1 Che è oggetto di concessione, dono, assenso.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 349.21: E come di là fumo stretti, tegnenti e cupidi, così qui stretti e legati semo nelle mani, con le quali dovavamo distribuire li conceduti beni, e noi le serrammo...

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 85, pag. 660.25: poi che a te quello che a noi medesimi aggrada, cioè che noi le nostre case riveggiamo, con la già conceduta licenza ci partiremo.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 9, pag. 398.18: La solitudine del luogo è migliore che 'l sangue, [[...]], e l'officio dell'offerta morte più felice che la conceduta vita.

[4] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 317.17: delle ricche terre di possessioni e di grano intorno a llei, per paura che a lloro non menomasse, cacciati i poveri e tolti loro i conceduti rimedii, solo a Firenze, come a porto di fidata consolatione, colla loro povertà tutti ricorrevano.

[5] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 1, pag. 81.9: «Disconvenevole sarebbe e villana cosa ad alcuno dare isperanza d'amore e ritrarre poi la mano e togliere la conceduta isperanza.

[6] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 47.82, pag. 37: Divien dunque Argo e pesca in Elicona / e le Naiade aiuta / sì che non sia perduta / e tolta lor la conceduta biada...

[7] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 126, Natività Maria, vol. 3, pag. 1125.25: a dimostranza de la conceduta perdonanza, apparendo un'altra volta, sì li rendéo la carta ch'elli avea fatta al diavolo, e puoselile al petto...

- Sost.

[8] Doc. fior., 1311-50, 109 [1350], pag. 692.22: Vostra lectera, data in Bologna sei d'octobre, questo dì ricevemo, et per essa comprendemo il conceduto a voi dato per lo Conte; di che ci maravigliamo.

2 Permesso dalla legge o dalla morale comune.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 30, pag. 104.19: Et così non pare che si peggiori quelli, che abbandona un saramento con licita e concedutta cagione, secondo che dicie la leggie.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 28: [18] et così no(n) pare che si p(er)giuri chi p(er) cagione co(n)cieduta viene meno del sarame(n)to, sì come la legge dice.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 80.27, pag. 329: Enfondeme nel cor fedeletate, / fame guardar da le cose vetate, / le cose concedute ed ordenate, / faleme usar con temperanza.

[4] Stat. pis., 1304, cap. 71, pag. 720.21: Et che ciascuna compangnia di lavatori debbia, et sia tenuto, d'avere lo meno una tina facta et comprata alle loro spese; la quale sia sie grande, che vi cappia almeno una soma di lana al largo: et fatte queste tine, abbiano li salari conceduti.

[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 286, vol. 1, pag. 217.15: Et la podestà non possa inde, licentia o vero paravola impetrare dal consèllio de la Campana del comune[[...]]; et se licentia, o vero paravola, ad esso podestà si desse, non vallia nè tenga, et per non data et conceduta sia avuta.

[6] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 6, pag. 5.9: dice Valerio che l'uso del vino per adrieto non fue conosciuto dalle donne romane, acciò che non cadessero in alcuno disinore, imperciò che 'l proximo grado della intemperanza è usata d'essere da lLibero padre (gl. f) a la non conceduta luxuria.

[7] Comm. Arte Am. (B, Laur. XLI 36), XIV td. (fior.), ch. 76, pag. 829.1: Sì come scrive Ovidio nel maggiore volume, libro VIIII, quivi: «Biblide ecc.», in esemplo che lle fanciulle amino le cose concedute ecc., Biblide fu serocchia di Cauno e inamorò del fratello...

[8] Simintendi, a. 1333 (tosc.), Suppl. L. 9, vol. 4, pag. 10.26: Già era palesemente pazza; e confessava la non conceduta speranza della lussuria...

[9] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 54, par. 1, vol. 1, pag. 220.17: Statuimo che sopre le represalgle da concedere se eleggano e eleggere se deggano cinque buone huomene de l'arte, cioè uno per ciascuna porta, ei quagle aggiano piena podestade de concedere le represalgle e le concedute tolglere...

[10] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 480.9: Nui diremo la segura Venus e li concedudi furti, e en lo mio verso non serà peccado algun.

[11] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 7, 16-35, pag. 204.2: imperò che, benché lo peccato della gola abbia vizio contrario; cioè desperata astinenzia, rade volte si trova chi v'incappi; e così contra la lussuria, la non conceduta continenzia...

3 Sost. Chi è dedito totalmente (a qno).

[1] Dante da Maiano, XIII ex. (fior.), 10.8, pag. 34: e senza offensïon sono incolpato / e giudicato, - e non aggio falluto: / né però non si move lo mio usato, / cui aggio amato - son suo conceduto.

[u.r. 12.11.2020]