CONTARE (1) v.

0.1 ccontare, ccuntarilu, chont', chonta, chontai, chontali, chontammo, chontamo, chontamoci, chontamoli, chontando, chontandovi, chontano, chontare, chontarne, chontaro, chontarono, chontase, chontaste, chontata, chontate, chontati, chontato, chontatoli, chonterà , chontiammo, chontiamo, chontiare, chontiarono, chontiarsi, chontiati, chontiato, chontio, chontiò, chontisi, chonto, chontò, chontoe, chontògli, chontolaci, chontoli, chontolli, chontomi, chontosilo, chontossi, chontovi, chotamo, chotamoli, chotamone, chotando, chotanmo, chotare, chotarne, chotati,chotato, chotatolo, chotavano, chotiamo, chotiato, chotò, cointan, cointare, comtando, comtato, conta, contà , contado, contai, contale, conta'li, conta'lmi, contalo, contambo, contamdo, contamdoli, contammo, contamo, contamoci, contamolo, contamoloci, contan, contando, contandoci, contandocie, contandogli, contandoli, contandomi, contandose, contandosi, contandote, contane, contano, contanti, contar, contarà , contarcela, contare, contarèmi, contarese, contargli, contaria, contarle, contarli, contarlisi, contarlo, contarmi, contarnosi, contaro, contarono, contaronosi, contarosi, contarse, contarsi, contarsilo, contarssi, contase, contasi, contasse, contassimo, contasti, contata, contate, contateli, contati, cóntati, contato, contatoci, contaty, contava, contavasi, contay, conte, contè, conteleme, conteno, cònteno, conterà , conteragli, conterai, conterano, conterei, conteremo, conteresti, conteria, conterò, contesi, conti, contiamlo, contiamo, contiamone, contiando, contiandovi, contiare, contiarsi, contiassero, contiate, contiati, contiato, contimi, contino, continosi, contiò, contirìe, conto, contò, contocie, contòe, contoglele, contogli, contogliomi, contolami, contòli, contollasi, contolli, contollili, contolomi, contomi, contommi, contone, contorono, contosi, contossi, contremo, cunta, cuntà , cuntammu, cuntamu, cuntandunchi, cuntare, cuntari, cuntaru, cuntarumi, cuntassi, cuntata, cuntati, cuntato, cuntatu, cuntatunchi, cuntau, cuntavanu, kontando, kontata, quontati.

0.2 Lat. computare (DELI 2 s.v. contare).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Lett. sen., 1262; Doc. lucch., 1288; Doc. prat., 1288-90; Lotto di ser Dato (ed. Contini), XIII sm. (pis.); Doc. pist., 1300-1; Stat. pis., a. 1327; Stat. sang., 1334; Doc. aret., 1335-39.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Memoriali bologn., 1279-1300, (1282); Lett. mant., 1282-83 (?); Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. venez., 1315 (02).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Doc. castell., 1361-87; Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Stat. mess. (?), 1320; Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Nota il part. pass. forte conti in Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.).

Locuz. e fras. contare a gioco 3.2; contare a nulla 3.1; contare il tempo 1.1.1; contare per niente 3.1.

0.7 1 Pronunciare in successione i numeri naturali (ad alta voce o mentalmente). 1.1 Associare numeri progressivi a una serie di elementi (per determinare, col numero associato all'ultimo, la quantità totale, o l'estensione della serie); determinare il totale degli elementi di un insieme o di una serie (anche mediante operazioni aritmetiche). 1.2 Nominare o trattare per ordine (attribuendo o meno un numero ai vari punti); elencare. 1.3 Contare da (un punto di partenza): assumere come inizio (di una serie, di un periodo). 1.4 Includere in una serie di elementi numerabili; considerare parte di una serie o di un insieme. 1.5 Includere fra ciò che si vuole tenere in considerazione o di cui si vuole parlare. 1.6 Comprendere in sé (una serie di elementi numerabili; in partic. di un'opera scritta, i capitoli). 2 [Econ./comm.] Pagare con moneta reale (verificandone o come verificandone la quantità). 2.1 [Econ./comm.] Determinare il risultato di operazioni economiche. 2.2 [Econ./comm.] Determinare il valore in denaro (in una valuta, in una unità di conto) o rispetto a un termine di riferimento. 2.3 [Econ./comm.] Contare la valuta: calcolare gli interessi. 2.4 [Econ./comm.] Contare a rotolo: iscrivere (una somma) nel registro contabile. 2.5 [Econ./comm.] Considerare possesso, spettanza o debito di qno, mettere in conto (in partic.: contare a qno, alla ragione di qno). 2.6 [Econ./comm.] Attribuire ad un conto. 2.7 [Econ./comm.] Contare nel salario: considerare incluso nel salario (a sconto di somme dovute). 3 Considerare qsa equivalente a qsa altro; attribuire a qsa l'importanza, il valore di qsa altro. 3.1 Fras. Contare a nulla, per niente: non prendere in considerazione, considerare irrilevante. 3.2 Fras. Contare a gioco: considerare irrilevante. 4 Attendersi, sperare; fare assegnazione su qsa, su un evento (anche pron.).

0.8 Ilaria Zamuner 18.03.2004.

1 Pronunciare in successione i numeri naturali (ad alta voce o mentalmente). || L'es. è incerto e potrebbe essere rif. a 1.1.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 13.10: La prima di queste quattro scienze è arismetrica, che c'insegna a contare e annumerare e aggiungere l'uno numero sopra l'altro, e trarre l'uno dell'altro, e multiplicare l'uno con l'altro, e partire l'uno per l'altro, e numero sano e numero rotto.

1.1 Associare numeri progressivi a una serie di elementi (per determinare, col numero associato all'ultimo, la quantità totale, o l'estensione della serie); determinare il totale degli elementi di un insieme o di una serie (anche mediante operazioni aritmetiche).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 350, pag. 538: Le stele de lo celo ni la rena de mare / né le flor de li arbori no porav'om contare...

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 57, pag. 183.6: La maytina vinne kistu soy frati, e recuntau a li monachi zo ki avia vistu in visione; e li monachi cuntaru li iorni, e trovaru ki kistu era lu tricesimu iornu, quandu li fo dicta la ultima missa.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 6, cap. 39, vol. 1, pag. 269.17: Per la detta divisione questi furono i legnaggi de' nobili che a quello tempo furono e divennoro Guelfi in Firenze, contando a sesto a sesto, e simile i Ghibellini.

[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 637, pag. 144: Non se porrìa contare le genti che vi gia...

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 30.28, pag. 44: che s'al contar non erro, oggi à sett'anni / che sospirando vo di riva in riva / la notte e 'l giorno, al caldo ed a la neve.

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 169.5: Coizero dunqua lo cienzo antico dello puopolo de Roma, e onne dìe la moneta vene a Roma per tale via, che increscimento e fatiga fosse contare pecunia de tanta iente.

1.1.1 Fras. Contare il tempo: calcolare il tempo.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 8, pag. 164.5: Terzo, è gravissimo per la nudità e crudeltà c'à inverso del prossimo, che dì e notte chonsidera mettendo ragione e contando il tempo, considerando le possisioni e ' beni del prossimo, in che modo el possa depauperare e ssé arichire e lle rede del prossimo inmendicare...

1.2 Nominare o trattare per ordine (attribuendo o meno un numero ai vari punti); elencare.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 12.8: Lo sponitore. Poi che Tulio àe divisati li mali che sono per eloquenzia, sì divisa in questa parte li beni, e conta più beni che mali perciò che più intende alle lode.

[2] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 177, vol. 2, pag. 64.14: E queste altre generazioni, che ora conto, sì sono Infedeli; Turchi, Indiani, Tartari, Ebrei, Samaritani, Saracini, Arabi, Barbari...

- Contare per ordine.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 61.4, pag. 244: De croce trovam sette figure demostrate; / como trovamo scritte per ordene contate, / aiole abbreviate per poterle contare...

1.3 Contare da (un punto di partenza): assumere come inizio (di una serie, di un periodo).

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 97, vol. 2, pag. 275.24: Ma se, dipo 'l terzo dì, dipo l'accusa et denuntiagione o vero inquisitione, contiando dal dì de la inquisitione, o vero per cagione de la denuntiagione, pace fatta sarà...

[2] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 21.3: Fatto l'acordo in Carpentrassi a dì [...] d'ottobre anno 319, e chontisi da kalen giennaio 319 a ragione di quindici per cientinaio l'anno se paghassero anzi tenpo.

[3] Stat. fior., c. 1324, cap. 11, pag. 38.27: Che da poi che cotale grande averà pagato per cotale popolano, sì come detto è, infra diece dì, contando dal dì di questo cotale pagamento, sia tenuto e debbia quello grande al detto popolano, per lo quale avesse pagato, dinunziare...

[4] Stat. pis., 1330 (2), cap. 146, pag. 614.15: Ma se alcuno rinonsierà all'arte sua, et questo appaia; che allora non sia admesso ad alcuno dei predicti officii, etiandio se tornerà ad exercere la predicta arte, et exerciscala al tempo della sua electione, se per diece anni continui, che si debbiano contaredal dì della electione, quella arte non arà exercita, et la cabella abbia pagata al Comuno di Pisa.

[5] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 39, par. 1, vol. 1, pag. 413.31: fatto, e gl'arbetre e arbetratore costrengnere a lodare, arbetrare e difinire e termenare enfra doie mese da contaredal dì del fatto compromesso.

[6] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 47, vol. 2, pag. 439.3: Li censori furo li vigesimi sesti, contando da' primi censori che furo in Roma...

1.4 Includere in una serie di elementi numerabili; considerare parte di una serie o di un insieme.

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 119, pag. 116.17: Se lo Padre on lo Spirito Sancto fosse incarnao, nuy poravem cuntari duy Fioli in la Trinitade: l'uno serave Fiollo de la Vergen ke serave incarnado, e l'altro Filiolo de Deo.

[2] Doc. venez., 1315 (02), pag. 130.12: s(uma) tuto quello ch'io me atrovo in Venesia in la savonaria et in tute chose ch'io crede che sia segure chontando lb. CXXXIJ d'inprestedi vechi e novi ch'io faço valer lb. C a dr. a gross. e chontando quello che xé in Romania, sì chomo è scrito suli doi quaderni per ordene...

[3] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 22, pag. 174.18: Nel cominciamento di questo capitolo, procedendosi nella sopra detta colpa, alcune similitudine a' sopra detti suoi diavoli si propongono, per le quali il processo e il modo di cosí fatti voleri chiaramente s'intende, seguitando poi per tutto il canto l'esser di tale condizione con essempro di certi che nelle seguenti chiose per cotal colpa son conti.

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 61, pag. 115.24: et abbia termine a comparire dì tre facta la richiesta, et non si conti lo dì di la richiesta.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 3, vol. 2, pag. 28.14: lu deu Apollo non sapia si issu Ligurgu divissi essiri cuntatu intra li homini oy intra li dei.

1.5 Includere fra ciò che si vuole tenere in considerazione o di cui si vuole parlare.

[1] Poes. an. pis., XIV in. (?) (2), 392, pag. 85: Volendo dire i miraculi e' sengni / ch'elgli à mostrato et most[r]a tuttavia / in queste parti e anche fra que' regni, / i' no li conterei in vita mia; / molti ne trovo scripti, ma che sia / come trarre una goccia d'un gra· fonte / o levar d'un gran monte / un sasulin quando n'arò parlato.

[2] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 6, pag. 679.27: Ora ho detto degli stati brievemente e generalmente, non contando quello che spezialmente e certamente debbono fare, né quello donde si debbono guardare per loro reverenzia...

1.6 Comprendere in sé (una serie di elementi numerabili; in partic. di un'opera scritta, i capitoli).

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 20, pag. 122.15: e diviserà quie apresso dela seconda partita del suo libro, sì come l'uomo dee guardare ciasquno me[n]bro per sé, e conterà in tuto otto chapitoli.

2 [Econ./comm.] Pagare con moneta reale (verificandone o come verificandone la quantità).

[1] Lett. sen., 1262, pag. 281.22: (chon)tiato dicioto s. q(ue) paghai p(er) churatagio (e) p(er) charte q(ue) feci dei p(r)ove.

[2] Libro Guelfo, 1276-79 (fior.), pag. 170.3: i quali d. ebe Arrigho dal kamarli(n)gho di Firençe, ke fuoro lib. domilia di piccioli, ke lli contò il kamarlingho s. trenta (e) d. cinque il fiorino dell'oro.

2.1 [Econ./comm.] Determinare il risultato di operazioni economiche.

[1] Doc. fior., 1279-80, pag. 509.4: paghai a messer Anttono giudice gienerale, e contai cho· llui ch'era paghato infino a k. sette[n]bre per lo suo salario.

[2] Doc. prat., 1288-90, pag. 171.34: Diedi per le spese del keriko del balio quando andamo a co(n)tare co(n) Gira(r)do Cialciata a Pa(rigi), s. XIIIJ tor.

- Contare il costo: fare il conto delle spese. || (Ageno).

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 24.131, pag. 88: A quanti mali è l'om sottoposto, / non porrìa om tosto per risme contare: / glie medici el sanno, che contanlo costo...

2.2 [Econ./comm.] Determinare il valore in denaro (in una valuta, in una unità di conto) o rispetto a un termine di riferimento.

[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 259.9: mettemmo per quatro lib. minus otto den. pisani per vettura di due torselli da Pisa a Ssiena et padagio chontiato sei sol. di pisani pedagio per torsello.

[2] Lett. mant., 1282-83 (?), 1, pag. 13.31: Debiè dir a Bonaventora de Bovo che mando a lu uno verdo de zelono, che costa in prima compara XLVIIII s(oldi) e meço de venetiani grossi et è ben longo, et una blaveta che costa XXXV s(oldi) et meço de grossi, e mostrè a lu questa bina de letra del fato de li drapi, e fo cuntà la blaveta meço braço.

[3] Stat. sang., 1334, 30, pag. 124.28: Di none contiarsi el fior(ino) in panni più che la kab(ella).

[4] Stat. fior., Riforme 1341-53, [1341], pag. 398.31: E questo vero costo colle dette spese recare e contare a fiorini d'oro, contando e mettendo il fiorino dell'oro soldi XVI di parigini...

- Fig.

[5] Poes. an. urbin., XIII, 22.63, pag. 586: «O Vergene coronata, / como t'è cuntato caro / l'omo, ke tt'à blastimata / assai volte per un denaro!

2.3 [Econ./comm.] Contare la valuta: calcolare gli interessi.

[1] Doc. castell., 1361-87, pag. 193.39: Ite(m) àvve Gio(n)ta, el d(i)c(t)o a(n)no, da Ve(n)tura da Sala uno st. (e) meço d(e) g(ra)no ch'esso Ve(n)tura ce dovea dare; dese co(n)tarela valuta. It. àvve Gionta, el d(i)c(t)o anno, da Giovanni de Puciarello del n(ost)ro cinque st. de panico; dese co(n)tare la valuta.

2.4 [Econ./comm.] Contare a rotolo: iscrivere (una somma) nel registro contabile; v. rotolo s.m.

[1] Doc. prat., 1288-90, pag. 164.1: Ebbi, i quali Noffo paghoe p(er) me alla dama di Torena, ke lli dovea avere da mes(er) lo re; sono co(n)tati a ruotolo ed ave(n)ne keta(n)za, lb. LXXV tor.

2.5 [Econ./comm.] Considerare possesso, spettanza o debito di qno, mettere in conto (in partic.: contare a qno, alla ragione di qno).

[1] Doc. sen., 1281-82, pag. 99.13: Di questi denari ànno avuti IIIJ lib. XV sol. i quali sono chontatia la ragione di Lencio. Rimane che die dare LV sol.. [Sera] sartore die dare [VJ lib. VI sol.].

[2] Doc. pist., 1300-1, pag. 257.12: Ebi da Ro(n)cione di Puccio Chastelli di sua mano, co(ntolli)a lLando, dì xxij d'abrile, v fiorini d'oro.

[3] Doc. fior., 1306-25, pag. 80.18: Q(ue)sti d., ciò sono lb. CXLVIIIJ s. XIIJ d. J di p., lasciamo a Zuchero, p(er) volontà di s(er) Belincione (e) di Renzo, p(er) pigione dela sala che tenemo da lui VIJ a(n)ni e dela stala che tenemo IIJ a(n)ni, sanza la spesa che vi faciemo a lastricarla, ke costò da lb. V, ke no(n) si contarono a sua ragione.

[4] Stat. fior., 1333, cap. 6, pag. 19.23: E se così non scrive, non possa contare alla Compagnía quella cotale limosina, ma debbiala rendere doppia...

2.5.1 [Econ./comm.] Inserire nel calcolo di determinate operazioni o merci (in partic.: contare a, in qsa, alla, nella, per la ragione di qsa).

[1] Lett. sen., 1269, pag. 417.26: (E) item xij lib. (e) x s. di p(ro)v., i q(ua)li sono p(er) uno bioio di Chanbrasgio di meço cholore q(ue) mandai ai nostri di Lonbardia dela fiera di Sant'Aiuolo pasata, e no fue (chon)tiato ala 'nvestita dei pani q(ue) faciemo in deto Sant'Aiuolo p(er) ubriança...

[2] Doc. fior., 1291-98, pag. 615.19: Albertuccio f. di messer Alberto da Chuona à dato fior. XV d'oro e s. X pici. dì VIJ di magio 95: i dodici fior. d'oro ci diede per lui Chasino fornaciaio, che lgli si chontò a la ragione della chalcia e de' mattoni che cci fecie a Chuona, e tre fior. d'oro e s. X ci diede contanti...

[3] Stat. mess. (?), 1320, pag. 25.5: Pruvistu si rumpanu, richipendudi la Curti zo ki di è statu pirchiputu et sindi pirchipirà pir tuttu augustu a ccuntarilu in la dicta subvenciuni, la quali subvenciuni si mecta et pagi pir la forma accustumata di la facultati oy pir altra migliuri si si truvassi.

[4] Doc. pist., 1337-42, pag. 137.30: [Ànne avuto, che diedi a ...] [...]ico nostro in panni che mmi sono contati nella ragione [...] pic., e de· rimanente lo contentai io: lb. vij s. xv a fio.. [...] x a fio., che vagliono fio. lxxxx d'oro, [che lli ò posti che Francescho] [d]i Mino li debia dare alle xxiij carte.

[5] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 38.9: E il panno dè essere 12 canne di Firenze, che le contano per 48 picchi, e se fusse meno che 48 picchi sì lo dee rifare il venditore al comperatore insino nella somma de' 48 picchi, e s'è più di 48 picchi sì si conta il più al meno per la ragione di 48 picchi.

2.6 [Econ./comm.] Attribuire ad un conto.

[1] Doc. venez., 1319, pag. 163.20: Item voio et ordeno ch'elo vegna dado a mia sor Nicolota libr. CCC e se conte ch'elo se mete quelo che ordenà mio pare, s'io morise cença rede, ch'elo li vegnise dado libr. CC.

2.7 [Econ./comm.] Contare nel salario: considerare incluso nel salario (a sconto di somme dovute).

[1] Doc. lucch., 1288, pag. 26.26: Anco ch'elli arano guardia di tucte le rie spese, (et) se alcuna ne facessero sì ll'arano alli dicti Cecio (et) Bonaiu(n)cta dire (et) dino(n)siare (et) cointare i(n) loro salario. Anco che s'elli p(re)ndesseno alcu(m) denaio p(er) loro <c> vestire (et) calsare sì ll'arano dire (et) denu(n)tiare alli dicti Cecio (et) Bonaiu(n)cta (et) i(n) loro feo (et) salario cointare.

3 Considerare qsa equivalente a qsa altro; attribuire a qsa l'importanza, il valore di qsa altro. || Col predicativo espresso in forma diretta o introdotto da in.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 6.2, pag. 109: In gioi mi tegno tut[t]a la mia pena / e contolami in gran bonaventura...

[2] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), ball. 2.22, pag. 74: S'eo languisco e tormento / tutto in gio' lo mi conto, / aspettando quel ponto ch'eo disio / di ciò ch'io credo in voi, gentil criatura.

[3] Memoriali bologn., 1279-1300, (1282) 6.27, pag. 15: Ancora ch'el sia un anno / che de vui me 'namorai, / in gran zoi lo me contai, / stando 'n vostra signoria.

[4] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 113.14, pag. 622: ché 'l bono amante, c'ama a lealtate, / la greve pena a sé conta per gioia, / e chi non ama vita conta morte.

[5] Lotto di ser Dato (ed. Contini), XIII sm. (pis.), 49, pag. 317: A voi, madonna, cui 'fior' conto e chiamo, / mercé dimando che 'l vostro perdono / concediate...

[6] Dante, Rime, a. 1321, 47.84, pag. 178: E se non che de gli occhi miei 'l bel segno / per lontananza m'è tolto dal viso, / che m'àve in foco miso, / lieve mi conterei ciò che m'è grave.

3.1 Fras. Contare a nulla, per niente: non prendere in considerazione, considerare irrilevante.

[1] Libro segreto sesto, 1335-43 (fior.), [1343], pag. 282.18: Ponemmo a nostro avanzo in questo libro nel CLXXXII, rabattutone per quello che ci à dato scritto qui a piede, salvo che non si conta a nulla il tenpo d'una somma di lbr. 693 s. 5 d. 7 a fior., dì kalen aprile 1345, però che questa ragione non si salda se nnone insino a kalen luglio 1343.

[2] Tristano Cors., XIV ex. (ven.), pag. 104.31: «Cavaleri, or suxo; quanto che nuj avemo fato, serà contadoper niente, se nuj no lla façemo ardiamente».

3.2 Fras. Contare a gioco: considerare irrilevante.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 167.5, pag. 231: A chi lo male altrui si conta a gioco, / a quando a quando sua faccia s'aggruma, / l'ultim'att'è, se mante volte noco, / che Dio parte l'argento da la sciuma.

4 Attendersi, sperare; fare assegnazione su qsa, su un evento (anche pron.).

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 49, pag. 162.3: E non per tanto che li cacciatori che li cacciano li tengano sì corti che disperino e non contino di più potere salvarsi, elli ritornano indietro correndo e battendo quella parte là onde li cacciatori vegnono, per morire dinanzi da loro più leggermente.

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 146.141, pag. 646: e no te contar, per De', / de andar, ma fa bone oreje, / per oir ben lo dito me', / e se 'l'è bon in cor veite.

[u.r. 17.03.2023; doc. parzialm. aggiorn.]