0.1 camì, camim, camin, camina, camini, camino, caminu, cammin, cammini, camminj, cammino, canmin, canmino, ccamino, chamin, chamini, chamino, chaminy, chammino, chanmino, ciamino.
0.2 DELI 2 s.v. cammino (lat. volg. *camminum).
0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 3.
0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Lanfredi, XIII/XIV (lucch.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Lett. pist., 1320-22; x Doc. prat., 1367; Stat. prat., 1335-75.
In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Serventese romagnolo, XIII tu.d.; Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Poes. an. bergam., XIII ex.; Doc. venez., 1309 (2); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. moden., 1335; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Poes. an. friul., 1350/51; Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [c. 1340]; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Lett. napol., 1356; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.5 Locuz. e fras. a mezzo del cammino 3.2; andare dritto per il cammino 2.1.1; andare per cammino 2.6.3; andare per un cammino 3.6.2; buon cammino 2.7.1; cammino dell'Inferno 2.7.1; cammino del sole 2.5.1; cammino di Dio 2.7.1; cammino di san Iacopo 3.7.1; cammino infernale 2.7.1; cammino mortale 2.6.2.1; dare cammino 2.2; diritto cammino 2.1; di ritto cammino 2.1; dritto cammino 2.7.1; fuori di cammino 2.1.2; grande cammino 3.5, 3.5.1; mettere in cammino 1.3.2; nel mezzo del cammino 3.2; ogni cammino 3.3; per il cammino diritto 3.6.1; per lungo cammino 2.6.1; per tutti i cammini 3.3; tagliare il cammino 1.2; ultimo cammino 1.3.1; uomo di cammino 1.1.
0.7 1 L'atto di spostarsi da un punto all'altro dello spazio; spostamento, viaggio; pellegrinaggio; fuga. 1.1 Locuz. nom. Uomo di cammino: viaggiatore, persona che sta per mettersi o è in viaggio. 1.2 Fras. Tagliare il cammino (a qno): interrompere lo spostamento, il viaggio di qno. 1.3 Fig. L'atto di compiere un processo. 2 L'insieme dei luoghi attraversati (o da attraversare) da un soggetto che si muove da un punto all'altro dello spazio; [in partic.:] il percorso lineare compiuto (o da compiere) nello spazio dallo stesso soggetto. 2.1 Locuz. avv. Di ritto cammino: senza deviazioni, direttamente. 2.2 Fras. Dare cammino: lasciare a qno lo spazio per passare. 2.3 Il percorso tenuto navigando; rotta. 2.4 Fig. [Con soggetto lo sguardo]. 2.5 Fig. Insieme di azioni successive (che tendono tutte verso un det. fine); il tempo in cui tale insieme di azioni viene svolto; processo. 2.6 Fig. Insieme determinato di azioni/situazioni successive, compiute/attraversate dalla stessa persona; il tempo in cui tale insieme di azioni/situazioni ha luogo; il corso degli eventi, della vita. 2.7 Fig. L'insieme delle azioni che si svolgono secondo determinati principi, norme, o modalità; comportamento, condotta. 3 Il luogo (strada, sentiero o altro) specificamente destinato al transito di persone o veicoli, che permette di muoversi da un certo punto dello spazio fino ad un altro, collegato al primo per mezzo del luogo suddetto. 3.1 Estens. Luogo deputato al passaggio di qsa. 3.2 Locuz. avv. A, nel mezzo del cammino: nel luogo pressapoco equidistante fra altri due. 3.3 Locuz. avv. Per tutti i cammini, ogni cammino: ovunque, in ogni luogo. 3.4 Il letto di un fiume. 3.5 Locuz. nom. Grande cammino: strada principale. 3.6 Fig. Le modalità, i principi o le norme in base ai quali si può o deve agire; modo, maniera di agire; regola o possibilità di condotta. 3.7 [Astr.] Fig. [La Via Lattea]. 3.8 Fig. Ciò che segnala il percorso da seguire. 3.9 Fig. [La via che conduce a Dio].
0.8 Maria Clotilde Camboni 16.09.2004.
1 L'atto di spostarsi da un punto all'altro dello spazio; spostamento, viaggio; pellegrinaggio; fuga.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 178.9: disse: «Io sono cacciata et abandono il mio paese e lla casa del mio marito e vo fuggendo per gravosi cammini in caccia de' nemici».
[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 186.4: Hai perduto l'avere? serai più isbrigato in camino e più sicuro in casa.
[3] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 13 parr. 1-7, pag. 53.14: E ciascuno mi combattea tanto, che mi facea stare quasi come colui che non sa per qual via pigli lo suo cammino, e che vuole andare e non sa onde se ne vada...
[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 46, pag. 157.10: non si magagnano per cammino ch'elli facciano.
[5] Poes. an. bergam., XIII ex., 43, pag. 67: li tri re da Orïent / per la stella k'era lucent / fo-y in camì incontanent...
[6] Lett. pist., 1320-22, 13, pag. 54.7: teco insieme devemo rendere graze a Dio che 'l tuo camino facesti bene sicuro.
[7] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 516.22: chi sete voi che tale camino faite?
[8] Stat. moden., 1335, cap. 15, pag. 380.9: no diabiano intrare in alcuna taverna per caxone de bevere, se 'l no fosse in camino overo cum mercadante per caxone de soe mercato, overo cum altre honeste persone.
[9] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 172.13: diè boce de cavalcare a Nocea e fece el camino per Foligno per cagione d'albergare ella ditta citade de Folingno.
[10] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 29.21: Partendusi da Durazzu, Jupiter gittau a l'exercitu sou in caminu multi lampi et fulguri...
[11] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 90, pag. 22: così cognoscerà alcuna summa / com' barbari facea lo camino, / e la strage crudel de la gran Roma...
[12] Lett. napol., 1356, 4, pag. 128.11: como sirimo i(n) camino da Napule p(ar)tute sig(ni)ficarimo ad voy si farimo la via de Melfe o de Troya...
[13] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 28, pag. 131.18: lu Papa non chi andau, ca fuy inpachatu per li inimichi di la Sancta Ecclesia, li quali a Ruma lu persequitavanu et impacharuchi lu caminu, et non chi potti andari.
[14] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 4, pag. 69.17: quisti ri de Grecia, alte le vele a le nave loro, allegramente se possero a lo cammino...
1.1 Locuz. nom. Uomo di cammino: viaggiatore, persona che sta per mettersi o è in viaggio.
[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 6, par. 1, vol. 1, pag. 85.7: standu in pedi a guisa di homu di caminu, maniaru l'agnellu pascali arustutu cum tucti li soi disscipuli.
1.2 Fras. Tagliare il cammino (a qno): interrompere lo spostamento, il viaggio di qno.
[1] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 163.20: Li quali si riduceno quie tutto giorno per rubare e per tagliare lo camino a coloro che vanno da Cesaria la cittade ad Arzuffo overo a Giaffe.
1.3 Fig. L'atto di compiere un processo.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Laudes de Virgine Maria, 501, pag. 230: Se grand impío no gh'era, de quest el no calava; / Col cor e co la lengua grandment la salutava / E haveva bona fe in zo k'el adovrava. / Mintro in fin dra vita el ten questo camin.
[2] Lanfredi, XIII/XIV (lucch.), 1.7, pag. 311: pianeti ed elementi, oimè tapino! / pare che sian contrari al meo camino / e per mar e per mont'e per via piana.
[3] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 129, pag. 381: dice ch'e' libri suoi con la ragione / la via di questo cammin li mostraro.
[4] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 2, pag. 35.8: Sikì da mo innanti andimu in la morti certa et disiyusamenti tignamu lu caminu».
[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 41, pag. 296.7: una notte gli fu detto in visione: Sii apparecchiato, chè Dio ha comandato che ne venghi. - E dicendo ello che non avea da far le spese per questo cotal cammino della morte, fugli risposto: Se tu temi per li peccati tuoi, non fa bisogno, perchè ti sono perdonati.
1.3.1 Fig. Locuz. nom. Ultimo cammino: la morte.
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 29.6, pag. 171: Sol non si vide a sì crudel destino, / ché il conte Calvagno e Gualferano / seguitâr lui a l'ultimo cammino.
1.3.2 Fig. Fras. Mettere in cammino: attivare, mettere in atto.
[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 251.2, pag. 305: Michele, io ho sentito i grandi affanni / che la fortuna avea messo in camino / per far voltar<e> di sotto a capo chino / que' che sedean su' benigni scanni.
2 L'insieme dei luoghi attraversati (o da attraversare) da un soggetto che si muove da un punto all'altro dello spazio; [in partic.:] il percorso lineare compiuto (o da compiere) nello spazio dallo stesso soggetto.
[1] Gatto lupesco, XIII sm. (fior.), 97, pag. 291: diss'io: «Per Dio, se·ttu sai / lo cammino, or lo m'insegna, / k'io non soe dond'io mi tegna».
[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 33.1, pag. 122: Om [ch]e va per ciamino / e ten verso levante / per giungere al ponente, / nonn averà rifino / d'andare al suo vivante...
[3] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 48.12, pag. 559: La voce va per lontane camina, / ma dicon ch'è idolatra i Fra' Minori, / per invidia che non è lor vicina.
[4] Serventese romagnolo, XIII tu.d., 14, pag. 879: Guelfi de Romagna, Lumbard'e Florentini / en plan ed e[n] montagna àn prisu caminu; / sucursu da Lamagna besogn'a cebilini / en gran mestere.
[5] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 140, pag. 852: verso Faença preseno lo migl[i]ore / del so camino...
[6] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 41, vol. 1, pag. 341.19: Questo cerchio si è il cammino delli pianeti, per lo quale a loro conviene andare per lo firmamento...
[7] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 32.2, pag. 77: Lieti cantando et pigliando il più sano / camin per l'Appenin chon valor baldo, / passiamo, ora con fredo ora con caldo, / più per salite et siese cha per piano.
[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 78.21: salle a cavallo, prenne lo camino de casa soa.
2.1 Locuz. avv. Di ritto cammino: senza deviazioni, direttamente. || Da reinterpretare diritto cammino?
[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 165.10: quella porta, donde quelle anime venìano di ritto camino...
2.1.1 Fig. Fras. Andare dritto per il cammino: fare qsa seguendo un certo ordine, senza variazioni di sorta.
[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 15.10, pag. 130: E se dritta deggio ir per lo cammino, / designando per ordine ciascuno / che tenne il mio e fenne a suo dimino...
2.1.2 Fig. Locuz. avv. Fuori di cammino: fuori argomento.
[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 71.47, pag. 96: Dolor, perché mi meni / fuor di camin a dir quel ch'i' non voglio?
2.2 Fras. Dare cammino: lasciare a qno lo spazio per passare.
[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 82, pag. 305.20: tanto feriva arditamente e forte, che veruno cavaliere l'osava attendere, e per temenza ciascuno gli dà cammino e fagli piazza.
2.3 Il percorso tenuto navigando; rotta.
[1] Dante, Rime, a. 1321, 52.3, pag. 203: si conviene omai altro cammino / a la mia nave più lungi dal lito...
[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 1, pag. 102.21: quella nave con innitevoli venti il mare a diritto cammino fende, e inverso la nostra Isola con diritte vele prende porto.
[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 36, pag. 210.16: Ché oto dì continui la dita nave, pinna d'aigua fin a la coverta andà per so camin e lo novem dì çunse a lo porto de lo castello de Cotrum...
2.4 Fig. [Con soggetto lo sguardo].
[1] Dante, Rime, a. 1321, 38.20, pag. 128: Entrano i raggi di questi occhi belli / ne' miei innamorati, / e portan dolce ovunque io sento amaro; / e sanno lo cammin, sí come quelli / che già vi son passati, / e sanno il loco dove Amor lasciaro / quando per li occhi miei dentro il menaro...
[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Paris, pag. 146.28: Quando tu t'affibbiavi l'adorno petto, gli occhi miei vi fecero manifesto cammino.
2.5 Fig. Insieme di azioni successive (che tendono tutte verso un det. fine); il tempo in cui tale insieme di azioni viene svolto; processo.
[1] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 212, pag. 635: pregando dì e noito per nui lassi tapini / k'el ne degno adriçaro en cel nostri camini, / açò ke nui possamo en quel'alta maxon / esro cun lor en celo fraegi e compagnon / davanço Iesù Cristo, quel glorïos baron / ke se'en maiestà su l'amirabel tron.
[2] ? Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 63, pag. 175.7: convenese a cului k'è ad alcuno offitio deputato, e maiormente se convene a quilli ke dèn esser patri e medici de l'anime, servar egualança e correre dritamente per lo camino, e non declinar plù in una parte como declina in altra parte, per quello ke 'n lo declino se pote notar cose de reo suspecto.
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.46, pag. 11: leva su, sonnòcchiate en officio divino: / lege nove emponote perfine a lo maitino; / emprende esto camino, che sempre t'è opo fare».
[4] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 8, pag. 28.12: intanto che homo nasce in questa temporal vita sì entra in del camino de la morte...
[5] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 13, pag. 250.33: E con ço' sia cosa che chi naxe convegna morire, e nu' chi semmo nati convegna tegnire quelo camino, dovemo donqua ponere fine a y nostri dolore...
[6] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 111.6, pag. 182: Deh, non t'accorgi tu sì come gli anni / T'hanno ammezzato il cammin del morire?
2.5.1 Fig. Locuz. nom. Cammino del sole: il periodo di tempo in cui il sole si muove nel cielo, il giorno.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 12.74, vol. 2, pag. 200: Più era già per noi del monte vòlto / e del cammin del sole assai più speso / che non stimava l'animo non sciolto...
[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 12, 70-84, pag. 287.39: E del cammin del Sole; cioè del giorno: quando lo Sole cammina per l'emisperio nel quale elli è, quindi fa giorno...
2.6 Fig. Insieme determinato di azioni/situazioni successive, compiute/attraversate dalla stessa persona; il tempo in cui tale insieme di azioni/situazioni ha luogo; il corso degli eventi, della vita.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 35.9, pag. 124: el gran Segnore da te è pelegrino, / fatt'ha 'l camino per te molto amaro: / o core avaro, starai più endurato?
[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 28, pag. 443.5: fa due cose: l'una, che ella ritorna a Dio, sì come a quello porto onde ella si partio quando venne ad intrare nel mare di questa vita; l'altra si è che ella benedice lo cammino che ha fatto, però che è stato diritto e buono, e sanza amaritudine di tempesta.
[3] Doc. venez., 1309 (2), pag. 57.13: Inperquello ch'io no sè ço che de mi posa vignir in questo camin o de victa o de morte sì ordeno et voio et faço mio testamento in questa manera...
[4] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 373.9, pag. 230: Cusì me plaçe el camino di pena, / scorto da quel desio che me conduçe / denanti gl'ogli ch'a fine mi mena...
[5] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 1, pag. 335.36: Overo meço camino della vita humana è il tempo della nocte; tanto è in questo mondo tempo di luce quanto di tenebre.
[6] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 1, pag. 7.26: tanto ci è licito di desiderare, e di possedere de' beni di questo mondo, quanto per questo cammino è di bisogno a ciascheduno secondo il suo stato.
2.6.1 Fig. Locuz. avv. Per lungo cammino: a lungo, per molto tempo.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 74, terz. 22, vol. 3, pag. 322: ch'era durata per lungo cammino / briga tra lor per un, che ne fu morto / dal nipote di lei...
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 1, pag. 12.21: aitandone a chaminare esto nostro periglioso camino, ala padria nostra retornando, unde el peccato del primo nostro parente no' dischacciò.
[2] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 20.17, pag. 133: Venisti a nui co' pellegrino, / nudo, povero e taupino; / menato en quisto cammino, / el pianto fo el primo cantare.
[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 13.60, pag. 40: Cotale fu, figliuolo, il suo destino: / che Mezenzo per vendetta l'uccise / e qui finio il suo lungo cammino.
2.6.2.1 Fig. Locuz. nom. Cammino mortale: la vita umana.
[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 3.25: che elli si trovasse nel tempo della notte, la quale tiene mezo del camino mortale, però che tanto comprendono le notti, quanto li dì...
2.6.3 Fig. Fras. Andare per cammino: andare avanti, proseguire.
[1] Carnino Ghiberti, XIII sm. (fior.), 2.52, pag. 62: Dichini inverso méi / lo bel viso amoroso, / c'Amor nat'è sì ch'ei / per camin va gioioso...
[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 3, pag. 52, col. 2.36: Imperciocchè la mente che migliora e tuttavia va per cammino, non è ancora disposta a questo che ella ispeditamente sia portata al diletto con l'affezione amorosa.
2.7 Fig. L'insieme delle azioni che si svolgono secondo determinati principi, norme, o modalità; comportamento, condotta.
[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1241, pag. 68: Quili qe l'aud e no l'entende / Né unca a lor no se n'aprende, / Quelor terrà per lo camin / Del Dives qe fe' la rea fin.
[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 4, pag. 79.19: se gradito e amato è da seculari, che contrari soi sono e seguen diverso camino e parte, quanto più da boni religiosi, quanto da Santi e quanto da Angieli, ché propio è loro amorozo amare bono; e quanto più da Dio, che, ccome è meglio d'altri, meglio ama bono?
[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 60.25, pag. 348: Donca è pu segur camin / avê de justo un pochetin, / che per atrui richeze prender, / chi lo mennam a pender...
[4] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 17.11, pag. 562: E voi che foste e sète in questa etate, / e ve aprendeste e tenete 'l migliore, / seguite, prego, el cammin de valore...
2.7.1 Fig. Locuz. nom. Dritto, buon cammino, cammino di Dio; cammino dell'Inferno, infernale: la condotta o la successione delle azioni che conducono rispettivamente alla salvezza o alla dannazione eterna.
[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 132.8, pag. 266: Que' disser: «No' sì siàn mastri divini, / E sì cerchiamo in ogne regione / De l'anime che vanno a perdizione, / Per rimenargli a lor dritti camini.
[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 631, pag. 349: Solu ad Deu redde gloria e honore cum cor plinu, / sempre alleluia canta, / ke ly à tracti de angustia e de infernal caminu / e de dolia e de planta.
[3] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 23.75, vol. 3, pag. 383: Quivi è la rosa in che 'l verbo divino / carne si fece; quivi son li gigli / al cui odor si prese il buon cammino».
[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 629.35: sappi per certo ogni anima che l'amore che non è retto dalla sapienzia di Dio, sta nel cammino infernale; e se egli è retto da quella sapienzia, sta nel cammino sicuro.
[5] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 63, pag. 105.10: gli vestimenti, di che egli vuole vestire la sua gente, si è la grazia; lo giardino si è lo paradiso; lo buono ponte si è lo buon camminodi Dio...
[6] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 63, pag. 105.10: lo giardino si è lo paradiso; lo buono ponte si è lo buon cammino di Dio; lo rio ponte si è lo cammino dello 'nferno; i gioganti e gli uncini si sono i diavoli e gli loro ingegni; lo fuoco si è lo 'nferno.
3 Il luogo (strada, sentiero o altro) specificamente destinato al transito di persone o veicoli, che permette di muoversi da un certo punto dello spazio fino ad un altro, collegato al primo per mezzo del luogo suddetto.
[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 273, pag. 609: [en] strada ni camino no ve cal de raubar.
[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 17, pag. 259.4: guardare le strade e i cammini della contrada.
[3] Rainaldo e Lesengr. di Udine, XIII (ven.), 559, pag. 175, col. 1: Rainald se 'n va per un camin...
[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 316, vol. 1, pag. 234.13: conciò sia cosa che, per cagione de le ripresallie, li mercatanti spessamente sieno impediti in diversi camini, statuto et ordinato è, che, per acconciamento de li camini...
[5] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 33, pag. 116.18: Unu iornu, andandu pir unu caminu kistu abbate, tardandu la hura inver vespere...
[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), [c. 1340] son. 4.13, pag. 117: A lloro bestie non davano probenna, / De fleveleze cadevano ni camini...
[7] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 58.19: Anchor lo nostro segnor De' gh'avrì lo mar Rosso e fè-ghe doese strae larghe e gran vie, e çaschuna tribò have camin per sì perch'i no prigholassan per la gran pressa e no ghe fosse desordin né confusion né soçça calchera...
[8] Poes. an. friul., 1350/51, 48, pag. 326: Cavalgando a quel nobel Signore / Del mes de jugno fo la tradisone / Quando el passò clamat a Dio Signore / Su lo camino.
[9] x Doc. prat., 1367, pag. 394: Avemo da Melano, detto dì, da Boni[n]segnia di Matteo e compagni, pe' llo chamino d'Avigliana, 3 balle di mercie...
[10] Stat. prat., 1335-75, cap. 11, pag. 641.20: chi facesse tanta follia che inebbriasse, vada disciplinandosi al cammino e dire all'altare cinque Pater nostri cum Ave Marie.
3.1 Estens. Luogo deputato al passaggio di qsa.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 134.27, pag. 522: Ché la gora sì dixea / a la raxon chi intendea: / «E' son camin e son porter / de tuto zo che fa mester / per norigar e dar annona / chi reza tuta la persona...
[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 133.4, pag. 198: Non ti maravigliar, ch'ora i sospiri / Hanno a la voce mia chiuso il cammino.
3.2 Locuz. avv. A, nel mezzo del cammino: nel luogo pressapoco equidistante fra altri due.
[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 70 tit., pag. 31.17: Come i Fiorentini feciono oste a Pistoia e guadagnorono Carmignano, che è a mezzo del cammino.
[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 20, 61-81, pag. 529.12: per questo si dimostra che quel lago sia nel mezzo del cammino, o vero terreno, di Trento, e di Brescia, e di Verona, e così della diocesi di questi tre vescovadi.
3.3 Locuz. avv. Per tutti i cammini, ogni cammino: ovunque, in ogni luogo.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 47, terz. 25, vol. 3, pag. 25: Sicchè ne cacciar fuori i Ghibellini, / ed allo 'mperadore a mano, a mano / fecer gran guerra per tutti i cammini.
[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 31, terz. 92, vol. 2, pag. 87: Sentendo il Papa, ch'alcuno diceva, / ch'e' non era vero Papa insino, / che quel, ch'avie rifiutato, viveva, / tanto ne fe cercare ogni cammino, / che a Fummon fu trovato, ed ivi stette / preso, al voler di chi l'avea in dimino.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.89, vol. 3, pag. 146: Macra, che per cammin corto / parte lo Genovese dal Toscano.
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 415.19: quando li schiumosi fiumi danno grande fracasso, [[...]] corrono nei campi, ciascuno guastando il suo camino...
[3] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 16, 91-105, pag. 436.31: Come quel fiume, ch'à propio cammino; cioè suo propio corso, che non entra in altro fiume come fanno li altri che sono dinanzi a lui, di verso ponente, che tutti entrano: imperò infino a questo...
3.5 Locuz. nom. Grande cammino: strada principale.
[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 188, pag. 182: e io, in tal corrotto / pensando a capo chino, / perdei il gran cammino, / e tenni a la traversa / d'una selva diversa.
[2] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 153, pag. 271.20: cavalcherete alo matino di fuori da questo monte e llascierete lo grande camino e pprenderete uno istretto sentiere...
3.5.1 Fig. Locuz. nom. Grande cammino: la maniera più comune e semplice di fare qsa.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 12, vol. 4, pag. 46.10: L'ordine del parlare artificiale non si tiene al gran cammino, anzi ne va per sentieri, e per dirizzamento, che 'l mena più avacciamente là ov'egli vole andare.
3.6 Fig. Le modalità, i principi o le norme in base ai quali si può o deve agire; modo, maniera di agire; regola o possibilità di condotta.
[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 13, pag. 166.14: Charissimi, quale de voi à sperata divina bonità, bene ciernendo, e dizìo à siguirlo, perché tardare? Se temoroso era in cominciare, fatto è lui el camino...
[2] Detto d'Amore, XIII u.q. (fior.), 277, pag. 501: Lo Dio d'Amor mi mente: / Chéd i' ò ben a mente / Ciò ched e' m'eb[b]e in grado / Sed i' 'l servisse a grado. / Ben ci à egli un camino / Più corto, né 'l camino, / Perciò ch'i' nonn ò entrata / Ched i' per quell'entrata / Potesse entrar un passo.
[3] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 22, pag. 398.6: Procedendo poi, sì come detto è, comincia una dissimilitudine tra loro, nel procedere di questo appetito, ché l'uno tiene uno cammino e l'altro un altro.
[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 483, pag. 501.7: Sì li mostra che follia era la guerra da lor lato, per la qual cosa e' lo' conveniva altro conseglio chiedare e dimandare, «ciò è di cercare pace, c'altro camino non ci è rimaso».
[5] Ottimo (terza red.), a. 1340 (fior.), pag. 148.22: il sommo poeta Virgilio, ch'è qui posto in figura della vera ragione, apparve et si fece incontro a l'auctore, che cercava et era uscito fuori del camino, per rimenare lui a via di vertù et sentiero di vera conoscença...
[6] Bambaglioli, Tratt., a. 1343 (tosc.), 87, pag. 15: Discreto è quel che vince volontate, / E vive con rasgione; / E perchè tien camin di veritate / Truova sè vincitor ogni stagione.
[7] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 99.3, pag. 644: Vostra religïone altèra molto / ne l'abito d'amor, messer Bandino, / me fa de nuovo piacer suo camino, / sì che pensèr ciascuno altro m'è tolto.
[8] Ricciardo d. Albizzi (ed. Carducci), XIV m. (fior.), Io veggo, lasso.93, pag. 141: Onde chiuso il cammino / mi veggio di sperar mai alcun bene...
[9] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 11.12, pag. 368: La voglia, ch'ora più mi stringe e tene, / è di saper perché al Saracino / la legge toglie il porco e donde viene; / apresso, perché nega loro il vino, / ché, quando penso come a l'altre cose / fu largo, ciò par fuor del suo cammino».
[10] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 1, pag. 3.16: Questa memoria sì à due porti, ciò è vedere e udire, e in ciascuna di queste porti sì à un camino per lo quale l'uomo puote andare, ciò sono pinture e parole.
[11] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 229.8, pag. 271: ciascun reca pur acqua al suo molino, / comun non s'ama, il proprio ben s'afferra, / seguesi il vizio e la virtù s'atterra, / smarrito ha ogni legge il suo camino.
3.6.1 Fig. Locuz. avv. Per il cammino diritto: nella maniera più logica e diretta, tramite dimostrazione esatta.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 16, pag. 369.14: Guardatevi dalli falsi profeti» -: «Alli frutti loro conoscerete quelli». E per lo cammino diritto è da vedere, questa diffinizione che cercando si vae, per li frutti...
3.6.2 Fig. Fras. Andare per un cammino: agire secondo gli stessi principi, nello stesso modo.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 30.144, vol. 3, pag. 508: E fia prefetto nel foro divino / allora tal, che palese e coverto / non anderà con lui per un cammino.
3.7 [Astr.] Fig. [La Via Lattea].
[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 76.37: è tutta piena di stelle minute. E son tante che non si possono contare. E sono tanto spesse e tanto presso l'una a l'altra che pare tutto come biancho in quegli luoghi dove stanno. E in questo chamino di queste stelle à molto gran vertude di che favelleremo per innanzi in suo luogho.
3.7.1 [Astr.] Fig. Locuz. nom. Cammino di san Iacopo: la via Lattea.
[1] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 76.33: quella via che appare di nocte biancha nel cielo. E chiamasi in greco galaxia, e in latino via lactea, che vuol dire 'la via del lacte'. E alcuni la chiamano in volgare castellano il chammino di Santo Iachopo.
3.8 Fig. Ciò che segnala il percorso da seguire.
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 325.20: investiga le stelle, camino della scura notte...
3.9 Fig. [La via che conduce a Dio].
[1] Brizio Visconti, a. 1357 (tosc.), 3.33, pag. 189: E s'ell'è quel camin, ch'esser aspetto, / quel ch'è più da seguire...
[2] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1376] 24, pag. 354.7: Non è pongeto ma giubileo, quando per lo mezzo di te manifesti el camino del regno.
[u.r. 14.01.2009]