CAMMINATA s.f.

0.1 caminata, camminata.

0.2 Da camminare.

0.3 Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 L'atto di spostarsi da un punto all'altro dello spazio; viaggio. 1.1 Signif. incerto: la vita umana?

0.8 Maria Clotilde Camboni 15.09.2004.

1 L'azione di spostarsi da un punto all'altro dello spazio; viaggio.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 26, terz. 12, vol. 2, pag. 24: Di Maggio da Nerbona il grande stuolo / si mosse, e cavalcaro a Perpignano / per le Terre d'Anfuso di Riuolo. / Milledugento ottantacinque invano / aviene allora in questa caminata, / dalla nazion del Salvator Sovrano.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 90, terz. 82, vol. 4, pag. 174: fuggendo per campar ne trafelaro / di loro assai in sulla camminata, / ed in Gusciana molti n'annegaro.

[3] A. Pucci, Contrasto, a. 1388 (fior.), st. 52.6, pag. 67: La gentil donna, contessa valente, / Andando a Roma, a Luni fu sforzata, / Onde 'l marito suo, ch'era possente, / Ne fece la vendetta ch'ąi contata. / Se di': «Che colpa n'avea l'altra gente?» - / Dovevan sicurar la camminata...

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 163, S. Elisabetta, vol. 3, pag. 1427.6: Una volta ch'ella era molto affaticata [per una lunga camminata]...

1.1 Signif. incerto: la vita umana?

[1] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 2.92, pag. 32: Perzņ, bona zente, / facemisi ananti, / pregemolo sovente, / cun pluro e cun pianto, / che tal caminata / none deli guardata / poi in soa vita sia.