DESIDEROSO agg./s.m.

0.1 desedroso, desidereso, desiderosa, desiderose, desiderosi, desiderosissima, desiderosissimo, desideroso, desideroza, desiderusi, desideruso, desidros, desidrosa, desidroxo, desiros, desirosa, desirose, desirosi, desiroso, desiroxa, dexirosa, dexiroxo, disidarosi, disiderosa, disiderose, disiderosi, disiderosissimo, disideroso, disidirosi, disirosa.

0.2 DELI 2 s.v. desiderare (lat. desiderosus).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Lett. sen., XIII u.v.; Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Lett. volt., 1348-53.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Disticha Catonis venez., XIII; Poes. an. mant., XIII/XIV; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Sono state incluse le forme del tipo desiroso dei volgari sett., esiti popolari del lat. desiderosus (cfr. Cella, I gallicismi, pag. 393, s.v. desire), omografe dei gallicismi att. nei volg. centromerid. per cui v. desiroso.

0.7 1 Che è soggetto di desiderio; che brama, che vuole (fortemente) qsa; cupido, vago. 1.1 Assol. Pieno di buona volontà, solerte, alacre; attento. 1.2 [Rif. a beni materiali, cariche o onori, con connotazione spregiativa:] avido; insaziabile. 1.3 [In partic.:] che brama la persona amata, invaghito; amoroso. 1.4 Avido di cibo; ingordo, vorace. 2 Che è (o merita di essere) oggetto di desiderio, desiderabile; caro, gradito; pregevole. 2.1 [Rif. all'essere amato]. 2.2 [Detto di un oggetto, in relazione alle sue qualità estetiche:] appetibile, bello. 3 Assol. Sottoposto a tensione perché in attesa di vedere o conoscere qno o qsa; impaziente; curioso. 3.1 Sottoposto a tensione perché privato di qsa (un tempo posseduta); carico di rimpianto. 4 [Derivante da errore di traduzione o fraintendimento dell'originale].

0.8 Francesco Sestito 18.07.2004.

1 Che è soggetto di desiderio; che brama, che vuole (fortemente) qsa; cupido, vago.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 220.14: Mario k'era desideroso de andare a ccommactere con Matridate ordinao con alquanti gentili homini de Roma e la maiure parte de lo popolo lo secutava.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 136.3: Papirio fue di Roma, omo fortissimo e di grande cuore e desideroso di battaglie...

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria, 266, pag. 221: Quella è tesor grandissimo, tesor meraveioso, / Ke pò haver zascun s'el n'è pur desedroso...

[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 9: Et etia(n)dio Yzoppo disse: imprenda lo humile di fugire cului che è disideroso di lite...

[5] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 7, pag. 94.16: E così bell'e savie e virtuose parole de conforto loro disse, che ciascuno enfiambato e desideroso venne de combattere più.

[6] Poes. an. mant., XIII/XIV, Damisella, 15, pag. 232: Chi ben ama in cortesia / presiy e 'nor dé mantenir; / ben poco se trovaria / che l'amor faça servir, / ... rosa incolorita / che d'amar son desidros.

[7] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 57, pag. 82.11: et era onto de preciosi onguenti e cun girlanda en testa, lo qual era desiroso no solamente de usar chotal cose, ma etiamdio da esser nomenado per cotal.

[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 488, pag. 506.12: sì m'à qui mandato lo re Priamo, per tal maniera ch'io tratti pace con voi, ché n'è molto desideroso e volonteroso.

[9] Lett. volt., 1348-53, pag. 204.25: m'à facto rispondere che ci ricomperiamo da lui, di che forte ci meravigliamo e con voi doliamo, e desiderosi di cessare a nostro potere, ogni materia di malivolentia e di scandalo questo vi significhiamo...

[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 8, pag. 111.8: Achilles fo homo de grande belleze [[...]], fo homo desideruso de combattere, largo a donare e liberale a fare spese.

[11] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 132, comp. 20.2, pag. 91: essendo Iove vago e desiroso / de prender Ganimèdes l'amoroso...

[12] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 174.13: homo sapientissimo et fortissimo et de grande core et multo desideruso de bactaglie bene et optimamente ordinate.

- Sost.

[13] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 546.22: Fadi, e è leçera cosa, che nui creçamo fir amadi: la inchinevele fe' vene ali desirosi en li suo' vodi.

1.1 Assol. Pieno di buona volontà, solerte, alacre; attento.

[1] Lett. sen., XIII u.v., pag. 50.5: Questo si è quando ne la intentione semo dritti [[...]], ad le parole d'Iddio devoti et desiderosi, nell'oratione continui et ferventi...

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 20.25, vol. 1, pag. 166: Poi la madre glorïosa, / stella clara e luminosa, / l'alto sol, desiderosa, / lactava cum gram dolçore.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 79.3: Adunqua desideroso fabrico e compongo le mura della città desiderata di Creta... || Cfr. Aen., III, 132: «Ergo avidus muros optatae molior urbis».

1.1.1 [Rif. ad un sentimento o a un moto dell'animo, anche in contesti fig. e in usi metaforici:] ardente, appassionato (con una sfumatura di eccesso).

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 9, vol. 2, pag. 192.24: E non v'era fine: le disiderose fiamme divorano le sue interiora...

[2] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 193, pag. 715.15: sì come amore arde con disideroso fuoco le nostre midolle, così ficchi e chiavi li miei disii nello tuo animo.

[3] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 2, 24, pag. 46.4: fo un clerego de França che aveva nome Stefano, lo qual la biada madre de Dio sovra tuti li altri santi con ardente e desiroso cuor amava...

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 91, S. Maria Maddalena, vol. 2, pag. 798.26: raccomandandosi con prieghi al suo Criatore, andava al detto luogo con disiderosa divozione...

1.2 [Rif. a beni materiali, cariche o onori, con connotazione spregiativa:] avido; insaziabile.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 11, pag. 221.3: Et è detto avaro cului el quale ène disideroso in tenere; ma cupido è quelli ch'è disideroso in acquistare e di raunare peccunia.

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 44, pag. 79.15: Io ho un uomo alle mani il qual s'appella Maommetti, che [[...]] hae in sé tanto scalterimento di malizia, ed è sí desideroso dell'avere e delli onori e della gloria del mondo, che già mi soperchia di retà...

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 46, pag. 46.4: il dicitore disegna a parole li reggimenti della natura d'alcuna persona, sia vanagloriosa, o invidiosa, o timida, o avara, o desiderosa, o di qualunque altra natura sia...

[4] Disticha Catonis venez., XIII, L. 1, dist. 29, pag. 50.19: en cotal mesura tu non seràs cognosudo desiros né avaro a ti né ad algun.

1.3 [In partic.:] che brama la persona amata, invaghito; amoroso.

[1] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 29.5, pag. 531: è tant'e dritta e simigliante cosa, / ne' suoi dolci occhi, della donna mia, / che fatt'ha dentro al cor disiderosa / l'anima, in guisa che da lui si svia / e vanne a lei...

[2] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 1, pag. 150.3: E non solamente di lei era così desideroso, ma di tutte quelle persone che alcuna prossimitade avessero a lei, o per familiaritade o per parentela alcuna.

[3] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 5, pag. 9.17: l'amore non sa retenere li suoi freni, [[...]] e la piccola ora li pare uno anno, perciò che l'animo desideroso tosto non gli sodisfa...

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.258, pag. 134: La maire dixe alô: «Fijor, / questa fantina con pur cor / de ti è tanto dexirosa: / piaxate de averla per spossa».

[5] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 3, par. 1, pag. 75.14: Niuna parte della mia camera era che io con disiderosissimo occhio non riguardassi, fra me dicendo: «Qui sedette il mio Panfilo, qui giacque...

1.3.1 Avido di piaceri sessuali.

[1] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 309.18: O generazione mortale, andate per lo essemplo de le dee, e non negate i vostri gaudii a li disiderosi uomini.

[2] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 183.9: o tu che non se' degna di queste catene, ma di quelle colle quali gli disiderosi amanti si congiungono, manifesta a me, che ti domando, lo nome della terra onde tu see...

[3] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 449.23: Li labri pareano una cosa surgente all'aurora, [[...]] [per] la loro convenevole levagione adconci ad basci, invitavano altrui con desiderosi affetti.

- [Nel linguaggio mistico, detto di chi agogna all'unione con Cristo].

[4] Garzo, S. Chiara, XIII sm. (fior.>pis.), 32, pag. 19: Quella sancta religiosa, / di Christo desiderosa, / clara stella radïosa, / intra l'altre è reclarata.

1.4 Avido di cibo; ingordo, vorace.

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 365.12: O tu cuopri l'amo uncinuto di sopra con quelli cibi i quali il divoratore pesce con desiderosa boc[c]a male a suo uopo manuca... || Cfr. Ov., Rem. Am., 209: «piscis edax avido male devoret ore».

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 168.8: Ma poi che lo riposo del sonno fu cacciato, la rabbia del manicare impazza; e regna per le disiderose mascelle, e nelle budella sanza misura.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. X, par. 38, pag. 521.19: non seguì questa parte nella forma che fece Epicuro, cioè di digiunar lungamente per aver poi piacere di mangiar del pan secco, ma fu disideroso di buone e di dilicate vivande...

2 Che è (o merita di essere) oggetto di desiderio, desiderabile; caro, gradito; pregevole.

[1] Sommetta (ed. Hijmans-Tromp), 1284-87 (fior.>tosc. occ.), pag. 205.23: 'salute con compimento del desideroso effecto gloriare in Dio'...

[2] Orazione ven., XIII, pag. 129.18: O croxe deletevole e disirosa, a l'anema tu ses tanto dolce e amorosa...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 67, pag. 157.7: Poi se forte sofferenza di tormenti non è cosa desiderosa, io domando se fortezza è cosa desiderosa, o cosa, che si debbia desiderare. || Cfr. Sen., Ep., VII, 67, 5: «tormentorum fortis patientia optabilis est».

[4] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Oenone, pag. 43.31: Indi guardava io ciascuno giorno per sapere novella di te, e per vedere tornare la tua desiderosa nave...

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 8, cap. 14, pag. 584.6: e fue desideroso esemplo di cittadino e di padre di famiglia. || Cfr. Val. Max., VIII, 13, 1: «et patris familiae optabile exemplum».

[6] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), I, st. 9.4, pag. 148: e de quello che l'era desidroxo, / de vestimente e oro e dinare, / non lasava perché fusene care...

2.1 [Rif. all'essere amato].

[1] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 56.14, pag. 133: E se due giorni o tre mi stesse ascoso, / io n'anderei piangendo infra la gente, / cherendo te, meo sir disideroso.

[2] Poes. an. mant., XIII/XIV (2), 54, pag. 788: Poy ch'el'è flor d'ogna b[el]la, / per De', no se 'n faça prigari: / vegn'a la rot'a balari / da tuta çent desidrosa.

[3] Tristano Veneto, XIV, cap. 190, pag. 172.15: perqué questa sè la plui bella damisela del mondo e la plui desirosa, e qu'ello l'ama con tuto suo cuor...

2.1.1 [Detto di Cristo o di santi].

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 20.5, vol. 1, pag. 165: Nat'è Cristo glorïoso, / l'alto Dïo maravellioso: / fact'è hom desideroso / lo benigno creatore!

[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 90.283, pag. 378: Amor, amor Iesù desideroso, / amor, voglio morire te abbracciando; / amor, amor Iesù, dolce mio sposo, / amor, amor, la morte t'addemando...

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 22, pag. 109.2: lo savio responde' del dolce Yesu Criste, lo condanar-lo a morte, gli falci testemonij, la virtae fo dichia biastema, lo velar quel volto gratioso, lo spuar in cera tanto desiroxa...

[4] Laudario Magliabech., XIV sm. (fior.), 40.24, pag. 178: Baptista fosti gratioso / da tutti desideroso, / bapteçando virtudioso / pien di gratia dal signore.

2.2 [Detto di un oggetto, in relazione alle sue qualità estetiche:] appetibile, bello.

[1] Gl Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 54, vol. 6, pag. 588.9: e le tue porte saranno di pietra scolpita, e tutti li tuoi termini saranno scolpiti e posti in pietre desiderose, cioè molto belle a vedere.

3 Assol. Sottoposto a tensione perché in attesa di vedere o conoscere qno o qsa; impaziente; curioso.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre-Marti), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 5, pag. 213.26: Nel parlare dé' essere allegro e non aspro; e desideroso, savio e saccente. || Cfr. Albertano, Liber cons., IV: «severus non sævus, hilares neque aspernans; sapientiæ cupidus et docilis».

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), Prologo, pag. 1.12: il savio e desideroso Principe, vogliendo divenire sperimentato del mare, anni dieci dopo la distruzione della famosa Troja andò per lo mare navicando, e, senza tornare, finìo sua vita.

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 2, vol. 2, pag. 146.12: Et standu suspisu per octu iorni et li dissipuli tucti desiderusi, a li octu iorni apparvi a Tumasi, comu dictum est supra.

3.1 Sottoposto a tensione perché privato di qsa (un tempo posseduta); carico di rimpianto.

[1] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 20, pag. 330.24: per la longa guerra tra li Greci e li Troiani, già la dicta Grecia era facta vota, idest privata e desiderosa, de maschi, per cagione de li morti e de quelli de la guera.

4 [Derivante da errore di traduzione o fraintendimento dell'originale].

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 365.5: ora spaventerai li disidirosi cervi con varie e diverse paure... || Cfr. Ov., Rem. Am., 203: «aut pavidos terre varia formidine cervos». Forse da un avidos per pavidos (cfr. Lippi Bigazzi, p. 365).

[u.r. 18.12.2017]