SVEZZARE v.

0.1 isvezza, svezza; f: svezati.

0.2 Da avvezzare con cambio di pref.

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Pron. Perdere una determinata abitudine, un vizio. 2 Distaccare dall'allattamento materno.

0.8 Rossella Mosti 26.07.2004.

1 Pron. Perdere una determinata abitudine, un vizio.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1620, pag. 232: E 'l detto sia soave, / e guarda non sia grave / in dir ne' reggimenti, / ché non puo' a le genti / far più gravosa noia: / consiglio che si moia / chi spiace per gravezza, / ché mai non si ne svezza; / e chi non ha misura, / se fa 'l ben, sì l'oscura.

[2] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 59, pag. 853.29: e quando l'animo hae asagiata la carne umana, mai non se ne isvezza, e 'l sodomito rade volte se non colla morte da lo scelerato peccato si parte, qui risponde ad alcuni taciti argomenti che incontro li potrebono essere fatti.

2 Distaccare dall'allattamento materno.

[1] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. 9, cap. 77: Quando i porcegli sono svezati dalla poppa, se 'l podere et il luogo il dà, si suole loro dare la vinaccia et i granelli dell'uve... || Crescenzi [p. 317].

[u.r. 21.03.2007]