0.1 denichilandolo, denichilare, denichilato.
0.2 Lat. tardo nichil.
0.3 Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.): 1.
0.4 Att. solo in Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Ridurre a nulla, distruggere annientando; annientare.
0.8 Valentina Gritti 05.07.2004.
1 Ridurre a nulla, distruggere annientando; annientare.
[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 6, pag. 53, col. 22.10: però voglio dire come el peccato mortale è infinito nichil: poi dirò come questo infinito nichil si communica e translata nel peccatore in infinita denichilatione denichilandolo.
[2] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 6, pag. 54, col. 22.22: e la malitia che peccherebbe se la gratia di Dio l'abandonasse appare nell'huomo infinita in potere la gratia gratum faciens in infinito denichilare.
[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 6, pag. 51, col. 22.2: Tanto vede sé più che nichil denichilato, che quello che intende l'humana ragione per nichil li pare apresso questo vilissimo nichil infinita grandezza.