DESIDERATORE s.m.

0.1 desideratore, desideratori, disideratore, disideratori.

0.2 Da desiderare.

0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Dante, Convivio, 1304-7.

In testi mediani e merid.: Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

0.7 1 Chi desidera.

0.8 Francesco Sestito 29.06.2004.

1 Chi desidera.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 21, pag. 269.25: se merciadro più ghaude, quanto più sente accattatori di sua robba venire, qu[a]nto più valoroso e prode homo, amatore de vertù, desideratore di pregio e di vittoria, ghaudere e confortare dea, vedendosi da onni parte intorno assizo d'assedio potente...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 6, pag. 294.6: questo nostro fine, che ciascuno disia naturalmente, antichissimamente fu per li savi cercato. E però che li desideratori di quello sono in tanto numero e li apetiti sono quasi tutti singularmente diversi, avegna che universalmente siano pur [uno], malagevole fu molto a scernere quello dove dirittamente ogni umano apetito si riposasse.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 28, cap. 1, par. 2, pag. 427.7: La gloria seguita le virtudi a modo che l'ombra seguita il corpo, e lasciando i suoi disideratori, disidera i suoi dispregiatori.

[4] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 100.22: Hic çelator id est lo disideratore.